Intesa Albenga-Regione, stop a nuovi negozi etnici in centro storico, sui viali e a Pontelungo: “Solo prodotti tipicamente italiani”

  • Postato il 20 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Albenga. Albenga dice stop all’apertura di nuove, specifiche attività commerciali e sancisce nuovi criteri di qualità e decoro all’interno di alcune zone nevralgiche: il centro storico, i due viali, Italia e Martiri, piazza Matteotti (la piazza della stazione) e viale Pontelungo. Di fatto, l’ossatura centrale della Città delle Torri. 

Un’intenzione che il Comune aveva già palesato (senza però scendere nei dettagli), con un dialogo aperto in Regione dall’assessore al Commercio Camilla Vio, e sulla materia era intervenuta anche la minoranza per voce del consigliere Nicola Podio.

Oggi è (quasi) realtà, grazie all’intesa raggiunta con l’ente regionale che sarà siglata prossimamente. 

Un’intesa, approvata con delibera di giunta dall’ente regionale lo scorso 13 novembre e pubblicata due giorni fa (QUI il testo completo), che “mira alla tutela e valorizzazione delle aree di particolare pregio archeologico, storico, artistico e paesaggistico con l’obiettivo di contrastare fenomeni di degrado, sostenere la riqualificazione commerciale e migliorare la vivibilità“.

A saltare all’occhio, tra le numerose tipologie di attività vietate, visto anche il clamore e le polemiche che aveva suscitato la notizia dell’apertura di un kebab proprio all’interno del centro storico, è sicuramente lo stop, citando testualmente il testo sottoscritto da Comune e Regione, all’artigianato alimentare etnico con produzioni non facenti parte delle tradizioni gastronomiche italiane”. Ma non solo. 

Nelle aree oggetto di tutela sarà vietato anche aprire: commercio all’ingrosso sia alimentare sia non alimentare; night club e sexy shop; phone center; money transfer; sale giochi, slot machine, video lottery/terminali VTL, agenzie di scommesse, sale bingo; attività di vendita promiscua non specializzata; commercio di prodotti derivati dalla canapa non tessile; distributori automatici esclusivi; carrozzerie, elettrauto, autofficine, moto-officine (escluse le ciclofficine, annesse alla vendita di: biciclette, ebike, abbigliamento sportivo).

Il provvedimento, che ha già ottenuto anche il parere favorevole della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e delle principali associazioni del commercio, introdurrà anche nuove, rigide norme di decoro urbano: esposizioni ordinate, divieto di merce sugli ingressi, pulizia costante di saracinesche e infissi, rispetto dei regolamenti comunali sul suolo pubblico e sull’arredo delle vetrine.

Anche i locali sfitti dovranno mantenere standard estetici adeguati attraverso oscuramenti decorosi e rimozione delle vecchie insegne.

Per quanto riguarda, infine, le attività già esistenti, il documento stabilisce che potranno proseguire, ma saranno tenute ad adeguarsi alle nuove prescrizioni di decoro entro 6 mesi dall’entrata in vigore dell’intesa. Rimane, invece, vietato introdurre tipologie merceologiche comprese nella lista delle interdizioni così come non saranno concessi loro ampliamenti della superficie di vendita. 

Nei prossimi giorni, il documento sarà sottoscritto dal presidente della Regione Marco Bucci e potrà eventualmente essere oggetto di aggiornamenti.

Autore
Il Vostro Giornale

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