Immigrazione clandestina, una denuncia e un sequestro a Corigliano Rossano

Il Quotidiano del Sud
Immigrazione clandestina, una denuncia e un sequestro a Corigliano Rossano

Blitz contro il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a Corigliano Rossano, una denuncia e il sequestro di un immobile

CORIGLIANO ROSSANO – Blitz contro il favoreggiamento alla immigrazione clandestina degli stranieri nel Cosentino. Trovati clandestini stipati in condizioni disumane: sequestrato un immobile a Fabrizio a Corigliano Rossano.

Garage trasformati in dormitori, appartamenti fatiscenti affittati in nero, materassi alla rinfusa e servizi igienici quasi inesistenti. È il volto nascosto dell’emergenza abitativa che accompagna, ogni inverno, l’arrivo di centinaia di braccianti stranieri nella piana della Sibaritide. Nelle prime ore di martedì scorso i Carabinieri del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, diretti dal tenente colonnello Marco Filippi, con il supporto delle Compagnie di Cassano all’Ionio, Castrovillari e San Marco Argentano e il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno dato esecuzione a un servizio straordinario di controllo nelle aree urbane di Corigliano Scalo, Schiavonea e Fabrizio.

Obiettivo: colpire il favoreggiamento della permanenza clandestina di stranieri sul territorio nazionale e, in particolare, la concessione di immobili a pagamento a cittadini irregolari.  

IMMIGRAZIONE CLADESTINA, DENUNCIATO UN 77ENNE E SEQUESTRATO UN IMMOBILE FATISCENTE

Al termine delle verifiche A Corigliano Rossano è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria per un 77enne del posto, proprietario di un’unità immobiliare nell’area di Fabrizio, area urbana Corigliano, sottoposta a sequestro preventivo in vista di una possibile confisca.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’immobile era concesso in locazione a più cittadini extracomunitari privi dei requisiti per soggiornare in Italia, stipati in locali tutt’altro che idonei sotto il profilo igienico-sanitario.  

Da anni, in questo periodo, il territorio di Corigliano-Rossano registra un afflusso massiccio di lavoratori stranieri attratti dalle opportunità di impiego offerte dalle campagne della Sibaritide. In molte aree – in particolare dove è più facile trovare un tetto, anche solo provvisorio – nascono veri e propri punti di aggregazione, spesso segnati da degrado, tensioni sociali e episodi di violenza che alimentano il senso di insicurezza tra i residenti. Non tutti i migranti che arrivano, però, sono in regola con i documenti di soggiorno.

In questi casi l’impiego nel lavoro agricolo, le varie forme di “aiuto” e, soprattutto, la locazione di strutture non idonee possono integrare il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

APPARTAMENTI FATISCENTI FITTATI IN NERO AI CLANDESTINI

È in questo vuoto che si infilano i proprietari senza scrupoli: appartamenti chiusi per gran parte dell’anno, garage o cantine che diventano alloggi improvvisati, concessi a caro prezzo a chi non ha alternative. Stanze sovraffollate, letti improvvisati, poca aria, servizi igienici insufficienti: una situazione che, oltre a violare norme e dignità, accende un pericoloso campanello d’allarme sanitario.

Sulla base del quadro emerso e delle disposizioni del Testo unico sull’immigrazione, i Carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro preventivo dell’immobile individuato a Fabrizio, ritenuto destinato alla permanenza di cittadini irregolari in condizioni indecorose.

Nel corso dell’operazione inoltre eseguiti sei decreti di espulsione dal territorio nazionale, emessi dal Prefetto di Cosenza, e notificati altri sei ordini del Questore di lasciare l’Italia entro sette giorni. Tutta la parte amministrativa connessa alle espulsioni è seguita dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Cosenza, intervenuto a supporto dell’Arma.  

Quello messo in campo non è un intervento isolato. I Carabinieri annunciano che servizi analoghi saranno ripetuti nelle prossime settimane, con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento delle condizioni di indigenza degli extracomunitari e di spezzare il circolo vizioso che lega povertà, irregolarità e illegalità diffusa.

Il Quotidiano del Sud.
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