In Umbria l’eco del lockdown nella video-installazione di Bjørn Melhus. In un ex maglificio
- Postato il 7 ottobre 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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In Umbria, tra il Lago di Bolsena e Orvieto, c’è uno spazio dedicato all’arte e al pensiero contemporaneo chiamato Operanova. Lì prende vita Homesick, la video-installazione immersiva di Bjørn Melhus (Kirchheim unter Teck, 1966), pensata in relazione diretta con gli spazi industriali dell’ex Maglificio Vigna. Concepita durante la pandemia e ultimata mentre l’artista era contagiato dal Covid-19, Homesick è un’opera profondamente radicata nell’esperienza individuale e collettiva dell’isolamento.
“Homesick”: una video-installazione sull’esperienza del lockdown
La video-installazione immersiva in loop si propone come uno “psicogramma” delle emozioni vissute durante il lockdown: la paura del contagio, la malattia, la solitudine, la stagnazione mentale, la letargia e la costruzione di strategie di difesa fai-da-te. Melhus attinge a un immaginario cinematografico apocalittico. Infatti, ha condotto una lunga ricerca sui film pandemici e catastrofici, estrapolando frammenti sonori e visivi che si innestano nel video in forma di citazioni dissonanti. Il risultato è un’opera disturbante e poetica, in cui le immagini, volutamente stranianti, si alternano in un ritmo ipnotico, quasi rituale.

La mostra di Bjørn Melhus a Orvieto
I riferimenti al romanzo La peste di Albert Camus sottolineano la ciclicità delle reazioni sociali di fronte a una crisi sanitaria, suggerendo come le dinamiche vissute recentemente – la negazione, la paura, l’adattamento – non siano affatto nuove, bensì ricorrenti nella storia dell’umanità. Concepita appositamente per gli spazi di Operanova, Homesick dialoga con l’architettura del luogo, portando lo spettatore a compiere un percorso emotivo e fisico che culmina nella visione del video. Il tragitto espositivo accentua il senso di smarrimento e sospensione, trasformando la mostra in un’esperienza immersiva che supera la fruizione tradizionale dell’opera d’arte. Attraverso Homesick, Melhus ci invita non solo a rievocare il trauma della pandemia, ma anche a riflettere sul ruolo che i media hanno avuto nel filtrare, amplificare o deformare la nostra percezione della realtà. Un’opera che non cerca di offrire risposte, ma piuttosto di restituire la fragilità e il desiderio di ritrovare un senso di “casa” in un mondo profondamente cambiato.
Bjørn Melhus: decostruire i media per raccontare l’essere umano
Nato nel 1966 a Kirchheim unter Teck, in Germania, Bjørn Melhus è un artista visivo di fama internazionale che ha saputo creare un linguaggio unico attraverso il video, la performance e l’installazione. La sua formazione artistica, iniziata alla HBK di Braunschweig e proseguita con una borsa DAAD al CalArts in California, si è arricchita nel tempo di esperienze internazionali in Giappone, Messico e New York. La pratica artistica di Melhus si fonda su un lavoro di frammentazione e ricostruzione degli archetipi narrativi dei mass media. Attraverso il montaggio, la ripetizione e l’uso del proprio corpo come dispositivo critico, l’artista smonta stereotipi televisivi, cinematografici e pubblicitari, invitando lo spettatore a riconsiderare il proprio ruolo nel sistema della comunicazione visiva contemporanea.
Da maglificio a casa dell’arte contemporanea
L’inaugurazione della mostra di Melhus il 27 settembre 2025 segna una tappa significativa nella programmazione culturale di Operanuova, che si propone come luogo aperto alla sperimentazione, alla riflessione e al dialogo. Il progetto, frutto della visione dell’artista Pietro Fortuna (Padova, 1950), si sviluppa all’interno di una struttura industriale riconvertita che ospitava il Maglificio Vigna. Con i suoi 1500 mq, Operanova ospita l’atelier e l’archivio dell’artista, ma anche una biblioteca transdisciplinare di oltre 5000 volumi, un’officina per la lavorazione di materiali come legno e ferro, spazi residenziali, una sala didattica e aree espositive.
Gaia Rotili
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L’articolo "In Umbria l’eco del lockdown nella video-installazione di Bjørn Melhus. In un ex maglificio" è apparso per la prima volta su Artribune®.