“Il riarmo? Un errore mastodontico, i soldi vadano alla transizione green. Il M5s? Non lo avete capito”: le parole di Mélenchon al Salone del Libro
- Postato il 16 maggio 2025
- Libri E Arte
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
.png)
“Il movimento di Beppe Grillo non lo avete capito”. Al Salone del Libro di Torino è arrivato Jean-Luc Mélenchon, il leader di France Insoumise in modalità tribuno della folla. Nella sala Azzurra e non Rossa (ma la cravatta era rossa, come quella di Trump, ndr), Mélenchon ha presentato il suo libro Ribellatevi (edizione italiana di Meltemi) arringando la folla. Un ciclone verbale inesauribile che a vederlo dal vivo ricorda più di quei deputati popolari della Rivoluzione francese che i socialisti marxisti del primo Novecento. E inizia proprio dai gilet gialli il ciclone Mélanchon spiegando che non ha elogiato direttamente il movimento di popolo che fece impaurire la Francia già diversi anni fa “perché il percorso rivoluzionario del popolo contiene anche loro”.
“Ogni tappa della coscienza collettiva va avanti. Certo non potevamo parlare di migranti con la più parte di loro altrimenti litigavamo, ma la loro protesta sul prezzo del carburante andava seguita e ascoltata. Non gli si poteva dire visto che non potete pagare non usate più il mezzo privato per spostarvi, gli è stata una lezione da piccola borghesia di città, ma non andava bene. Per questo a voi in Italia dico che il movimento di Beppe Grillo non lo avete capito e avete fatto male”. Carico di un 28% alle ultime elezioni Mélenchon e FI hanno fatto cadere un governo assieme al voto delle destre, ma con un leninista che fare che penzola sul capo. “Alleanze? Con chi? Con i centristi di Macron o i fascisti? Con quali sinistre? Sono già tutte con noi”.
Insomma, France Insoumise è semplicemente il popolo che gradualmente si emancipa contro il capitalismo e intanto chiede una nuova Costituzione e anela a un cambio di legge elettorale in chiave proporzionale. “E’ il popolo a dover riscrivere la Costituzione con i propri bisogni e necessità. La nostra idea di ‘costituente’ (in Francia la quinta repubblica è nata con De Gaulle quindi spinta ad un sistema semipresidenziale per controllare i fermenti del ’68, ndr) è una strategia rivoluzionaria che deve passare da una vittoria democratica. Abbiamo visto la guerriglia urbana sia in Francia come in Italia nel passato a cosa ha portato. A nulla”.
Mélenchon ricorda che oramai lui si farà da parte e che da queste trasformazioni radicali del sistema politico ed istituzionale francese che ricerca non ha nulla da guadagnare a livello personale (“lanceremo un nuovo candidato, ci sarà un conclave”). “Ciò che deciderà il popolo lo faremo. E se non sarà conforme alle regole europee chiederemo all’Europa un aut-aut”, ha infine ricordato proprio sul tema su cui FI è sembrata sempre un po’ molliccia: il contrasto alle politiche neoliberiste europeiste. “Il riarmo è un errore mastodontico. I leader europeisti come Macron vogliono il riarmo per mettersi di nuovo sulle ginocchia dello zio Sam e iniziare nuove guerre, probabilmente con la Cina. Invece i soldi europei e pubblici devono andare verso una transizione ecologica. I ricchi sono sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri e 5 persone in Francia posseggono quanto 27 milioni di persone”. Infine, un tocco storico e russo, nient’affatto peregrino: “La Russia vuole invadere l’Europa? Arrivare sotto la Torre Eiffel? Non scherziamo. Semmai ricordiamoci che il popolo russo con la battaglia di Stalingrado ribaltò le sorti della seconda guerra mondiale contro i nazisti. Abbiamo tutti paura a dirlo, ma è storia”.
L'articolo “Il riarmo? Un errore mastodontico, i soldi vadano alla transizione green. Il M5s? Non lo avete capito”: le parole di Mélenchon al Salone del Libro proviene da Il Fatto Quotidiano.