L’abominevole Trump è la pagliuzza nell’occhio che non ci fa vedere la trave: Netanyahu

  • Postato il 24 giugno 2025
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di Riccardo Bellardini

“Non giudicare”. Così diceva un grande profeta su una montagna. Una parabola sempreverde ci viene in soccorso anche oggi, che il mondo va a fuoco.

Donald Trump è la pagliuzza che vediamo negli occhi di colui che giudichiamo sprezzantemente. Una pagliuzza che simboleggia la corruzione del mondo. L’abominio della ricchezza esasperata, dell’impunità e della soggezione della legge al proprio spropositato potere economico-mediatico, eppure questa non ci permette di accorgerci della trave conficcata nel nostro, di occhio: Benjamin Netanyahu.

Sembra proprio un discorso fatuo, eppure oggi le parole estremiste son diventate norma, le frasi richiamanti episodi biblici, nella Knesset israeliana, sono diventati un mantra che giustifica un genocidio, quello dei palestinesi di Gaza, e quello più silenzioso della Cisgiordania occupata. Una modalità per esaltare una presunta e inscalfibile superiorità. Parole che riportano alla mente i toni più oscuri utilizzati dagli esponenti dei regimi totalitari del Novecento, parole per le quali tali personaggi non sono stati minimamente sanzionati dal nostro mondo: il mondo giusto o libero occidente.

Ebbene eccola la trave che ci offusca la vista: è Bibi Netanyahu. E’ lui che tutto move. E’ lui che conduce il mondo verso l’abisso, nell’impotenza generale. E’ lui l’ideatore dell’ultima grande campagna guerrafondaia, acme di battaglie da lui già avviate, attacchi deliberati, impuniti, senza riguardo per i civili, contro stati sovrani. Le bombe e i missili sono ossigeno per lui. Più gli manca l’aria, più li diffonde in lungo e in largo, sapendo che avrà sempre un amico a stelle e strisce pronto a sostenerlo.

Il terrorismo è una grave piaga. I tagliagole sono cattivi. Ma non possiamo chiedere a Bibi di salvarci, poiché lui è cattivo quanto loro, se non di più. E’ un criminale ricercato dalla Corte Penale Internazionale. Ha ordinato ai suoi militari di uccidere bambini. Ma a chi lo dici? Agli apostoli della santa America? Ti ripudieranno. Ti guarderanno male. Trump sarà pure un pazzo, ma come sono eccitanti quelle super bombe! E come penetrano! Come si infilano giù per i pertugi dei malefici laboratori nucleari iraniani!

Non potevano non essere sganciate per soccorrere l’alleato israeliano, quel premier che guida una nazione che rischia 24 ore su 24 di sparire dalla carta geografica, e per tale motivo deve muovere guerra all’intero mondo, per difendere strenuamente quell’esistenza. E’ sempre una questione di difesa. Sacra sublime difesa. Qui l’aggressore è aggredito: double-face.

Dopo le grandi campagne dei suoi predecessori, alcuni dei quali insigniti del Nobel per la pace, anche il tycoon si aggiunge alla lista ed è pronto a candidarsi per l’ambito premio. Il mondo illuminato tuttavia continuerà a parlare di lui con inquietudine: un uomo senza bussola che rischia di far incenerire il pianeta, la cui ultima maschera, quella del pacifista che voleva rendere l’America più incline al dialogo che alla forza, è crollata bruscamente. Dunque questo mondo infinitamente giusto si aggrapperà con forza a quella trave, molto più confortante: Benjamin Netanyahu. Un vero capolavoro.

Mussolini, Hitler, Stalin e altri come loro avevano un gran seguito. Mantenevano il potere con la forza, ma erano profondamente adulati.
All’umanità piacciono forse tali superuomini, la loro criminalità diviene un fronte secondario. Così il mondo libero, incredibilmente, con le sue istituzioni e i suoi media, nella nuova guerra al terrore, si affiderà a lui: il criminale Netanyahu.

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