“Il tumore? Sono diventata più cinica. Certo non sono migliorata. Seguo una terapia”: parla Sabrina Salerno
- Postato il 5 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Il tumore? Sono diventata più cinica. Certo non sono migliorata”. È passato poco più di un anno da quando Sabrina Salerno ha scoperto di avere un cancro al seno e da quando lo ha raccontato pubblicamente attraverso i social. Dodici mesi durante i quali non si è mai fermata: meno di un mese dopo l’operazione era già in America per una serie di concerti e solo la scorsa settimana ha preso undici aerei. “Sul palco sto bene, poi l’effetto svanisce”, racconta oggi in un’intervista al Corriere della Sera in cui parla a ruota libera di tante cose, dall’incontro con Cecchetto alla vacanza in Egitto con la Carrà, dalla passione del marito per la Meloni all’ammissione di aver usato il suo corpo come strumento di marketing.
SABRINA SALERNO PARLA DEL TUMORE AL SENO (E DELLA TERAPIA CHE SEGUE)
Come sta oggi Sabrina Salerno è lei stessa a dirlo, rivelando che per cinque anni dovrà seguire delle terapie e che la pastiglia che prende le provoca una serie di effetti collaterali: “C’è chi non ha niente, io li ho beccati tutti. Per tenere sotto controllo i dolori vado in palestra ogni giorno, l’esercizio fisico è salvifico. Tra poco ho i controlli”, rivela. Poi ammette che la malattia l’ha fatta diventare più cinica e che non si sente migliorata. Nonostante tutto, non si è mai fermata e ha continuato a lavorare: “A 25 giorni dall’intervento sono partita in tournée negli Usa, è stata dura ma non amo chi si piange addosso. La settimana scorsa ho preso 11 aerei. Sul palco sto bene, quando scendo per qualche ora funzionano le endorfine, poi l’effetto finisce e mi prende un po’ così”.
I QUASI 40 ANNI DI CARRIERA E IL CORPO COME STRUMENTO DI MARKETING
A proposito di lavoro, nel 2026 festeggerà i quarant’anni di carriera ma ammette di non conoscere il segreto grazie al quale è durata tanto: “Sono qua perché ho detto tanti no nella vita. Le carriere si costruiscono più con dei rifiuti che con certi sì. Mi sembra di avere ancora tanta strada da percorrere. Per fortuna sento l’affetto delle persone, mi stupisce, a volte penso di non meritarlo”, rivela. Quarant’anni di successo ma anche di critiche, in particolare per la fisicità. A cominciare dal seno prorompente che, ribadisce, è tutto vero: “Non mi sono mai rifatta il seno, non avrei avuto alcun problema a dichiararlo, sono favorevole alla chirurgia estetica se non stravolge ma migliora. Quanto a certe persone, non vale la pena parlarne, mi fanno tenerezza”, replica, forse riferendosi alle accuse di Angela Cavagna. L’etichetta di “bomba sexy” la perseguita, ma confessa di aver “venduto la mia fisicità, è stato marketing”, di aver commercializzato una certa immagine: “Per fare musica dance dovevo vestirmi da suora? Ho usato bene quello che avevo a disposizione”. Ecco perché difende Elodie, che secondo lei ha molto talento (“Più sei bella ed esponi il corpo e più devi essere brava per essere accettata”). Ma come tutti i sex symbol anche la Salerno ammette di avere un’esistenza imperfetta: “In realtà sono profonda, con un forte senso della famiglia e dell’amicizia. Empatica. La mia più grande dote è saper guardare la gente negli occhi e capire se sta male”.
L’INCONTRO CON CECCHETTO E LE VACANZE CON LA CARRÀ
Nell’intervista al Corriere la Salerno parla anche del rapporto con gli uomini e confessa di non essere mai stata timida: “Ero molto chiara con gli uomini, se mi piacevano o no. Concreta e vera, mai stata romantica”. Tra quelli che gli hanno cambiato la vita c’è senza dubbio Claudio Cecchetto: “Entrai nel suo ufficio con atteggiamento strafottente, aggressiva: ‘Voglio fare la cantante’. E intonai Wild boys dei Duran Duran. Claudio era quel treno che passa una volta, dovevo prenderlo”, ricorda. Cecchetto, sempre al Corriere, ammise di essersi preso una mezza cotta per lei: “Gli sono grata, insieme abbiamo vissuto un periodo importante, per me e per lui. Il bene è rimasto”, taglia corto la Salerno, che in quel periodo si beccò un due di picche da Sandy Marton: “Di una bellezza pazzesca. Erano tutte innamorate di lui. Non mi guardava mai. Poi se n’è pentito amaramente”. A proposito di grandi incontri, c’è quello con Raffaella Carrà, con cui ha lavorato: “Ricordo una vacanza insieme in Egitto, in barca: io e mio marito, lei e Sergio Japino, Gianfranco D’Angelo e la moglie. Lavorarci era facile, rendeva tutto semplice, era accogliente, divertente”. Quanto alle donne che ce l’hanno fatta, cosa pensa di Giorgia Meloni? “Era l’amore di mio marito, in tempi non sospetti. L’ha sempre ammirata. Non sono d’accordo con lei su certe cose ma è una che ce l’ha fatta, da ammirare”.
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