In Basilicata servono di nuovo le piogge

Il Quotidiano del Sud
In Basilicata servono di nuovo le piogge

In Basilicata servono di nuovo le piogge, mancano precipitazioni dal 5 dicembre scorso e l’assenza si fa sentire. A Monte Cotugno mancano 22,6 milioni di metri cubi d’acqua, stabile San Giuliano.

A Monte Cotugno è già iniziata l’inversione di tendenza: terminate le precipitazioni, nell’invaso di Senise il livello dell’acqua ha preso a calare, anche se di poco. Secondo i dati di Acque del sud, la diga ieri mattina conteneva 42,9 milioni di metri cubi d’acqua, che però venerdì scorso erano un pò di più (43,2)  e pochi giorni prima, il 14 dicembre, erano ancora di più:  43,7. Quasi un milione di metri cubi in più. Il dato di fondo è che a parte un paio di millimetri di pioggia caduti al Pertusillo, i principali invasi della Basilicata non vedono la pioggia dal 5 dicembre scorso, quando caddero 40,8 millimetri nella diga di Senise, 31 alla Camastra, 6 al Pertusillo, 18 a Conza e 13 nell’invaso di Saetta.

PIOGGE: ANALISI DEGLI ALTRI INVASI IN BASILICATA E CONFRONTO ANNUALE

Tuttavia nelle altre strutture la situazione sembra molto più stabile. Nell’altra grande diga, quella del Pertusillo, la situazione è in lieve crescita: l’invaso conteneva ieri mattina un volume netto di 42,2 milioni di metri cubi d’acqua, che venerdì erano solo 42 e il 14 dicembre solo 41,6 (sei giorni prima addirittura 40,9). Il livello della Camastra ieri segnava invece quota 9,1 milioni: centomila metri cubi in meno di venerdì scorso, un livello pressoché uguale al  14 dicembre. Stessa situazione nella diga di Conza, che ieri ospitava 12,7 milioni, lo stesso volume di venerdì scorso e poco meno del 14 dicembre (12,9). Stabile il livello anche nell’invaso di San Giuliano, dove ieri c’erano invece 19 milioni di metri cubi d’acqua, che venerdì scorso erano 19,3 e il 14 dicembre scorso 18,7.

Situazione perfettamente stabile anche alla diga di Genzano, ad Acerenza e negli invasi di Gannano e Saetta. Cresce il Basentello, dai 746mila metri cubi di nove giorni fa agli 849 di ieri. Rispetto al volume netto di un anno fa restano in crisi solo i principali invasi. A Monte Cotugno infatti mancano 22,6 milioni di metri cubi d’acqua, il Pertusillo ne ha 9 meno, mentre la Camastra ne conta 8 in più, una maggiorazione che è stata rilevata anche a Conza (+3,7)  al Basentello (426mila in più)  a Saetta (+252mila), a Genzano (+350mila) ma soprattutto a San Giuliano (dove si è registrato un aumento di 7,5 milioni) e ad Acerenza (passata da un volume netto di 39mila metri cubi a 3,9 milioni).

GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO E SOSPENSIONE DELLE INTERRUZIONI

Tutti motivi che hanno probabilmente concorso alla decisione di Acquedotto Lucano di non disporre interruzioni programmate del servizio idrico durante le festività natalizie. Acquedotto Lucano ha infatti reso noto come, grazie alla collaborazione con Acquedotto Pugliese, dallo scorso lunedì 15 dicembre gli schemi idrici interregionali possono garantire ulteriori 15 litri di acqua al secondo. Il programma delle sospensioni idriche, che ha coinvolto i comuni di Melfi, Lavello, Rionero, Barile, Ripacandida, Ginestra, Filiano, San Fele e Atella è così proseguito solo fino allo scorso 12 dicembre ed eventuali nuove misure a partire dal 7 gennaio 2026 saranno comunicate dal gestore del servizio.

Nel frattempo nella diga di Monte Cotugno, la più grande d’Europa in terra battuta, sono in corso i lavori per il rifacimento del manto di superficie, fermi dal 2015 per vicende burocratiche e giudiziarie: saranno conclusi entro il prossimo 2026, secondo quanto reso noto dal presidente di Acque del Sud Luigi Decollanz,  il quale ha spiegato come «La diga avrà a breve una ulteriore capacità di invaso di circa 100 milioni di metri cubi di acqua, e che finalmente potrà assolvere alla sua funzione pluriennale dando sollievo ai comparti idropotabili, agricoli e produttivi dei territori del Sud».

Il Quotidiano del Sud.
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