Il Comune di Milano lancia 10 bandi per la gestione di una serie di spazi culturali
- Postato il 30 luglio 2025
- Arte Contemporanea
- Di Artribune
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La Milano della cultura è in fase di rinnovo. Il Comune, attraverso il suo assessorato alla Cultura, si sta, infatti, dedicando alla riqualificazione e alla gestione di alcuni dei suoi più importanti spazi cittadini tramite lo strumento dei bandi. Sono in tutto una decina, tra quelli già pubblicati, o in procinto di esserlo nelle prossime settimane, e coinvolgono luoghi ricchi di storia e già al centro di un processo di rigenerazione, come Casa Museo Boschi Di Stefano, Studio Museo Francesco Messina, l’ex Cinema Orchidea e Palazzo Dugnani. “Mentre i cantieri proseguono sotto la guida dell’area tecnica”, spiega l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, “il nostro lavoro non si arresta: ci stiamo muovendo in anticipo, attraverso un’intensa attività di ricognizione, analisi e progettazione, per farci trovare pronti alla riapertura di ogni spazio. Questo impegno prende forma concreta proprio nei bandi per la gestione degli spazi“.
Il bando per riqualificare Palazzo Dugnani a Milano
Costruito a partire dal XVII Secolo, il palazzo inizialmente aveva delle dimensioni piuttosto modeste ed era di proprietà della famiglia Cavalchini. Nel 1730 l’immobile fu ceduto alla famiglia Casati, per poi passare, nel 1753, nelle mani dei Dugnani, una famiglia illustre di Milano che ampliò il palazzo trasformandolo in un luogo di cultura e ospitando spesso personaggi illustri come poeti e artisti. Sviluppato su tre piani, Palazzo Dugnani si sviluppa su una superficie di oltre 5mila mq, portici, logge e affreschi del Tiepolo. Il bando in scadenza il 29 agosto 2025 si rivolge a imprese, società, raggruppamenti temporanei d’impresa perché riguarda la sua riqualificazione e la sua concessione d’uso per 33 anni, con l’obiettivo di restaurarlo e riaprirlo al pubblico come polo scientifico culturale o come museo dei media e delle immagini.
Gli altri bandi già pubblicati
Gli altri bandi già pubblicati (con scadenza fissata al 17 ottobre 2025) interessano la Casa Museo Boschi Di Stefano, il centralissimo studio museo Messina, alcune stanze di Palazzo Morando – Costume, Moda, Immagine e Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento e Civiche Raccolte Storiche, e l’ex Cinema Orchidea, ciascuno con una storia importante alle spalle, che aspetta solo di essere valorizzata e riattivata. Come si legge nel testo dei bandi, l’idea è di “valorizzare spazi liberi all’interno di stabili comunali con destinazione culturale”. L’obiettivo? “Assicurare una capillare partecipazione delle comunità cittadine e rafforzare anche la dimensione di città turistica a livello internazionale”. Per la Casa Museo, collocata all’interno di una palazzina realizzata tra il 1929 e il 1931 su progetto di Piero Portaluppi, nella quale è esposta una parte della straordinaria collezione d’arte del Novecento raccolta da Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, si tratterà di valorizzare gli spazi degli appartamenti posti al terzo piano tramite un collezionista, un’associazione, o una fondazione che vorrà approfittarne. Dello studio dello scultore Francesco Messina, attualmente chiuso per restauro, il concessionario potrà avere a disposizione il piano terra (ex navata e le rimanenti pertinenze) in cui sviluppare uno specifico progetto di sostenibilità e valorizzazione. Mentre per l’ex cinema, costruito sulle rovine di un palazzo rinascimentale, “i soggetti interessati potranno proporre progetti di gestione di interesse pubblico che mettano in connessione la tematica dell’audiovisivo con altre forme di espressione culturale quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: arte, musica, teatro, danza, editoria”. Anche qui si tratta di uno spazio appetibile, centralissimo, vicino ad un chiostro e ad un piccolo parco comunale. Un contesto di pregio assoluto che potrà prevedere anche la nascita di un piccolo bar.
I bandi in attesa di pubblicazione
Fra i bandi non ancora pubblicati, nelle prossime settimane sono attesi quello per la riqualificazione degli spazi di viale Campania, dove fino al 15 giugno scorso aveva sede il museo del fumetto WOW, ora chiuso; quello per la concessione del bar all’interno della nuova sede del Casva (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive) che aprirà il prossimo 17 settembre, come confermato da Sacchi che annuncia “aprirà nel quartiere QT8, all’interno dell’ex mercato comunale progettato da Piero Bottoni per l’VIII Triennale”; quello per gli spazi di coworking alla Fabbrica del Vapore; e, infine, quello per la riapertura del Teatro Ringhiera e dello spazio teatrale Out/Off. “Il numero di avvisi pubblici e l’attenzione con cui stiamo cercando, per ogni spazio, la soluzione più adatta, compatibile e sinergica rispetto alle collezioni che ospita”, conclude l’assessore, “definisce con chiarezza il lavoro che stiamo portando avanti come assessorato alla Cultura per creare le condizioni di una gestione virtuosa del patrimonio culturale“.
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