Islas de Gigantes, il segreto meglio custodito delle Filippine
- Postato il 23 novembre 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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C’è un punto, nel cuore caldo e luminoso dell’arcipelago filippino, in cui il mare sembra sciogliersi in una tavolozza di blu e turchese e la vita scorre in un ritmo lento, allegro, irresistibilmente contagioso. Le Islas de Gigantes non sono soltanto un luogo: sono un’atmosfera in cui immergersi totalmente ed è per questo motivo che questo angolo territorio meriterebbe davvero di stare sotto ai riflettori.
È il profumo di pesce appena grigliato che invade le strade o la scioglievolezza del lechon di Cebu, i colori accesi dei mercati, le canzoni che riecheggiano dalle case e il sorriso dei pescatori che racconta storie di mare e di leggende antiche. Ancora lontane dal turismo di massa che affolla le mete più inflazionate del Sud-Est Asiatico, queste isole rimangono un piccolo miracolo tropicale: bellissime, autentiche, sorprendentemente ricche di cultura e, dettaglio non trascurabile, arricchite da una cucina che fonde, con una naturalezza quasi magica, influenze spagnole, tradizioni cinesi e sapori locali.
Un paradiso che forse non gode della fama che meriterebbe, ma che conquista chiunque abbia la fortuna di metterci piede.
Filippine, i miti di Iloilo e le spiagge delle “Gigantes”
La provincia di Iloilo, nel pieno centro geografico dell’arcipelago, è spesso definita “il cuore delle Filippine” non solo per la mappa, ma per la sua identità pulsante e stratificata. Per secoli è stata uno dei porti più importanti del Paese, crocevia di commerci, culture e sapori. Questo passato vibrante si riflette ancora oggi nella vita quotidiana: dal ritmo dei centri cittadini alle ricette locali cariche di storia.
A poche miglia dalla costa, le Islas de Gigantes si distendono come un arcipelago sospeso tra realtà e mito. Il loro nome nasce da una leggenda riportata ai coloni spagnoli, secondo la quale sulle isole sarebbero stati trovati resti di ossa enormi e vere e proprie bare giganti – curiosità: ai giganti delle Filippine si lega anche la storia delle Chocolate Hills, infatti!
Le spiagge sono bianchissime, il mare trasparente, le formazioni rocciose scolpite dal vento creano scorci scenografici e le lagune interne sembrano disegnate per sorprendere. Qui il turismo internazionale è ancora una presenza discreta: niente folle, niente caos, solo pace, natura e una quantità esagerata di frutti di mare freschissimi, tra cui le celebri capesante, vendute ovunque a prezzi irrisori.
Visayas, la regione “più gentile” delle Filippine
Sapevate una curiosità? Persino i filippini stessi ritengono le persone di Visayas le più cortesi e gentili della nazione! Immaginate l’accoglienza, dunque, dal momento che le Filippine sono già tra i Paesi più ospitali e con il popolo più sorridente.
A Cebu si vive una delle esperienze marine più emozionanti: lo snorkeling accanto agli squali balena, “spaventosi” ma in realtà docili. Questi “giganti gentili” nuotano con eleganza a pochi metri dai visitatori, regalando momenti che restano impressi per sempre. Non mancano poi immersioni tra banchi di sardine e una biodiversità marina che sembra uscita da un documentario. Cebu, inoltre, vi stupirà con la sua scena gastronomica di incredibile bontà.

Da qui si può proseguire verso Bohol, isola celebre per due meraviglie naturali uniche. La prima sono, appunto, le Chocolate Hills, centinaia di colline tondeggianti che durante la stagione secca diventano color cioccolato: un paesaggio così strano e perfetto che sembra disegnato. La seconda è il santuario dei tarsier, minuscoli primati dagli occhi enormi e dolcissimi, considerati uno dei simboli più teneri delle Filippine. Silenziosi, schivi, protetti: osservarli da vicino è un privilegio che emoziona senza bisogno di aggiungere parole.
Infine, certo, non ci sono Filippine senza mare: ecco perché Boracay, regina delle Filippine e meta celebre in tutto il mondo, è la tappa marina per eccellenza se si viaggia verso il territorio di Visayas. La sua White Beach, lunga quattro chilometri, è il perfetto antidoto allo stress e un palcoscenico ideale per tramonti spettacolari. Nonostante la popolarità, l’isola conserva un fascino unico e una palette di colori che lascia senza parole: inoltre, Boracay è stata chiusa per un bel po’ (l’overtourism l’aveva resa alquanto invivibile per il governo filippino) e di recente è rinata ancora più bella e ricca di intrattenimento rispetto al passato.
Il periodo perfetto per visitare questa regione? La stagione secca, da novembre a maggio, rimane la più indicata, ma queste aree centrali godono di un clima stabile tutto l’anno: febbraio, però, è il mese ottimale, quando l’estate non è ancora arrivata e le temperature massime sono di circa 33 gradi centigradi.