Le lobby che governano la Campania fanno impallidire anche gli immobiliaristi milanesi
- Postato il 13 agosto 2025
- Ambiente
- Di Il Fatto Quotidiano
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La politica oggi si basa su ideologie e partiti democratici o sugli interessi delle lobby? Cercando di darmi una risposta ho ragionato sui pericolosi conflitti di interesse anche in Campania che fanno impallidire quelli immobiliari di Milano i quali quanto meno non comportano un gravissimo danno alla salute pubblica.
Napoli registra, e da molti anni, livelli record di inquinanti tossici specie biossidi di azoto (Fonte: Progetto “Aria” di Isde nazionale, basato sul monitoraggio dei dati ufficiali provenienti dalle Arpe regionali). Di conseguenza, e ben più di Milano, da decenni Napoli registra dati sanitari pessimi per mancata prevenzione primaria particolarmente negativi per cancro del polmone e mesotelioma, infarti ed ictus, nonché morti evitabili circa il 30% più della inquinatissima Milano (Fonte: dati Istat 2024 e registro tumori maggio 2025).
Studiando con attenzione il fenomeno Terra dei fuochi in correlazione con i dati Ispra rifiuti speciali (luglio 2025) appare grave anche il danno non solo alla economia ma soprattutto alla salute di tutti cittadini campani residenti in terra dei fuochi a seguito dei superbonus nell’edilizia orgoglio del grillino Fico prima maniera.
A seguito degli incentivi ma senza adeguati controlli in una Regione in cui il lavoro sommerso è oltre il 50% (come dimostrano gli ormai quotidiani massacri di operai edili in nero), sono aumentati in maniera eccezionale pure gli smaltimenti illeciti e mortali dei rifiuti dell’edilizia contenenti amianto, come fedelmente riportato dalla relazione del Commissario Unico Vadala del 14 maggio 2025. I superbonus dell’edilizia in Campania non si sono dimostrati quindi solo una jattura per la economia ma anche una jattura per la salute pubblica ora che grazie anche a noi Isde Medici Ambiente rifiuti tossici dal nord non ne arrivano più dal 2015.
Ancora. Perché esiste tanta ostinazione della politica locale sullo sviluppo dei soli aeroporti di Capodichino e Costa d’Amalfi pur avendo a disposizione, vuoto, l’enorme aeroporto di Grazzanise in prossimità della Reggia di Caserta? Il Comune metropolitano di Napoli detiene ben il 12% del fondo privato If2 cui appartiene l’azienda Gesac. Questo fondo rende oltre 8 miliardi di euro l’anno ed oltre 42 milioni di euro di sole tasse aeroportuali. I dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente 2024 indicano in non meno di quattro i napoletani uccisi ogni giorno soltanto dall’inquinamento dell’aria da pm 2.5 e biossidi di azoto. Dati del tutto ignorati o contestati.
Ancora più grave, specie per il territorio martire di Acerra, appare il caso della multiutility A2a di proprietà per il 50% dei comuni di Milano e Brescia. Senza spesa di manutenzione (tutti a carico della sola Regione Campania), nel 2009 il governo Berlusconi ha “regalato” ad A2a la “gestione” del maxi inceneritore di Acerra (1 inceneritore che da solo ne vale sei lombardi). Negli scorsi giorni Arera si è accorta di qualche “irregolarità” da parte di A2a nella determinazione dei prezzi della energia sul libero mercato con eccessivo innalzamento dei costi sulle bollette per tutti i cittadini ed aziende non solo campane. E se la Lega nord vincesse le elezioni regionali in Campania? La Lega nord tutelerà di più gli interessi della multiutility A2a nordista o gli interessi e la salute dei cittadini campani ed acerrani massacrati anche dal maxi inceneritore?
A proposito di Regionali. Le difficoltà nella scelta unitaria di un candidato potenzialmente vincente nel centrodestra sta spianando la strada ad un candidato certo non carismatico come Roberto Fico nel centrosinistra. A me risulta veramente incomprensibile il motivo per cui il M5s insista su Fico senza alcun confronto pubblico interno tra noi iscritti quando tra le fila del Movimento ci sono potenziali candidati di dimostrato spessore e valentia come il generale dei Carabinieri Sergio Costa.
O forse è sin troppo comprensibile per noi campani se si riflette su tutte le disavventure che sta vivendo ancora oggi la sua Bagnoli, falcidiata dal mesotelioma e rimasta senza bonifiche ma con all’orizzonte il trionfo (con migliaia di redditizi posti barca) dell’America’s Cup 2027. Naturalmente senza coinvolgere l’istituzione Regione Campania.
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