Il trapper Medy Cartier rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale e pedopornografia. La difesa replica: “Il rapporto tra i due era consenziente”
- Postato il 19 febbraio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Già messo sotto accusa in passato per furti e rapine commessi da minorenne, il 24enne trapper di Bologna Medy Cartier (vero nome El Marbouh El Mehdi) è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale e pedopornografia. A riportarlo è Il Corriere della Sera Milano.
Reati pesantissimi, risalenti all’ultimo dell’anno del 2023, che sono stati notificati in seguito alla denuncia di una ragazza, che oggi ha 19 anni che ha accusato il trapper di averla “pressata ad avere un rapporto sessuale mentre la filmava”. In realtà sembra che la presunta vittima gli avesse chiesto di fermarsi e di non voler andare oltre. Richieste che sarebbero state disattese.
Il video hot sarebbe poi stato fatto circolare dal ragazzo, senza il consenso della ragazza. C’è da dire che la polizia postale non ne ha mai rinvenuto né il contenuto né tracce verso terzi smartphone. Il giudice dell’udienza preliminare, Sandro Pecorella, ha ascoltato la versione della accusatrice e si è convinto poi ad approfondire la questione e quanto accaduto in dibattimento. La difesa, sostenuta dall’avvocato Roberto D’Errico, ha sempre “sostenuto che il rapporto fosse consenziente”.
Nel “carnet” giudiziario di Medy Cartier ci sono “procedimenti per furti e rapine commessi da minorenne, un processo per stalking e diffamazione ai danni di una ex fidanzata, in corso a Roma, due denunce per il concerto non autorizzato di dicembre 2023 allo shopville Gran Reno e per guida senza patente pochi mesi dopo, sempre a Bologna, dove fu fermato dalla polizia”.
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