Giovani e futuro, Lorenza Rosso (Vince Genova): “Vietato arrendersi, serve ascolto e dialogo”

  • Postato il 16 maggio 2025
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rosso music for peace
Genova. Lo spazio inclusivo di Music For Peace ha aperto le sue porte per un evento speciale organizzato dall’assessore alla Cultura, e candidata con Vince Genova, Lorenza Rosso per trattare le delicate tematiche riguardanti i giovani e il loro futuro.  Moderatrice dell’incontro, alla presenza di un centinaio di persone, la giornalista Jessica Muller Castagliuolo, che, grazie ai contributi dei relatori, ha mappato dei punti fermi sui principali contenuti.
L’evento si è articolato attraverso un dialogo tra palco e platea, un costante confronto col pubblico che ha partecipato costruttivamente, interagendo e portando spunti riflessivi. Sono intervenuti psicologi, dirigenti scolastici ed esperti di tematiche giovanili, un momento arricchito anche dal saluto del candidato Sindaco Pietro Piciocchi.
Lorenza Rosso, che ha aperto l’evento, ha scelto come parola chiave ‘ascolto’: “I nostri giovani sono il futuro, dobbiamo comprendere quelle che sono le loro esigenze, calandoci nel loro linguaggio, per essere in grado di dare risposte concrete ai loro bisogni. Ho fortemente voluto organizzare un incontro di questo tipo in uno spazio dedicato all’inclusione come quello di Music for Peace, coinvolgendo tantissime persone di diverse nazionalità che incarnano alla perfezione il messaggio di abbraccio alle culture che vogliamo trasmettere”.
Tra i relatori anche Riccardo Camarda, content creator e scrittore 22enne, che ha contestualizzato l’evento in base alla sua esperienza coi suoi coetanei:”I giovani hanno bisogno di ripartire dalla passione, devono capire la loro unicità per poter fare la differenza con le loro capacità. Il loro compito è quello di mettersi al servizio della comunità, questo può avvenire nel momento in cui gli adulti riescono a dare fiducia ai ragazzi, facendoli sentire parte di un ingranaggio sociale e ricordando loro che rappresentano il futuro e non solo il presente”.
Di rilievo anche la presenza di Padre Giampiero Gambaro, prorettore dell’Università Cattolica di Lima (Perù):”Genova è una città meravigliosa che intreccia diversi tessuti culturali e che ha un legame unico con il mare e il suo porto. Ritengo che la parola chiave sia riparazione. Noi siamo le relazioni che abbiamo, che rappresentano la nostra identità. Quando questa si rompe emerge la parola ‘riparazione’. Faccio un esempio: la rete del pescatore come simbolo di filo e nodo, a volte si attorciglia e con pazienza si può districare, nel momento in cui questo non è possibile bisogna avere il coraggio di tagliare tutto e ricominciare dai nodi e dal filo”..
Autore
Genova24

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