“Mia mamma mi ha bloccata, rifiuta di riappacificarsi e non la sento da mesi. Tutto è partito dalla truffa dei bitcoin”: parla Valeria Marini
- Postato il 20 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un incontro atteso, voluto fortemente da Mara Venier, ma che non ha portato alla pace sperata. L’ospitata congiunta di Valeria Marini e della madre Gianna Orrù a “Domenica In”, la scorsa settimana, non ha sciolto il gelo calato tra le due da settembre. A confermarlo è la stessa showgirl, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera mentre correva verso l’aeroporto di Fiumicino per una breve vacanza a Sharm el-Sheikh (“Ho lavorato tutto l’anno, se non mi fermo per 4 giorni muoio”). “Sua mamma l’ha sbloccata sul cellulare?”, chiede la giornalista. La risposta di Valeria è amara: “No. È ancora nello stato d’animo di non voler comunicare nemmeno con Claudia e Fabio, mio fratello e mia sorella”. Un silenzio che dura da settembre 2024.
Nonostante la delusione per la mancata riconciliazione, la Marini guarda al lato positivo dell’incontro televisivo: “Domenica scorsa sono stata felice di vederla e di accertarmi con i miei occhi che stava bene ed era in salute, questa è la cosa più importante”. E ringrazia l’amica conduttrice: “Mara è stata bravissima, anche perché ha fatto ridere mamma, che ha avuto la sua ribalta. Le sarò sempre grata per il tentativo”. Certo, alcune parole pronunciate dalla madre durante la trasmissione l’hanno ferita, come l’uscita sulla sua “non sardità” o il riferimento all’aver lasciato la palestra per seguirla a Roma (“La storia della palestra preferisco non commentarla”). Ma Valeria cerca di comprendere: “Diciamo così: posso capire che il suo stato d’animo adesso sia molto alterato“.
Ma quando è iniziato tutto? Secondo la showgirl, il punto di rottura, o meglio l’inizio della crisi, risale alla truffa dei bitcoin subita dalla madre, una vicenda dolorosa per cui si attende la sentenza a novembre. “Quella esperienza ha intaccato la sua serenità un giorno dopo l’altro”. Valeria sottolinea di esserle stata vicina: “In coscienza ho fatto tutto quello che potevo, affidandola anzitutto all’avvocato migliore su piazza, la mia amica Laura Sgrò”. Alla domanda se paghi lei le spese legali della madre, risponde: “Queste cose non si dicono, le cose economiche per me non hanno importanza: quando c’è un problema si pensa solo a risolverlo”. Ha anche chiesto all’avvocato Sgrò di mediare: “Soprattutto le ho chiesto di far capire a mia madre che la solitudine può solo far ingigantire i problemi. Mi è chiaro, però, che quando una persona prova tanta rabbia, poi la scarica sulle persone alle quali vuole più bene”. Il momento della rottura definitiva, racconta, è arrivato a settembre, quando ha provato a scuoterla: “Ho provato a cambiare registro e le ho detto, forse troppo duramente, che pure io ero stata truffata ma non avevo reagito litigando con tutti”.
Un silenzio, quello della madre, che pesa enormemente. “Le è dispiaciuto di più non trascorrere il Natale con lei o non ricevere una sua telefonata quando ha subito la tentata aggressione nell’androne di casa sua a Roma?”. “Entrambe le cose”, risponde Valeria. “Ma il Natale per me è sacro perché vuol dire famiglia: quel giorno sono andata a casa sua, mi ha aperto dopo un’ora e mi ha detto cose irripetibili. Ho capito che non era ancora il momento per ritrovarci”. Infine, una difesa del ruolo materno, spesso criticato dai suoi ex: “Alcuni suoi ex dicevano che sua madre era troppo ingombrante?”. “Mia madre è sempre stata solo molto protettiva. Purtroppo ha smesso di esserlo”.
Ma nonostante il dolore e la distanza attuale, Valeria Marini non perde la speranza e guarda al futuro: “Io non voglio pensare alle cose belle del passato, ma alle cose belle che faremo ancora insieme“. Un auspicio che testimonia un legame profondo, messo a dura prova ma, forse, non ancora spezzato. Nel frattempo, anche un piccolo gesto di affetto a distanza: un cagnolino, Peppa, che Valeria è andata a prendere in Sicilia tramite l’associazione di Michela Vittoria Brambilla per far compagnia alla madre.
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