GP Imola Fp2, super Ferrari nel passo gara a livello McLaren
- Postato il 16 maggio 2025
- Formula 1
- Di Virgilio.it
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I soliti problemi della Ferrari nelle FP1. GP di Imola, un altro round in cui la Rossa si presenta non ben preparata. Per fortuna ci sono ancora due sessioni per sistemare le cose, prima di gettarsi in qualifica e vedere cosa succede.
Nella prima sessione abbiamo visto mancanza di carico, instabilità al posteriore, carenza di rotazione e sovrasterzo in uscita: tutti i nemici della SF-25, in pratica.
Ferrari inizia uguale come aveva lasciato
Si torna in pista, ancora sul tracciato italiano. Le due SF-25 abbandonano la pitlane con le gomme Medie. Parliamo di una mescola con cui il team cercherà di sistemare l’assetto, essendo più stabile nel suo comportamento. Solite istruzioni e un warm-up questa volta più spinto, cercando zig-zag per immettere temperatura sulle gomme anteriori. Nel primo assaggio, le cose non sono ottimali.
Charles parla subito di un feeling non ottimale. Nel suo caso male nella chicane 5-6. Poi si procede con un doppio giro per raffreddare le coperture, dove in radio si parla sempre di problemi. Gli ingegneri di pista forniscono alcune indicazioni per migliorare l’handling che però, anche nel secondo tentativo, mostra sempre gli stessi limiti. Al momento, la carenza di rotazione sembra alquanto limitante.
La Villeneuve viene mal digerita dalla Rossa, che quando va sul gas è spesso sovrasterzante. Si cerca di avvicinarsi ai cordoli, ma non è affatto semplice per via della tendenza al sottosterzo. Nel giro successivo le cose migliorano un po’: più fiducia e grip in linea generale, riuscendo a tagliare il cordolo di curva 5. Va detto, nel mentre, che il traffico sta dando non poco fastidio, con Hamilton costretto ad alzare il piede.
Ancora una volta si notano i soliti colpetti sul volante, scattosi, che i ferraristi sono obbligati a realizzare per inserire e gestire meglio l’auto. La gomma è differente, ma al momento non notiamo grande differenza rispetto alle Fp1. I limiti d’altra parte sono sempre gli stessi, e la coperta corta rende davvero difficile trovare un compromesso sulla messa a punto che possa migliorare il bilanciamento.
La SF-25 migliora il bilanciamento con le gomme Soft
Si passa alle gomme rosse, un set nuovo di pacca per entrambi. Lewis alza il piede perché commette un errore nel T3, ma Leclerc fa meglio e, sebbene l’handling non sia perfetto, con le Pirelli C6 sembra nettamente più a suo agio. I cordoli vengono sfruttati molto bene; resta ancora da lavorare sull’ingresso curva e sui cambi di direzione, che sono ancora un po’ lontani dall’ottimale. Alcuni ritocchi al setup e l’extra grip della Soft stanno aiutando.
Il britannico si rilancia e migliora il suo crono. Si nota la differenza nello stile di guida rispetto al monegasco: cura maggiormente la fase di uscita curva. Va detto che Leclerc sta prendendo una buona confidenza con la numero 16. Nell’ultimo tentativo con le Pirelli a banda rossa, infatti, dopo un passaggio per raffreddarle, si mostra molto aggressivo sui cordoli, in particolare alla Variante Alta.
Per la prima volta riesce a salirci sopra, sebbene questo faccia scomporre un po’ troppo la vettura. Il ferrarista si apre poi in radio e, con un minimo di soddisfazione, fa presente al muretto box che serve ancora migliorare. In particolare, dice che serve più prestazione nelle curve 5, 9 e 11. Bozzi ne prende atto e inizia a studiare la telemetria con il resto degli ingegneri per capire come consigliare al meglio. Si torna quindi ai box.
Ritmo con molta benzina davvero buono
Per il terzo e ultimo run si passa alla simulazione gara. Tanta benzina imbarcata, circa 80 litri, e gomme gialle. Non si diversifica quindi la strategia, con gli alfieri della Rossa che testano la medesima copertura. Il muretto Ferrari fa sapere che saranno circa 12 le tornate disponibili per studiare il comportamento dell’auto con alto carico di carburante, mossa utile per valutare il degrado gomme.
Forse è solo una sensazione, ma con il peso extra del combustibile la Rossa sembra essere un filo più precisa nelle traiettorie. Magari il passo più lento favorisce la stabilità dell’auto, che non deve essere portata al limite. Dando un’occhiata ai tempi, sembrano super competitivi. Durante i primi 4 giri, il ritmo delle vetture italiane è paritario a quello delle McLaren, addirittura più rapido in qualche occasione con Leclerc.
Nelle successive tornate i riscontri cronometrici restano molto buoni. Purtroppo la simulazione viene interrotta per “colpa” di Hadjar. Con la sua Racing Bulls si insabbia nella ghiaia, e quando mancano 5 minuti arriva la bandiera rossa. Per concludere l’analisi, va detto che la Rossa ha migliorato nella seconda parte della sessione, mostrando peraltro un passo gara davvero buono. Forse la strada giusta è stata intrapresa.
L’auto del pilota francese naturalizzato algerino viene rimossa velocemente, ma il tempo rimasto consente solo un paio di tornate e le consuete prove di partenza. Sul giro secco serve ancora del lavoro per ottimizzare l’auto, mentre nella simulazione della corsa sembra che la Rossa sia già molto vicina al rendimento ottimale. Attendiamo la giornata di domani con un po’ di speranza in più.
Classifica Prove Libere 2, GP Imola 2025:
- Oscar Piastri (McLaren)
- Lando Norris (McLaren)
- Pierre Gasly (Alpine)
- George Russell (Mercedes)
- Max Verstappen (Red Bull)
- Charles Leclerc (Ferrari)
- Isack Hadjar (Racing Bulls)
- Yuki Tsunoda (Red Bull)
- Alexander Albon (Williams)
- Carlos Sainz (Williams)