Jaguar Land Rover, perdite oltre il miliardo di sterline a tre settimane dall’attacco informatico
- Postato il 16 settembre 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
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Jaguar Land Rover continua a subire gravi conseguenze dal cyberattacco che, dal 31 agosto, ha paralizzato gran parte delle sue attività globali. Secondo una stima riportata da Automotive News Europe, il blocco avrebbe già causato un calo di ricavi superiore a un miliardo di sterline, pari a circa 1,36 miliardi di dollari. L’impatto sui profitti, stimato in circa 70 milioni di sterline, potrebbe aumentare in maniera permanente qualora la crisi si prolungasse.
La sospensione produttiva riguarda gli stabilimenti britannici di Halewood e Solihull, il sito motori di Wolverhampton e gli impianti internazionali in Slovacchia, Cina e India. JLR, che in condizioni normali realizza circa 1.000 vetture al giorno, ha invitato gran parte dei suoi 33.000 dipendenti a restare a casa. L’interruzione coinvolge anche la logistica: l’azienda ha perso il tracciamento di circa 40.000 veicoli già costruiti ma non ancora consegnati e non riesce a spedire ricambi, compromettendo l’attività post-vendita e il lavoro delle concessionarie.
Gli effetti della crisi si estendono lungo tutta la catena di fornitura. Alcuni fornitori, privati improvvisamente degli ordinativi, hanno ridotto la manodopera. Uno di loro ha dichiarato alla BBC di aver licenziato il 40% del personale. Il sindacato Unite ha chiesto al governo britannico interventi urgenti a tutela delle imprese coinvolte.
Per i concessionari, il blocco ha coinciso con settembre, mese cruciale per le immatricolazioni nel Regno Unito. La scarsità di veicoli disponibili ha frenato le vendite, ma ha anche fatto aumentare i prezzi, riducendo la pressione sugli stock. Tuttavia, gli operatori denunciano un forte aggravio delle procedure, costrette a soluzioni manuali lente e complesse.
Il contesto era già difficile prima dell’attacco. JLR, controllata da Tata Motors, aveva registrato nel trimestre estivo un calo dell’11% delle vendite globali, in parte a causa dei dazi statunitensi, mentre la domanda in Cina si è indebolita. L’azienda ha rivisto al ribasso i margini attesi per l’anno fiscale 2026, dal 10% a una forchetta tra il 5% e il 7%, e annunciato 500 tagli tra il personale manageriale.
L’attacco è stato rivendicato dal gruppo “Scattered Lapsus$ Hunters”, collegato alla rete ransomware Scattered Spider. JLR non ha confermato eventuali richieste di riscatto. Il governo britannico, tramite l’agenzia di intelligence GCHQ, ha offerto supporto tecnico all’azienda.
Una vicenda che senza dubbio mette in evidenza la crescente vulnerabilità del settore automotive agli attacchi informatici. Secondo Pedro Pacheco, analista di Gartner, l’episodio fungerà da monito per i costruttori: gli investimenti in cybersecurity, spesso considerati costi difficili da giustificare, potrebbero ora apparire imprescindibili.
Jaguar Land Rover rimane un attore chiave per l’industria automobilistica britannica, con circa 200.000 posti di lavoro dipendenti direttamente o indirettamente dalle sue attività. La ripresa delle operazioni, inizialmente prevista per metà settembre, è stata rinviata almeno al 24 del mese. L’azienda dichiara di lavorare senza sosta, insieme a specialisti esterni, per ripristinare i sistemi in modo graduale e sicuro.
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