“Mio padre mi colpì e mi disse: ‘Dove vai con i tuoi amici f***i?’. Sophia Loren mi ha schiaffeggiato, una donna mi ha sequestrato”: parla Andrea Occhipinti
- Postato il 13 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Prima sex symbol e attore, poi fondatore di una casa cinematografica: Andrea Occhipinti è una voce autorevole del cinema italiano. Grazie al suo fascino magnetico, tra gli anni ’80 e ’90 era diventato un’icona, racconta a Il Corriere della Sera: “Io, un sex symbol, laddove ero omosessuale. Non lo nascondevo, ma non lo dicevo pubblicamente”.
Adolescenza e cinema
Prima di iniziare la vita da attore, però, Andrea Occhipinti ha dovuto fare i conti con una famiglia problematica, con un padre bipolare: “Aveva un lato oscuro che lo faceva diventare violento. Si creò un’altra famiglia. Un giorno gli dissi che non doveva andare a casa di mamma, mi urlò scagliandomi uno specchio addosso: “E tu, dove pensi di andare coi tuoi amici f***i?’“. La madre, invece, non riusciva a gestirlo con la sorella Francesca: “Ho sperimentato tutto, anche la droga, non avendo riferimenti. A 20 anni cercai di essere autonomo. Vivevo per conto mio, per pagarmi le spese feci tante pubblicità, i jeans, il cornetto Algida…”.
Il cinema è stata la sua salvezza. “Sono autodidatta”, ammette. E poi aggiunge: “Ho scoperto il cinema grazie ai cineclub, che hanno segnato la mia formazione. Solo che non era il mio vero mestiere, sentivo delle fragilità, ero insoddisfatto e iperattivo, aspettare la chiamata del regista mi metteva angoscia”. Grazie a “Castellano & Pipolo”, Occhipinti ha avuto la possibilità di farsi conoscere: “Facevo Hitler da giovane, con tanto di baffetti. Una roba assurda”. Poi la possibilità di recitare anche con Sophia Loren, di cui custodisce un aneddoto sul set di “La Ciociara”: “Mi dava del lei. In una scena dovevo darle un bacio. Solo che non calibrai le labbra e la Loren mi diede uno schiaffo dicendomi: ‘Che te possino’. Poi ci siamo dati del tu, mi parlava della sua ricetta dei peperoni”. Da attore, Occhipinti ha poi fondato la Lucky Red.
Amore e sessualità
Andrea Occhipinti non ha mai nascosto la propria omosessualità, vissuta con libertà e serenità fin da ragazzino: “Ero libero, mai condizionato o represso”. Però c’è stato anche un passaggio buio, racconta: “Ero un po’ attenzionato, da uomini e donne. Avevo reazioni diverse, sorridevo, ci restavo male. Una volta, con un uomo greve e insistente, piansi. Una signora mi chiuse nella cabina di uno stabilimento di Fregene e accadde. La presi sportivamente”.
Da anni è felice, grazie all’amore nato per un uomo spagnolo. “Sto da 31 anni con un uomo spagnolo. Abbiamo fatto l’unione civile in Italia e il matrimonio in Spagna”, ha concluso.
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