Mi sconvolge che a volere il ReArm Europe siano soprattutto delle leader donne
- Postato il 11 marzo 2025
- Blog
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni

di Francesca Carone
“Il vero coraggio in quest’epoca non è sfidare un uomo potente o allearsi con l’autocrate di turno! Il vero coraggio risiede nel buon senso. E a volte il buon senso può venire da lontano”. I nuovi proseliti del ReArm Europe per essere più convincenti e incisivi probabilmente passeranno presto alla solita narrazione “Green” trasformando così l’infausto Progetto europeo del Riarmo nel Green-NuclearArm, ossia la guerra nucleare anti-inquinamento e anti-uomo. Dal ReArm Europe al Green-NuclearArm il passo è breve!
Diciamo la verità! Negli ultimi tempi i cosiddetti Sapiens si stanno accartocciando nelle misere contraddizioni da Terzo millennio, sconvolti forse da una crisi di identità che mette a repentaglio l’esistenza dell’uomo e quella del nostro Pianeta.
Se è vero che i dinosauri furono sterminati da un meteorite: l’uomo potrebbe autodistruggersi per la mania di onnipotenza di alcuni super Sapiens che a loro volta vorrebbero fermare la mania di onnipotenza di altri Super Sapiens fino all’estinzione dell’uomo, con la Guerra. E non quella dei bottoni. Quella nucleare, che il mondo ha già conosciuto con la devastazione di Hiroshima e Nagasaki.
Quello che sconvolge un po’ è che a volere il ReArm Europe (decisione in effetti sottratta alla verifica del Parlamento europeo) siano soprattutto delle donne: Ursula von der Leyen, secondo gli esperti, il peggior ministro della Difesa nella storia della Germania e Kaja Kallas, alto commissario per la Politica estera. Qualcuno forse direbbe “non ci sono più le donne di una volta!”.
Forse è vero. In parte. Pensiamo un attimo a cosa farebbero le grandi donne del passato nei panni della Von der Leyen…
Giovanna D’Arco, la giovane contadina che fu arsa viva per aver difeso la sua Patria, difenderebbe sicuramente il Mondo dal pericolo di una Guerra Mondiale correndo con il suo cavallo e la sua fiera armatura verso le Terre del Nord, per negoziare e scongiurare un conflitto… Matilde di Canossa che sfidò l’Imperatore e si alleò con il Papa accompagnerebbe senza esitazione Giovanna D’Arco. E poi Caterina Sforza “La tigre di Romagna” le proteggerebbe e difenderebbe con la sua dote di capo militare, unendosi volentieri alle due Grandi.
E infine le nostre Partigiane: consegnerebbero al Mondo parole di Pace attuando strategie di condivisione del bene Comune: la Terra. E di un’unica PATRIA: il Mondo.
Le Sapiens del passato avrebbero difeso il mondo non più con la spada o l’arte della guerra, ma con la persuasione e la bellezza pacifica delle parole. Probabilmente l’uomo di oggi ha perso qualcosa per strada… Forse la bellezza del mondo, forse la semplicità delle piccole cose: la piccola goccia di rugiada sul fiore o la brina del primo mattino che illumina e incanta il cuore dei bambini. Forse bisognerebbe tornare bambini per poter capire veramente la bellezza del mondo.
Che le sfide sono sempre un pericolo, se non finiscono mai. Che il mondo è immerso in una grande contraddizione: chi promuove un riarmo e chi lotta per difendere e proteggere il mondo, non solo dall’inquinamento, ma anche dalla perfida e pericolosa propaganda bellicista di chi pensa di giocare con i soldatini… Allora la vera lotta, il vero coraggio in quest’epoca non è sfidare un uomo potente o allearsi con l’autocrate di turno! Il vero coraggio risiede nel buon senso. E a volte il buon senso può venire da lontano. Anche da chi è considerato sanguinario e violento.
Diciamo che l’Europa ha avuto una grande opportunità: seguire la traccia del “Buon senso” dei cosiddetti “cattivi”, Trump e Putin. E da lì piantare semi di pace. Contagiando il mondo.
L'articolo Mi sconvolge che a volere il ReArm Europe siano soprattutto delle leader donne proviene da Il Fatto Quotidiano.