Isola di Santo Stefano, la guardiana silenziosa (e disabitata) della Maddalena

Silenziosa, disabitata, aspra e selvaggia, l’isola di Santo Stefano è la guardiana perfetta della costa nord-est della Sardegna, a metà strada tra le più celebri Caprera e La Maddalena. Tappa imperdibile per chi visita la Costa Smeralda, è famosa per i suoi paesaggi formati da graniti bianchi e rosa, per le testimonianze preistoriche e le imponenti strutture militari in parte ancora visibili: l’isola, infatti, racconta secoli di storia, dalle battaglie settecentesche alla Guerra Fredda.

Oggi, inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, regala panorami mozzafiato, spiagge paradisiache e sentieri che conducono nel suo punto più elevato (monte Zucchero) lungo le tracce storico-archeologiche lasciate da un passato glorioso.

Dove si trova

Quarta per grandezza nell’arcipelago della Maddalena (dove oltre alle più celebri spiccano anche Budelli, Spargi, Santa Maria, Razzoli e tante altre minori), l’isola di Santo Stefano si trova nell’estremo lato nord-occidentale della Sardegna, nella regione della Gallura, a metà strada tra la costa di Palau e l’isola della Maddalena, tra loro collegate da un traghetto.

Il transfer però non ferma a Santo Stefano. Per questo motivo l’isola è raggiungibile solo con imbarcazioni private o altri mezzi acquatici, che si possono noleggiare in diversi porti dell’Arcipelago della Maddalena o della Costa Smeralda.

Spiaggia del Pesce sull'isola di Santo Stefano, in Sardegna
iStock
Spiaggia del Pesce sull’isola di Santo Stefano

Cosa vedere

Si estende per 3 km quadrati ed è un connubio perfetto tra piccole calette da sogno, macchia mediterranea, granito e resti di antiche testimonianze del passato. Da qui sono passati gli uomini fin dal Neolitico antico (IV-III millennio a.C.), e poi i monaci, che costruirono monasteri oggi scomparsi, e infine i militari: dal 1972 al 2008 la parte orientale di Santo Stefano ha ospitato infatti una base navale americana, oggi gestita dalla Marina Militare italiana. A nord-ovest dell’isola, accanto alla spiaggia del Pesce, sorge invece un villaggio turistico.

Dalle sue calette, poi, si diramano diversi sentieri che accompagnano verso i principali punti di interesse dell’isola e fino alla cima del monte Zucchero (a 101 metri di altitudine). Ecco cosa non perdere sull’isola di Santo Stefano.

Forte San Giorgio

La prova del fatto che Santo Stefano è stata un’isola “sentinella” tra La Maddalena e Palau è il Forte San Giorgio: una struttura difensiva costruita nel 1773 in posizione elevata, nella parte sud-occidentale. Potrete visitarlo all’interno, passando tra i piccoli locali del piano terra e dei sotterranei, che fungevano da prigione o magazzini, e raggiungendo la parte più alta, da dove si può ammirare uno splendido panorama. Da qui Napoleone coordinò l’attacco del centro maddalenino.

Torre Napoleonica

Il passaggio di Napoleone per alcuni giorni sull’isola di Santo Stefano ha dato il nome a un’altra struttura militare qui presente: la Torre Quadra, comunemente chiamata Torre Napoleonica, nata nel 1773, di forma quadrata e dai muri spessi. Sebbene non visitabile, si può raggiungere il terrazzamento superiore dal quale godere di uno splendido panorama che volge lo sguardo verso la celebre Roccia dell’Orso di Palau e si apre verso le splendide baie che circondano l’isola.

Isolotto del Pesce

A bordo di una imbarcazione si può raggiungere con un breve tragitto un altro punto meraviglioso di Santo Stefano: l‘isolotto del Pesce (o isolotto Roma). Sorge nella parte più occidentale dell’isola ed è un luogo di rara bellezza naturale, circondato da acque turchesi e minuscole calette di sabbia bianca, arricchito dalla presenza del Monumento ai Caduti della Corazzata Roma affondata il 9 settembre 1943.

Le cave di granito e la statua di Ciano

Per diversi anni l’isola di Santo Stefano è stata un luogo di estrazione del granito: le cave presenti nell’area di Villamarina sono state sfruttate dall’uomo dal 1924 al 1964, quando vennero poi abbandonate. In questa zona è oggi presente l’opera incompiuta di “Ciano”: si tratta del busto di un’enorme statua mai terminata (che doveva misurate 12 metri in altezza) di Costanzo Ciano. Venne commissionata da Mussolini allo scultore Arturo Dazzi per realizzare il mausoleo di Ciano a Livorno. Ma dei 6 pezzi che avrebbero composto la statua ne sono stati realizzati solo 3, prima che il progetto venisse abbandonato.

Spiagge

Attraverso le imbarcazioni private o camminando lungo i sentieri che si ramificano lungo questo lembo di terra nel mare turchese, potrete raggiungere le più belle spiagge dell’isola.

Spiaggia del Pesce

Di fronte all’isolotto Roma si apre la spiaggia del Pesce, dalla sabbia fine e bianca lambita da un mare cristallino con fondali bassi e sabbiosi. Il gioco delle sfumature turchesi e verdi dell’acqua contrasta con un promontorio a sud ricoperto di macchia mediterranea.

Spiaggia dei Marinai

A sud di Santo Stefano si può raggiungere la spiaggia dei Marinai, dove una banchina permette lo sbarco di piccole imbarcazioni. Anche qui sabbia bianca e mare da cartolina fanno da padroni. Da qui si può seguire un breve percorso che porta alla vecchia cava di granito.

Cala Villamarina

Anche Cala Villamarina è un gioiello dell’isola, con sabbia dorata e ciottoli, ideale da raggiungere nei giorni di maestrale perché abbastanza riparata. Accanto a uno degli approdi si trova una cava di granito e la statua mai completata di Costanzo Ciano.

Autore
SiViaggia.it

Potrebbero anche piacerti