Albenga in lutto per Liliya Luchka, il ricordo del marito Pasquale Omento: “Ora è serena, un angelo”
- Postato il 16 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “Liliya è serena. Adesso è un angelo”. Il ricordo commosso di Pasquale Omento, il riassunto di una lunga lettera con cui lui, suo compagno praticamente da tutta la vita, ha voluto ricordare la moglie, Liliya Luchka, scomparsa all’età di soli 36 anni.
Un messaggio da cui traspare comprensibile e indescrivibile dolore, intriso però di amore, forza ed energia positiva, in una giornata in cui anche il cielo sopra la Città delle Torri sembra piangere la sua assenza, con pioggia copiosa.
Lilya è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari all’ospedale San Martino di Genova, dove si trovava ricoverata da diversi giorni, con il marito Pasquale, uno dei titolari (insieme al fratello Gianni e alla sorella Stella) del noto negozio di abbigliamento TinsilOne, che non si è mai separato un secondo da lei.
Una perdita tragica, che ha toccato profondamente la comunità ingauna e non solo, dove Liliya era conosciuta, stimata e benvoluta da tutti. Tantissimi i messaggi di cordoglio e vicinanza, che hanno circondato d’affetto la famiglia in una sorta di abbraccio. Come se Albenga si fosse idealmente stretta attorno a Pasquale, alle loro figlie piccole Nicole e Noemi, e alla sorella di Liliya, Natalia.
Il calvario medico di Liliya è iniziato circa 3 anni fa: una lunga battaglia contro un brutto male, portata avanti con forza, tenacia e coraggio, che l’ha anche vista sottoposta a un delicato intervento chirurgico a Genova, condotto dal dottor Davide Pertile, medico chirurgo dell’ospedale San Martino, a cui la famiglia ha voluto dedicare “un pensiero di profonda stima, riconoscenza e gratitudine”.
E nelle sue ultime ore, come raccontato proprio dai famigliari, “Liliya è stata accompagnata verso l’ultimo viaggio terreno in modo dolce e sereno, senza soffrire”.
Quello che colpisce, in questa enorme tragedia, è il testamento spirituale di Liliya, che emerge con chiarezza dalla toccante lettera scritta dal marito Pasquale. Una missiva dove non c’è spazio per lacrime e tristezza, ma che incarna un inno alla positività, al coraggio e alla vita.
“Quello che Liliya mi ha chiesto di dirvi, e di scrivere, è che lei non vuole che piangiamo. Ora è serena, è tranquilla, – le parole del consorte. – Chiunque piangerà al funerale, deve sapere che la farà arrabbiare e le creerà sofferenza. Non piangiamo. Dobbiamo essere positivi perché adesso lei è un angelo: Dio l’ha chiamata come angelo e lei dall’alto ci deve guidare, monitorare, deve aiutare persone malate ma anche delinquenti, le persone che soffrono ma anche quelle ‘cattive’. Ora lei ha una missione, ma ce l’abbiamo anche noi, che siamo sulla terra: dobbiamo ascoltarla, capirla e assecondarla, fare ciò che dice, sia amici che parenti”.
“Liliya è stata un esempio di purezza, santità e combattimento: ha combattuto con tutte le armi e le forze che aveva a disposizione, – prosegue. – Una persona che può insegnare tanto, a chiunque, anche alle prossime generazioni: la vita è un soffio, va vissuta al massimo nel momento presente“.
“A chi verrà al funerale chiedo di sorridere, di toccare la bara e dire ‘grazie Liliya dei tuoi insegnamenti’. Noi che siamo sulla terra, quando abbiamo un problema, dobbiamo pensare a lei come a un santo, che ci guida e ci aiuta. Liliya ci vuole capaci di ascoltare i nostri problemi, di parlare con gli altri e di parlare con lo spirito, con l’energia dei santi. Se avremo bisogno di favori, chiederemo a lei. E Liliya ci risponderà: non è più presente con il corpo, ma ci sono il suo spirito e la sua energia qui con noi. So che chi interverrà al funerale e toccherà la sua bara con la mano, prenderà la sua energia positiva. Inoltre, le sue ceneri saranno sparse in mare: chi andrà ad assistere all’alba, ogni mattina, avrà protezione e percepirà positività e ottimismo”, la conclusione.
Il rosario per Liliya sarà recitato domani sera, lunedì 17 novembre, alle 18,30, nella parrocchia del Sacro Cuore, in via Trieste, ad Albenga.
I funerali saranno celebrati, nello stesso luogo, il giorno successivo, martedì 18 novembre, al mattino, con inizio alle 11.
Anche l’editore Matteo Rainisio e la sorella Carlotta Rainisio, il direttore responsabile Andrea Chiovelli, il direttore editoriale Sandro Chiaramonti e tutta la redazione di IVG si uniscono al cordoglio della famiglia e porgono le più sentite condoglianze