Da Bologna a infiniti mondi da esplorare: viaggio con i libri di Stefano Benni
- Postato il 9 settembre 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Le parole a Stefano Benni non mancavano: scrittore, giornalista, sceneggiatore, autore tv. Raccontare chi è stato questo gigante della letteratura italiana (e non solo) potrebbe risultare difficile, tante sono le anime letterarie con cui ha lasciato un solco eterno nella cultura. Ed è proprio dai suoi libri che può nascere un viaggio speciale e unico, in quell’Italia che ha raccontato attraverso luoghi fittizi, storie umoristiche, ma anche capaci di scatenare riflessioni.
Nato a Bologna nel 1947, cresciuto sugli Appennini, ha dato vita a libri cult come Bar Sport, La compagnia dei celestini e Margherita Dolcevita. E per andare sulle tracce dell’anima di questo incredibile autore si può idealmente partire da Bologna, la sua città, esplorare gli Appennini, viaggiare lungo quei luoghi immaginari che custodiscono un pizzico di Italia.
Stefano Benni, alla scoperta di Bologna e dintorni
Stefano Benni nasce a Bologna, ma passa la sua gioventù anche nell’Appennino, quello che dà vita al soprannome che si è portato dietro per tutta la vita: Lupo. Infatti, a quanto pare, quando era un bambino era stato trovato insieme ai cani mentre ululava nella notte. Come spiega Il Resto del Carlino aveva affermato che quel ricordo era stata “una bellissima follia notturna”.
I suoi libri raccolgono un po’ dello spirito di Bologna, della provincia e dell’Italia. Ma, partendo proprio dai luoghi in cui è nato, ad esempio, ci si può dirigere in piazza Santo Stefano che – come ricorda Il resto del Carlino – era uno dei posti della città che era solito frequentare. In realtà si tratta di uno slargo, circondato da bei palazzi e con la basilica di Santo Stefano.
Altre location legate a Stefano Benni ci portano a uscire dalla città, per dirigersi verso il piccolo paese di Monzuno. Qui è stato a lungo da bambino e, sempre qui, ha scoperto l’amore per le storie: quelle che gli raccontava il nonno intorno al camino, o quelle del bar di paese, ma anche la biblioteca dove ha iniziato a scoprire i libri. “Da quel piccolo paese di montagna ho cominciato a vedere l’universo sconfinato della letteratura e ho subito pensato che sarebbe stato bellissimo un giorno restituire questo regalo, cioè essere capace di raccontare storie in cambio di tutto quello che avevo ricevuto: allegria, incanto, paura”, aveva detto come riporta un articolo di La Repubblica. Si tratta di un piccolo borgo che fa parte dell’Unione dell’Appennino Bolognese, che si trova a circa 20 minuti dalla città. E forse possiamo immaginare che sia stato questo uno dei fulcri da cui ha preso vita la sua incredibile fantasia: passeggiando per le sue strade possiamo immaginare un bambino curioso e attento.
E se le sue storie sono ambientate in luoghi non identificabili, non è difficile immaginare il celebre Bar Sport proprio a Bologna o dintorni, con personaggi e storie che potrebbero arrivare proprio dalla sua gioventù. Ma in realtà attraverso i suoi libri ha raccontato uno spaccato d’Italia e alcune sue tipicità.
Viaggio con i libri di Stefano Benni
Se un Bar Sport con i suoi avventori e le sue storie lo possiamo trovare ovunque, è anche vero che il film ispirato a questo suo celebre libro è stato girato a Sant’Agata Bolognese, a circa un’ora di distanza dalla città: qui hanno deciso di ricreare il locale e gli episodi che lo hanno attraversato, attreverso le storie di avventori e clienti fissi.
Mentre un altro celebre romanzo di Stefano Benni, ovvero La Compagnia dei Celestini è ambientato in una terra immaginaria ovvero la Gladonia, dove vi sono tre grandi città: La Capitale, che potremmo identificare in Roma (dove ha vissuto), Banessa e Rigolone Marina, che potrebbe essere la Riviera Romagnola. Potrebbe tranquillamente essere l’Italia, raccontata con le parole dello scrittore.
Oppure possiamo immergerci in Margherita Dolcevita con la sua protagonista che vive alla periferia di una grande città, in campagna e, ancora in Il bar sotto il mare: un romanzo in cui – con la fantasia – ci porta in un locale sotto l’acqua i cui avventori sono personaggi davvero singolari. In Stranalandia, invece, ci accompagna dalla Scozia su un’isola deserta abitata da un solo indigeno, animali fantasiosi e tre sirene.
Sempre con un’ironia dolce e amara, dai suoi libri emerge un racconto dell’Italia, delle persone, dei vizi e delle virtù. E così Stefano Benni con la sua penna ci ha portato da Bologna e dai suoi Appennini in giro per tutto il nostro Paese, ma non solo: anche verso l’infinito. Come solo i grandi scrittori sanno fare.
