Grigliata di Pasquetta, attenzione a multe e divieti: dai balconi ai parchi e le spiagge, ecco tutto quello che c’è da sapere prima di accendere il barbecue
- Postato il 21 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il conto alla rovescia è partito, la tradizionale grigliata del lunedì dell’Angelo è ormai alle porte. Ma prima di acquistare confezioni XXL di agnello e di accendere la fatidica scintilla, è bene informarsi su eventuali divieti locali, per evitare di guastarsi la festa con una bella multa. Il 25 aprile del 2023 un bolognese si è visto affibbiare una multa di 200 € per aver violato con la sua grigliata l’ordinanza antismog allora in vigore nel suo Comune, guadagnandosi gli onori della cronaca per essere stato l’unico caso di persona sanzionata. Certamente nessuno di noi vuole provare la stessa esperienza… Non guasta allora saperne di più per capire come stanno le cose quest’anno per gli appassionati del barbecue. Nello specifico, cosa prevedono le norme ambientali e antincendio? Si è occupato della questione pochissimi giorni fa il sito Lente Pubblica, giornale della Pubblica Amministrazione.
Occhio alle normative locali
A livello nazionale, nessuna legge vieta di fare grigliate all’aperto, anche se ovviamente ci sono delle regole da rispettare. A livello locale ci possono invece essere dei divieti veri e propri, come ha sperimentato il signore bolognese sulla sua pelle. Per sapere se il proprio Comune o la propria regione hanno adottato dei provvedimenti basta consultare la pagina web ufficiale. Tuttavia, come riferisce Lente Pubblica, al momento non risultano divieti specifici a livello locale. A Bologna il divieto di accensioni di fuochi all’aperto è stato tolto a fine marzo e la regione Emilia Romagna non ha emanato limitazioni in questo senso. In effetti le piogge degli ultimi giorni, purtroppo a volte anche dannose, riducono il rischio di incendi. Attenzione però a Roma che “è di solito molto attenta e vieta le grigliate casalinghe, tutto l’anno senza limiti stagionali specifici, a chi non dispone di una canna fumaria adeguata”.
Le aree attrezzate
La tradizionale gita di Pasquetta invita a recarsi fuori porta per un bel picnic, ma chiaramente non si può accendere il barbecue dove si vuole. Chi propende per il mare, è bene sappia che molti Comuni vietano l’accensione di fuochi in spiaggia, ma anche l’uso di barbecue e fornelli. Il divieto è presente anche nelle aree boschive e rurali, per ovvie questioni di sicurezza. Il rischio di prendere una multa è concreto, e ci sono anche sanzioni penali nel caso scoppi un incendio e ci siano dei danni a cose o persone. Esistono però, in molte regioni, aree attrezzate per le grigliate. Sono di solito gratuite, dispongono di tavoli e panche e di griglie comuni o individuali. A fine giornata è buona norma ripulire tutto e gettare i rifiuti negli appositi contenitori o, se questi sono pieni, riportarli a casa.
Giardini e balconi
Se invece optiamo per il giardino di casa o per quello condominiale, ma non vogliamo passare la giornata a litigare con i vicini, è bene prendere qualche precauzione. Intanto è bene verificare che il regolamento condominiale non vieti esplicitamente di fare grigliate in giardino o sul balcone. In ogni caso, che si tratti di giardino privato o condominiale, bisogna sempre rispettare le distanze per evitare di affumicare i vicini. “Vanno tenuti sotto controllo le emissioni di fumo, l’odore, la fuliggine, provocata dall’uso del barbecue che sono catalogati come vere e proprie immissioni che, se fastidiose, possono essere oggetto di un risarcimento danni per il disturbo arrecato”, specifica Lente Pubblica. “Per valutare la portata di queste immissioni si fa riferimento al concetto di normale tollerabilità, considerando che non esistono strumenti tecnici appositi per rilevare i fumi del barbecue e compararli con parametri standard, bisogna stare nelle regole della rispettosa attenzione agli spazi altrui e al fastidio che si può arrecare ai vicini di casa”. L’articolo 844 del Codice Civile non vieta infatti immissioni (cioè le emissioni che ricadono al suolo, e relative ripercussioni sulla salute) e rumori, a patto che questi non vadano oltre la normale tollerabilità. Si tratta dunque di buon senso da parte di tutti. Esagerando, ci possono essere delle conseguenze a livello pecuniario: per esempio se la grigliata è particolarmente fastidiosa per la presenza di molte persone o se le immissioni disturbano fortemente tutto il vicinato.
La sicurezza prima di tutto
Il fatto che la legge non vieti le grigliate non significa che non si debbano adottare delle misure di sicurezza. La prima raccomandazione è di non usare alcol, benzina o altri liquidi incendiari per l’accensione, né di aggiungere in seguito acceleranti di fiamma liberi: si rischiano gravi ustioni, se non peggio. Nonostante gli avvertimenti della scorsa Pasquetta, i casi sono proseguiti e nell’estate è morta perfino una donna siciliana, dopo un mese di agonia: pare che avesse usato appunto del liquido infiammabile per accendere il barbecue. Alla fine della grigliata, poi, è importante non abbandonare le braci accese e accertarsi che siano spente molto bene.
Ma se poi ci si mette il brutto tempo, preannunciato per Pasquetta in varie zone d’Italia, tocca purtroppo rinunciare alla tradizionale grigliata. È soprattutto il vento a rappresentare un pericolo: basta una scintilla portata lontano per causare incendi. E di sicuro nessuno griglia sotto l’acqua!
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