Auto usate, i brand più affidabili in Italia: quali hanno uno storico migliore
- Postato il 19 aprile 2025
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- Di Virgilio.it
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L’acquisto di un’auto usata andrebbe fatto a mente lucida. Hai deciso, hai un budget in testa, hai persino già immaginato il primo viaggio. Eppure, spesso la realtà è ben diversa. La paura di finire con una macchina “truccata”, con chilometri scalati o danni nascosti, è più viva che mai. Non tutti si fidano, e a ragione: nel mercato dei veicoli di seconda mano rimane troppa poca trasparenza. Ecco perché bisogna informarsi prima di concludere. E in tal senso, uno studio di carVertical offre uno spaccato molto utile su quali marchi, in Italia, tendono ad avere uno storico più “pulito”.
Le più “oneste”
Stando ai dati raccolti da carVertical, alcune Case spiccano per affidabilità del mezzo prima ancora di metterle in moto. In cima alla classifica Toyota: il 95,2% delle vetture controllate non ha mai avuto problemi gravi, manomissioni o utilizzi discutibili (niente taxi, car-sharing o simili).
Subito dietro troviamo Jeep (89,5%) e Alfa Romeo (89%). Numeri alti, che raccontano un’abitudine: chi si mette al volante di queste auto tende a curarle, a portarle regolarmente in officina e a non tirarle al limite come fosse sempre domenica in pista. Inoltre, sono modelli meno impiegati per lavoro o flotte aziendali, e questo riduce l’usura forzata. Pertanto, danno meno sorprese agli acquirenti di seconda mano.
La trappola dell’affare a tutti i costi
Ora, se il tuo sogno è guidare un modello di grossa cilindrata, è comprensibile. Del resto, chi le rifiuterebbe a priori? Il problema è che proprio gli esemplari premium, sul mercato dell’usato, nascondono maggiori insidie. Sempre secondo carVertical, solo il 17,4% delle Porsche controllate aveva uno storico immacolato. Bassissimo. Male anche BMW (30,8%) e, con sorpresa, Ford (66%). Forse perché più l’auto vale, più conviene ai venditori poco onesti “truccarla”. Che si tratti di ridurre i chilometri (una truffa), incidenti omessi nelle dichiarazioni o usi intensivi mascherati, il rischio è dietro l’angolo. E no, non basta “fidarsi” del venditore o di un annuncio persuasivo.
Un errore lo commettono in tanti: cercare l’auto dei sogni a un prezzo bassissimo, pensando di aver trovato il colpo di fortuna. Magari è davvero un affare o magari nasconde criticità serie, cattive riparazioni male o mai comunicate. Il consiglio? Richiedi il controllo dello storico del veicolo a un professionista. Anche se sembra una formalità, può farti risparmiare migliaia di euro in futuro. Quando iniziano ad arrivare i guasti – cambio, elettronica, sterzo, centralina – l’auto che pensavi di aver pagato poco, diventa improvvisamente una “mangiasoldi”.
Come evitare brutte sorprese
Vuoi dormire sonni tranquilli dopo l’acquisto? Cerca di rispettare tre semplici buone norme:
- controlla lo storico del veicolo: fallo con piattaforme affidabili come carVertical: scopri se è stato incidentato, se ha avuto usi intensivi, o se i chilometri sembrano “ritoccati”;
- prova su strada: non basta accenderla e sentire il motore al minimo. Provala su percorsi diversi: in città, fuori, se puoi anche in autostrada. Senti se ci sono rumori strani, strappi o vibrazioni;
- falla vedere a un meccanico di fiducia: meglio ancora se è esperto del marchio. Un occhio “allenato” nota dettagli che a noi possono sfuggire.