La Flotilla non ha solo smascherato Israele, ma l’Occidente
- Postato il 7 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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di Susanna Stacchini
Gli attivisti della Flotilla sono riusciti a buttar giù quel muro di omertà, connivenze e falsità, stabilmente in piedi da decenni. Hanno avuto il coraggio di scoperchiare una pentola, rimasta chiusa per troppo tempo, suscitando un’ondata di indignazione tale da trovare il governo e parte della politica impreparati e sgomenti.
Un brusco e inatteso risveglio di una società civile data per morta anzitempo. I volontari della Flotilla hanno rischiato la propria incolumità, in quanto promotori di pace. Persone che hanno deciso di immolarsi per rivendicare giustizia. Persone che hanno scelto di gridare un no concreto a tutte le guerre e al genocidio a Gaza. Persone che sono riuscite a fare da altoparlante delle nostre voci ed eco delle nostre coscienze, compiendo un vero e proprio miracolo. Piazze e vie delle città, gremite di gente che non ne può più di assistere a tanta atrocità, nell’indifferenza e complicità dei governanti.
Insomma, la Flotilla è stata il famoso granello che inceppa l’ingranaggio. Un ingranaggio ben architettato e oliato che per decenni ha oscurato la verità, consentendo ai governi occidentali di non prendere posizioni nette contro Israele, tantomeno sanzionarlo negli ultimi due anni per il genocidio di Gaza e tutto, senza perdere la faccia, salvaguardati dalla solita patina di perbenismo.
Ed è proprio in funzione di questo che quell’equipaggio è diventato tanto scomodo al potere quanto acclamato dalla gente che ha visto in esso la speranza di poter sovvertire un sistema tanto ingiusto. Insomma, mentre la società civile dimostra loro tutto il rispetto che meritano e una solidarietà corale, il Governo li ha dipinti come ragazzi viziati che si divertono a mettersi e metterci in pericolo.
Raccontati come monelli scapestrati e incoscienti che si ostinano a non seguire i consigli dei genitori. Insomma, nessuno scrupolo a trattare una missione umanitaria internazionale alla stregua di un atteggiamento bizzoso da censurare. Abbiamo ascoltato le più alte cariche istituzionali apostrofare come irresponsabili quegli uomini e quelle donne, perché il loro comportamento, definito palesemente provocatorio verso il governo israeliano, li avrebbe esposti a inevitabili e pericolose ripercussioni, aggiungendo peraltro che nel caso, il governo italiano non avrebbe potuto dare loro alcuna garanzia di tutela, salvo mendicare un trattamento accettabile.
Facendo un parallelismo, mi hanno ricordato tutti quegli stolti che, alla donna vittima di violenza, raccomandano di non tenere testa al suo aguzzino magari denunciandolo, perché potrebbe “incazzarsi” ancora di più e le cose, per lei, potrebbero mettersi pure peggio.
Ciò detto, la navigazione è proseguita e la Global Sumud Flotilla, un convoglio pacifico e nonviolento che trasportava cibo, latte in polvere, medicine e volontari provenienti da 47 paesi in direzione di Gaza, è stato assaltato in acque internazionali dalle forze militari israeliane che hanno rapito e arrestato centinaia di partecipanti.
Non ha stupito la reazione del nostro governo che ha mantenuto la promessa, non ha speso una parola di condanna verso Israele, paese “amico” e “alleato”. Ora, quando un governo estero può impunemente dare mandato di rapire e arrestare in acque internazionali nostri connazionali disarmati, impegnati in una missione di pace, sottoponendoli pure a maltrattamenti di vario genere, come dichiarato dai parlamentari e dal giornalista del Fatto rientrati da poco in Italia, è il segno evidente che il nostro è di fatto uno Stato a sovranità limitata.
Insomma, la Flotilla non ha smascherato Israele, non essendoci ormai rimasto nulla da svelare, ha sbugiardato l’occidente, l’Europa e nel nostro specifico caso l’Italia. E la gente si è abituata a sopportare tutto, ma non ce l’ha fatta a digerire anche il genocidio dei palestinesi a Gaza, compreso il trattamento riservato alla Flotilla e così non c’è stato spazio per narrazioni alternative alla realtà dei fatti.
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