La storia del noceto in Abruzzo che ospita le opere di arte contemporanea
- Postato il 15 settembre 2025
- Arti Visive
- Di Artribune
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No Man’s Land, la Fondazione nata a Contrada Rotacesta di Loreto Aprutino, in Abruzzo, dall’idea condivisa di Yona Friedman, Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier (Zerynthia), di creare un luogo in cui l’arte fosse davvero democratica, in quanto terra di nessuno e quindi di tutti, si arricchisce di Oro colato NML, suggestiva installazione di Bruna Esposito e, con l’occasione, si accende con Cantiere Aperto III.
Le opere di Yona Friedman a Loreto Aprutino
A parte l’emozionante Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora (2020) opera di Alberto Garutti che accoglie i visitatori, sono le monumentali installazioni di Yona Friedman (Budapest, 1923 – Parigi, 2020) e Jean-Baptiste Decavèle (Parigi, 1964): Stone tapestry, 2016, No man’s Refuge 2019 e La Cité des Refugiés 2022, che fanno da scenario a Cantiere Aperto III. Mentre, la più grande installazione dell’architetto delle utopie irrealizzabili, da cui il nome della fondazione, vive nel noceto, circondata da un numero sempre crescente di opere d’arte che, come la natura, si rigenerano nell’ecosistema virtuoso di No Man’s Land.

No Man’s Land un progetto in crescita con il contributo degli artisti
All’ingresso del noceto si incontra Pian de Pian Piano, 2017, di Alvin Curran (Providence, 1938), un pianoforte apparentemente atterrato lì per caso che suona una composizione in sintonia col bosco. Di fronte, Gülsün Karamustafa (Ankara, 1946) con Il filo lungo e sottile, 2023, costituita da tre vecchie macchine da cucire gettate a caso, racconta una storia di migrazione. Proseguendo, Solid Ground, 2019 di Jimmie Durham (Washington, 1940), crea un magico portale sul terreno; mentre, Le Chêne et les Noyers, 2021 di Fabrice Hyber (Luçon, 1961), trasforma un albero in un paesaggio mentale. Al vento, 2024, installazione tattile e sonora di Michelangelo Lupone (Avezzano, 1953) e Licia Galizia (Teramo, 1965), abbraccia un noce per direzionare la crescita della corteccia e, grazie a un meccanismo solare, rispondere con una musica alle “carezze” dei visitatori. Più avanti, Donatella Spaziani (Ceccano, 1970) anima il luogo con La voce dei Poeti, 2006/2020. Infine, dopo Gardening with John 1.1, 2006/2020, altra installazione immersiva di Curran e la romantica My Private Moon, 2003/2022, di Leonid Tishkov (Nizhnij Tagil, 1953), il noceto svela l’opera di Bruna Esposito.
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“Oro Colato NML” di Bruna Esposito a No Man’s Land
Un suono cristallino ma deciso caratterizza Oro Colato NML, iconica amaca di Bruna Esposito (Roma, 1960) concepita appositamente per la situazione. “Il normalissimo tessuto nero semitrasparente” osserva l’artista, “qui accoglie del fieno e reca al di sotto dei campanacci, tipici della pastorizia”. Un’opera da sentire più che capire perché, come afferma l’autrice, figlia del suo: “istinto ragionato o ragionamento istintivo”. Tuttavia, si potrebbe leggere come un invito a risvegliarsi per prendersi cura di sé, della natura, tenendo presente come suggerisce l’artista che, tra tutte le fandonie che ci vengono propinate: “l’arte è oro colato a cui possiamo dare piena fiducia, perché le opere dicono la verità. Certo, magari non l’unica e con la V maiuscola, ma tante piccole e vitali verità”.

Cantiere Aperto III a No Man’s Land, il festival nella natura di Loreto Aprutino, in Abruzzo
Come consuetudine da tre anni, la presentazione della nuova opera è stata la scintilla che ha dato il via a Cantiere Aperto III, festival di arte, musica e poesia che promuove l’accoglienza e l’inclusività, curato dall’Associazioni Zerynthia e Bellezza Resistente; quest’anno promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.




Un evento che fa comunità, con persone provenienti da tutta Italia per condividere una giornata di cultura nella natura. Nato dalla collaborazione tra generazioni diverse, Cantiere Aperto, come osserva Dora Stiefelmeier: “dimostra che un altro mondo è possibile. Perché l’arte è pace, condivisa da un numero sempre crescente di persone”. Così, in questo cantiere di resistenza poetica e artistica, hanno intrecciato i loro linguaggi: Samuele Gambino, Camillo De Felice, la beatmaker Karima 2G, la cantante elettronica GNUČČI (Ana Rab), The Blues Against Youth, il duo Gincana e Daniele Sciolla, dj che ha fatto un set di musica elettronica davvero suggestivo.
Ludovica Palmieri
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L’articolo "La storia del noceto in Abruzzo che ospita le opere di arte contemporanea" è apparso per la prima volta su Artribune®.