L’arte come effetto farfalla nel progetto dell’artista Roberta Maola esposto a Roma

Un’esperienza artistica condivisa, un gesto collettivo, un’azione poetica che prende forma nel tempo e nello spazio attraverso farfalle, matite e silenzi. Questo è Tempĕstas, ideato e realizzato dall’artista Roberta Maola tra performance ed esposizione. Il progetto, che verrà presentato dal 18 al 20 settembre 2025 presso Mesia Space a Roma, prende spunto dalla teoria del Butterfly Effect, secondo cui anche la più piccola azione può generare grandi conseguenze. E proprio come le ali di una farfalla, piega dopo piega, azione dopo azione, Maola costruisce un percorso artistico che è anche un invito alla consapevolezza e alla trasformazione personale e collettiva.

A cura di Giulia del Papa e realizzato nell’ambito del progetto Umanità?!, con il patrocinio di Women Visual Artists Database e WindMill ART POWER PLANT, Tempĕstas inizia ben prima della sua restituzione. Nei mesi precedenti, infatti, l’artista ha realizzato e diffuso per la città circa 300 farfalle di origami, invitando il pubblico a trovarle riflettendo sul proprio ruolo attivo nel mondo.

A Roma il progetto “Tempĕstas” dell’artista Roberta Maola

Al centro Il tutto è più della somma delle sue parti: scomposta in 81 formelle, l’opera a matita su tavola verrà ricomposta solo l’ultimo giorno di mostra, in un gesto simbolico di unione e compimento. Chi avrà partecipato alla “caccia alle farfalle” potrà assistere all’artista che, in un’intima sessione dal vivo, completerà l’opera disegnando esclusivamente nel momento dell’incontro con il partecipante, creando così uno spazio sospeso. Il messaggio è chiaro: il locus of control, ovvero la percezione del controllo sulla propria vita, si sposta dall’esterno all’interno. L’arte diventa quindi strumento di empowerment e di riconnessione con sé stessi.

Il programma di “Tempĕstas” a Roma

L’inaugurazione, prevista per giovedì 18 settembre dalle 17.00 alle 20.00, ospiterà anche la lettura della poesia O me, o vita! di Walt Whitman a cura di Laura Cianca, seguita da un intervento corale con Laura V.d.B. Facchini, l’artista e la curatrice. Durante le tre giornate saranno presentate ulteriori azioni e performance legate al tema della trasformazione, come Io sogno farfalle e tu? di Silvia Stucky, e il reading poetico IlluminatE a cura di Patrizia Chianese, con la partecipazione di numerose voci femminili tra cui Lucianna Argentino, Candy Candy, Laura Colombo e Maria Grazia Savino. Al termine dell’evento, tre delle formelle dell’opera saranno donate ad altrettanti partecipanti, in un gesto di restituzione e riconoscimento del valore del contributo di ciascuno.

Il progetto “Tempĕstas” nelle parole della curatrice Giulia del Papa

Lontano da tutto, dal mondo reale e virtuale che invade l’intimo di ciascuno di noi, l’esperienza che qui Maola chiede di condividere vive nell’unicità di un tempo concluso e due persone, di un silenzio necessario e della lontananza dall’esterno. Poter entrare con lo sguardo nello spazio della creazione artistica, esperire quella profondità di sentimento ed emozione che l’arte consente di toccare e portare con sé il ricordo della vista e dello spirito”, spiega la curatrice.

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Autore
Artribune

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