Massacrarono giovane detenuto per regolamento di conti: 11 arresti per tentato omicidio ad Avellino

Massacrarono di botte un 25enne detenuto durante un raid punitivo. Una brutalità che ridusse ridusse in fin di vita la vittima, tuttora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale “Moscati” di Avellino. Lunedì mattina Polizia di Stato e Penitenziaria, coordinate dalla Procura di Avellino, hanno eseguito undici ordinanze per il tentato omicidio aggrvato avvenuto all’interno della Casa Circondariale irpina. Era tutto avvenuto il 22 ottobre dello scorso anno quando era un gruppo di detenuti aveva organizzato un raid punitivo contro la “banda” rivale.

Secondo quanto riportò il Today all’epoca dei fatti, i detenuti incriminati sequestrarono due poliziotti rubando loro le chiavi delle sezioni, prima di aggredire con veemenza il ragazzo, mutilandogli l’orecchio e infierendo sul suo corpo. “Sembrerebbe che il personale di polizia penitenziaria sia stato aggredito e sequestrato per non aver ceduto alle continue minacce di aprire i cancelli di sbarramento”, precisò Tiziana Guacci, segretaria del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) per la Campania commentando l’accaduto. La situazione, da tempo difficile all’interno del penitenziario, è tornata ad essere oggetto di discussione, venerdì scorso, tra il procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli e il procuratore capo di Avellino dopo che il sindacato chiese interventi concreti di tutela, garanzia e ausilio al personale in servizio presso il carcere.

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Il Fatto Quotidiano

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