Mediterranean Grand Tour, la Guida Autonoma passa per il Sud

  • Postato il 16 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Mediterranean Grand Tour, la Guida Autonoma passa per il Sud

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Se non siete mai stati alla Reggia di Caserta, fate subito ammenda e correte a visitarla. A parte il fatto che si trova a pochi chilometri dall’uscita del casello autostradale, quindi facile da raggiungere se siete sulla A1, la dimora borbonica (si è vero, fa sorridere chiamarla dimora) voluta da Re Carlo III e progettata nel 1752 dal genio architettonico di Luigi Vanvitelli è qualcosa che riempie anzitutto gli occhi, e subito dopo i pensieri. Napoli all’epoca era una delle principali capitali europee insieme a Vienna, Londra e Parigi, e da Caserta – che conta 1200 stanze, 400 in più rispetto a Versailles – transitarono i regnanti dell’epoca per delineare la politica e i confini del continente in cui oggi viviamo.

Noi però non siamo andati fin lì solo per ammirarne le bellezze esposte in ogni salone (fra cui la stanza da letto dell’ultimo Re di Napoli Francesco II detto Franceschiello, salito al trono un anno prima dell’Unità d’Italia nel 1859 e morto nel 1894 in Trentino, ormai non più sovrano). Abbiamo varcato le soglie della Reggia perché è qui che il Politecnico di Milano ha voluto rappresentare lo stato dell’arte del progetto AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous). Un progetto al centro del quale c’è la Guida Autonoma e che proprio a Caserta ha visto la conclusione del Mediterranean Grand Tour, una delle iniziative finanziate all’interno della flagship con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST.

E’ una faccenda che merita particolare attenzione, perché è riuscita a portare il dialogo sulla guida autonoma nel Sud Italia con una settimana di eventi dedicati alla sperimentazione e al confronto con scuole, pubblico e stakeholder. Il Politecnico di Milano, con il team AIDA, in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e con il supporto dei partner tecnologici fra cui Cisco Italia, ha raccontato un anno di ricerca attraverso incontri e attività sul territorio offrendo in uno dei saloni della Reggia la première del docufilm “AIDA” nel quale si percepiscono le sfide, i progressi e le prospettive future della mobilità autonoma. 

UNA SETTIMANA DI EVENTI

La settimana di eventi ha preso il via con un doppio appuntamento ospitato dall’Università degli Studi di Salerno, dove si sono svolti due workshopdivulgativi. Gli incontri hanno coinvolto studentesse, studenti, accademici e stakeholder, offrendo un’opportunità di confronto e approfondimento sui temi chiave della mobilità del futuro. Al centro dei workshop, tematiche cruciali per comprendere e anticipare le trasformazioni della mobilità, come l’intelligenza artificiale, i sistemi di controllo dei veicoli autonomi e le competenze necessarie per le professioni emergenti legate all’innovazione tecnologica. 

LA TANGENZIALE DI NAPOLI

In questa cornice di innovazione, sulla Tangenziale di Napoli, Movyon, del Gruppo Autostrade per l’Italia, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha realizzato una sperimentazione a traffico aperto per verificare l’efficacia dello scambio di dati tra l’infrastruttura stradale e la Maserati GranCabrio Folgore a guida autonoma. L’obiettivo del test è stato ottimizzare la gestione del traffico in caso di congestione, sfruttando la comunicazione avanzata tra veicolo e infrastruttura. 

LA 1000 MIGLIA EXPERIENCE ITALY

Il team AIDA ha proseguito il suo percorso partecipando al corteo della prima tappa della 1000 Miglia Experience Italy, spin-off della storica competizione automobilistica 1000 Miglia. La Maserati GranCabrio Folgore, equipaggiata con il robo-driver sviluppato dal Politecnico di Milano, già protagonista dell’edizione 2024 della 1000 Miglia, è partita da Sorrento e ha attraversato i paesaggi della Costiera Amalfitana fino a raggiungere Matera. Questo tragitto ha rappresentato un’importante occasione per mostrare i significativi progressi tecnologici maturati nell’anno di progetto.  La settimana di iniziative è culminata – come abbiamo detto – con un evento finale nella Reggia di Caserta, in occasione della presentazione del docufilm “AIDA”.

