Location del film The Life of Chuck: viaggio suggestivo nelle mete dell’Alabama che raccontano Stephen King
- Postato il 18 settembre 2025
- Luoghi Da Film
- Di SiViaggia.it
- 1 Visualizzazioni

Nonostante l’ambientazione di The Life of Chuck sembri uscita direttamente da uno dei tanti immaginari paesini del New England creati da Stephen King, il film di Mike Flanagan è stato in realtà girato interamente in Alabama, sfruttando la sua varietà paesaggistica e l’atmosfera sospesa di molte cittadine del sud degli Stati Uniti.
Le riprese si sono svolte principalmente nella zona di Mobile e nella Baldwin County, sulla costa orientale della Mobile Bay. Il film, tratto dall’omonimo racconto incluso nella raccolta Se scorre il sangue, è diviso in tre atti narrati in ordine cronologicamente inverso, e ogni parte sfrutta location diverse per accompagnare il tono emotivo della narrazione.
Di cosa parla il film
Il film racconta la vita di Charles “Chuck” Krantz (Tom Hiddleston), un uomo all’apparenza comune, ma profondamente significativo per chi lo ha conosciuto. Nel primo atto – cronologicamente l’ultimo – il mondo è sull’orlo del collasso.
Internet si spegne, la realtà si sgretola, e mentre Chuck muore lentamente in ospedale per un tumore al cervello, un insegnante e la sua ex moglie si riavvicinano in un’atmosfera surreale e apocalittica.
Il secondo atto ci mostra Chuck pochi mesi prima, in un momento di inaspettata leggerezza: durante una pausa a una conferenza, si lascia andare a un ballo improvvisato per strada, guidato dalla musica di una busker.
Infine, l’ultimo atto ci riporta alla sua infanzia difficile, segnata dalla perdita dei genitori e dall’amore dei nonni. È qui che nasce la sua sensibilità, mentre riflette su cosa significhi davvero contenere “moltitudini”, come scriveva Walt Whitman.

Dove è stato girato
Il Sud degli Stati Uniti è il palcoscenico di un racconto intimo e universale, dove ogni strada, edificio e scorcio contribuisce a raccontare la vita straordinaria (e insieme ordinaria) di Chuck.
Fairhope, tra tramonti e riflessioni intime
Nel terzo atto, seguiamo Marty Anderson (interpretato da Chiwetel Ejiofor) e la sua ex compagna Felicia (Karen Gillan), che si ritrovano mentre il mondo intorno a loro sembra collassare. La casa di Marty si trova in 8 Quail Loop, a Fairhope, graziosa cittadina affacciata sulla Mobile Bay.
Qui si svolgono alcune delle scene più intime e malinconiche del film, mentre la quotidianità dei personaggi viene sconvolta da eventi misteriosi. In una sequenza simbolica, Marty resta bloccato nel traffico sulla Dauphin Street, nel centro storico di Mobile.
È in questa via che compaiono per la prima volta i criptici cartelloni pubblicitari con la scritta “Thanks, Chuck”, collocati sopra la sede della Midwest Trust Bank, ovvero l’edificio al numero 709 di Dauphin Street, all’angolo con South Washington Avenue.
Tra vicoli urbani e tramonti sul lungofiume
La camminata di Marty lungo Dauphin Street, vicino a South Cedar Street, è accompagnata da una conversazione con Sam Yarborough (Carl Lumbly), un direttore di pompe funebri che sogna di fare il meteorologo.
In questa scena si intravede in lontananza la cupola dorata della Cathedral-Basilica of the Immaculate Conception, un dettaglio che rafforza il tono contemplativo del momento. Curiosamente, all’angolo della strada compare anche un vero ristorante chiamato Chuck’s Seafood, una coincidenza che si allinea ironicamente con il titolo del film.
Marty accompagna poi Sam fino all’ingresso di “Harvest Acres”, una location rurale che corrisponde a D’Olive Boulevard, nel quartiere di Lake Forest, tra Spanish Fort e Daphne, regalando agli spettatori una delle scene più poetiche del film, ambientata durante un tramonto tra i pini del Sud.
Il cuore pulsante di OWA
Nel secondo atto, ambientato nel pieno della vita cittadina, ci troviamo nel vivace centro pedonale di Downtown OWA, a Foley, una località turistica pensata come una “Main Street” del Sud. Qui ha luogo una performance musicale improvvisata, con Taylor (The Pocket Queen) alla batteria, e l’incontro tra Chuck (Tom Hiddleston), un banchiere rigido, e Janice, una donna ferita da una recente rottura sentimentale.
Le scene musicali si svolgono davanti a quello che un tempo era il Lucy’s Retired Surfers Bar and Grill, oggi trasformato nel Towne Tap, situato al numero 103 di South OWA Boulevard. Le vie di OWA, con le fontane, le insegne luminose e l’atmosfera da luna park elegante, diventano il teatro perfetto per un momento di leggerezza e connessione umana.
Chuck, Janice e Taylor dividono i soldi guadagnati seduti sotto un ombrellone accanto alla fontana centrale del complesso. Il saluto tra Chuck e Janice avviene davanti al locale chiamato Cozumel Bar & Grill, utilizzato nel film con il nome fittizio di “Eldorado”.

Il ritorno all’infanzia: luoghi della memoria
Nel primo atto, si torna indietro nel tempo per scoprire l’infanzia di Chuck, interpretato in giovane età da Benjamin Pajak. Cresciuto come orfano dai nonni amorevoli (Mark Hamill e Mia Sara), Chuck frequenta la Bay Minette Elementary School, situata all’incrocio tra East 9th Street e North White Avenue, a Bay Minette, cittadina a nord-est di Mobile.
È in questa scuola che scopre la poesia grazie alla stravagante Miss Richards (Kate Siegel) e che entra nel club di danza “Twirlers and Spinners”, eventi che segnano la sua formazione personale e artistica.
I momenti più solenni e toccanti del film si svolgono nell’Old Daphne Methodist Cemetery, in Old County Road, a Daphne, dove si tengono alcuni funerali cruciali per la trama (senza spoiler).
Una casa misteriosa
Un elemento architettonico distintivo nel film è la casa con la cupola, legata profondamente al personaggio di Chuck. Tuttavia, nonostante la ricerca, non è stato possibile individuare una casa reale che corrisponda esattamente a quella vista sullo schermo.
È probabile che sia stata costruita appositamente per il film, un’abitazione simbolica progettata per incarnare visivamente il cuore della storia.