Lite Mastrobuoni-Licheri su La7. “Falso che Ucraina stia perdendo”. “È la linea del suo giornale”. E la giornalista annuncia querela
- Postato il 25 ottobre 2025
- La7
- Di Il Fatto Quotidiano
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Durissimo scontro a Tagadà (La7) tra Tonia Mastrobuoni, corrispondente per Repubblica dalla Germania e dall’Est Europa, e il senatore del M5s, Ettore Licheri, sulla situazione del conflitto tra Russia e Ucraina.
Licheri critica duramente il diciannovesimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, definendole inefficaci sul piano economico, politico e interno. Secondo Licheri, le misure punitive “non hanno indebolito Mosca, né ridotto il consenso interno di Putin”, mentre continuano a pesare sull’economia europea. Il parlamentare inoltre attacca anche i leader dell’Ue, accusandoli di “pecoronismo” verso gli Usa e di dipendere “dalle paturnie di Donald Trump”. Chiede quindi un cambio di rotta: la nomina di un commissario europeo per la pace in grado di dialogare col Cremlino, per restituire all’Europa un ruolo politico autonomo nella gestione del conflitto in Ucraina.
Di avviso totalmente diverso è Mastrobuoni, che dissente punto per punto da Licheri: “È falso che le sanzioni non funzionano, anzi funzionano talmente bene che la Russia in questi anni è stata costretta a dirottare tutta la sua esportazione di petrolio e gas verso l’India e la Cina. Ricordo che esistono anche da quattro anni le cosiddette flotte fantasma e anche quelle sono state prese di mira ieri dalla Ue nel suo pacchetto di sanzioni”.
E aggiunge: “Il senatore Licheri ha anche detto che il prezzo del petrolio è salito. Che vuol dire? Secondo lui, i mercati così impazziscono e delirano? Il prezzo del petrolio sta crescendo esattamente perché c’è pressione su questo, perché i mercati pensano che queste sanzioni avranno enormi conseguenze”.
La giornalista poi smentisce Licheri sul fatto che l’Ucraina stia perdendo la guerra: “Ma dove? Il Donetsk, che la Russia continua a reclamare, non riesce a essere conquistata dai russi da tre anni, cioè siamo in un contesto da prima guerra mondiale, da trincea perenne, quindi dov’è che l’Ucraina sta perdendo la guerra?“.
Licheri replica: “Ma sa da quanto tempo io sento che la Russia sta per perdere, che l’economia è a un passo dal default e che non è vero che l’Ucraina sta perdendo? Da tre anni. Io ho notizie di segno contrario”.
“E da dove vengono?”, chiede Mastrobuoni.
“Evidentemente abbiamo fonti diverse – risponde il parlamentare – Ma che lei mi dica che l’Ucraina non sta perdendo questa guerra mi fa intendere che stia venendo da Marte, perché sa benissimo che non è così. Io capisco la linea editoriale del suo giornale“.
Ma viene interrotto subito da Mastrobuoni, che intima: “Non si permetta, perché la querelo. Io ho il mio pensiero che può anche dissentire dalla linea del giornale. Lei dice talmente tante baggianate che ha bisogno di insultare sul piano personale”.
“Ma cosa ho detto? – replica Licheri – Non ho detto niente di male, su, non sia così permalosa”.
L’inviata di Repubblica continua a redarguire il senatore, rimbrottato anche dalla conduttrice Tiziana Panella.
“Il senatore Licheri è un cialtrone – rincara Mastrobuoni – e offende sul piano personale perché non ha argomenti”.
“Ma ho parlato di una linea editoriale, non ho offeso il suo onore e la sua reputazione”, ripete Licheri.
Quando gli viene concessa la parola, il senatore spiega, nonostante le interruzioni di Mastrobuoni: “Io le sto dicendo che tre anni di storia di quel conflitto hanno dimostrato che né armi, né le sanzioni hanno portato a un accenno di soluzione. Se tu imbocchi la strada degli armamenti, poi non ti bastano più quelle che giungono. Anche se la dottoressa può piccarsi, parlare di Tomahawk significa terza guerra mondiale“.
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