LA TECNOLOGIA DI RETE CISCO

Va sottolineato che dietro al progetto AIDA si nasconde il meglio delle tecnologie di rete offerte dal colosso informatico Cisco. Non vi può essere infatti guida autonoma senza le tecnologie di rete “wireless” ultra-affidabili che garantiscono la costante connessione tra l’auto a guida autonoma e il veicolo di supporto. E’ cioè essenziale una trasmissione senza interruzioni e in sicurezza dei dati rilevati dai numerosissimi sensori e dal sistema di guida autonoma, così come il collegamento tra tutta la strumentazione del sistema stesso.

“Siamo orgogliosi come Cisco di aver preso parte al Mediterranean Grand Tour, un progetto che parte da lontano e che siamo certi proseguirà con molte altre iniziative”, spiega Gianmatteo Manghi,Amministratore Delegato di Cisco Italia. “La guida autonoma rappresenta un capitolo fondamentale dell’innovazione digitale, capitolo su cui Cisco sta lavorando da tempo e grazie al quale sarà possibile migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni in misura elevatissima. Per fare questo c’è bisogno però di una tecnologia di rete che sia in grado di far comunicare fra di loro le vetture in maniera sicura e affidabile, interagendo in maniera ottimale con il software sviluppato dal team AIDA”.  

IL POLITECNICO DI MILANO

Fondato nel 1863, il Politecnico di Milano è la più grande scuola di Architettura, Design e Ingegneria in Italia, con tre sedi principali a Milano, e sedi a Lecco, Cremona, Mantova e Piacenza, e una in Cina, a Xi’an. Il Politecnico di Milano è organizzato in 12 dipartimenti, responsabili della pianificazione delle strategie di ricerca e 4 scuole, responsabili dell’organizzazione della didattica. Nella classifica Qs World University Rankings 2025 il Politecnico di Milano si conferma tra le prime 150 al mondo, posizionandosi al 111° posto nel mondo e al primo in Italia. Nel QS World University Rankings by Subject 2024 è tra le prime 25 università al mondo in tutte e tre le aree specifiche: 25° in Ingegneria, 7° in Architettura e 7° in Design. 

“Con il Mediterranean Grand Tour si conclude un primo tassello di un progetto molto più ambizioso”, aggiunge Sergio Matteo Savaresi, direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. “Insieme al nostro team di giovani ricercatrici e ricercatori, stiamo lavorando intensamente per sviluppare le tecnologie che plasmeranno la mobilità urbana del futuro. Con il nostro lavoro vogliamo che l’Italia si affermi come laboratorio per innovazioni sostenibili, contribuendo alla trasformazione delle città del futuro, rendendole più sostenibili, ecologiche e orientate alla persona.” 

IL MOST

Il MOST, Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, è essenziale per trasformare la mobilità italiana. Con un investimento di 378 milioni di euro nei primi 3 anni e un team di 696 ricercatori, supportati da 574 nuovi assunti, mira a essere il fulcro dell’innovazione. In linea con la Missione 4.2 del MUR nel PNRR, MOST coinvolge 24 università, il CNR e 24 grandi imprese, per soluzioni moderne e sostenibili. Le aree di interesse includono mobilità aerea, trasporto ferroviario, veicoli leggeri e mobilità attiva, puntando su soluzioni ecologiche e digitali come propulsione elettrica e idrogeno. La struttura “Hub&Spoke” vede l’Hub coordinare strategie e i 14 Spoke Leader sviluppare programmi di ricerca. MOST non solo fa ricerca, ma crea domanda e offerta di mobilità sostenibile, promuovendo innovazione e collaborazione per trasformare il sistema di mobilità nazionale. 

“Il Mediterranean Grand Tour è un esempio concreto di come la ricerca possa essere il motore di un cambiamento reale, quando si innesta su un ecosistema solido fatto di università, imprese e territori”, ha dichiarato Gianmarco Montanari, Direttore Generale del MOST. “L’esperienza di AIDA dimostra che l’Italia ha tutte le competenze per guidare la transizione verso una mobilità autonoma, sostenibile e digitale, mettendo al centro la persona, la sicurezza e l’inclusività del sistema di trasporto”.

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