Giornata della Legalità in Confcommercio: i commercianti chiedono più sicurezza
- Postato il 14 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. L’illegalità altera la concorrenza, fa diminuire gli investimenti e perdere la fiducia degli operatori. Sono solo alcuni dei temi emersi durante la 12esima edizione della Giornata nazionale di Confcommercio Legalità, ci piace!, che si è svolta anche nella sede genovese dell’associazione. La Confederazione ha dedicato questa edizione al tema della sicurezza con lo slogan “Più sicurezza per imprese, territori e città“.
Dal 2013 Confcommercio – Imprese per l’Italia organizza la Giornata, un appuntamento annuale dell’intero sistema confederale contro ogni forma di illegalità e contro tutti i fenomeni criminali che rappresentano un grave danno per l’economia reale, per le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti. A livello nazionale è stata inoltre presentata un’indagine di Confcommercio sui fenomeni illegali, con un approfondimento sui reati predatori .
Anche a Genova la giornata è stata un’importante occasione di confronto tra imprese, istituzioni e forze dell’ordine sui fattori che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, alterano le regole del mercato e danneggiano le imprese e il tessuto sociale.
“I fenomeni illegali − dice Alessandro Cavo, presidente Confcommercio Genova − alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. Questi fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata. In questo contesto, desidero esprimere un sincero e sentito ringraziamento al Prefetto, al Questore e a tutte le Forze dell’Ordine. Su nostra sollecitazione, hanno dimostrato grande sensibilità e prontezza istituendo un tavolo di discussione e confronto che si è rivelato uno strumento prezioso. In questo spazio – ha concluso Cavo – abbiamo potuto segnalare con precisione le criticità che affliggono il nostro territorio e abbiamo riscontrato interventi tempestivi ed efficaci. Come Confcommercio Genova, confermiamo con forza la nostra piena volontà di proseguire e intensificare questa collaborazione”.
“Il dialogo con le numerose autorità presenti − aggiunge Marina Porotto, coordinatrice Confcommercio Sicurezza Genova − ci ha permesso di evidenziare importanti temi, con testimonianze dirette da parte dei nostri imprenditori sul tema della sicurezza nei propri settori. Confcommercio, con i suoi oltre 100 sindacati e associazioni di settore e con i suoi oltre 60 Civ presenti quotidianamente sul territorio, ha una visione complessiva sul tema legalità, potendo tempestivamente individuare le problematiche delle proprie aziende e potendo contare su una velocità nel dialogo con le Istituzioni preposte. Giornate come questa non fanno altro che consolidare il fondamentale rapporto che l’associazione ha sempre mantenuto e rafforzato con le Istituzioni ed evidenziano come i negozi e le piccole attività siano presìdi di vita e sicurezza: proteggere il piccolo commercio significa investire nella sicurezza delle nostre strade, dove ci sono negozi aperti, c’è più controllo, più presenza e meno degrado”.
I dati nazionali
Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio, a livello nazionale, il 30% delle imprese del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024 (+11,1 punti percentuali sul 2023).
ANDAMENTO FENOMENI CRIMINALI
I furti sono il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori (per il 28%, +4,5 punti percentuali rispetto al 2023), seguiti da atti di vandalismo e spaccate (25,4%, +4,3 punti sul 2023) e dalle rapine (25,3%, +6,4 punti in confronto al 2023). L’usura, che negli ultimi anni è stato il fenomeno segnalato più in crescita, scende al 20,6% (-3,8 punti sul 2023).
FURTI, ATTI VANDALICI, RAPINE
Quasi un imprenditore su tre (31,3%) teme che la propria impresa possa essere esposta al rischio di fenomeni criminali quali furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, etc. I furti sono il crimine che preoccupa maggiormente gli imprenditori in termini di sicurezza personale, dei propri collaboratori e della propria impresa (33,2%).
BABY GANG E MALA MOVIDA
Il 21,3% degli imprenditori dichiara di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza delle “baby gang” nella zona di operatività dell’impresa e di questi quasi la metà (48%) è preoccupato per la propria attività. Tre imprenditori su dieci temono il fenomeno della “mala movida”, soprattutto per il degrado urbano (49,5%) e per atti di vandalismo e danneggiamenti alle strutture (45,8%).
USURA E RACKET
Il 27,7% degli imprenditori ha avuto notizia di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività e il 25,8% teme il rischio di esposizione a questi fenomeni. Di fronte a questi crimini il 63,1% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia, il 50,5% si rivolgerebbe alle associazioni di categoria e alle organizzazioni antiusura, il 22,1% dichiara che non saprebbe cosa fare.
CONTRAFFAZIONE E ABUSIVISMO
Il 60,1% delle imprese del terziario si ritiene penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione per via soprattutto della concorrenza sleale (50,1%) e della riduzione dei ricavi (23,1%).
MISURE DI PROTEZIONE
Più di otto imprese su dieci (82,9%) hanno investito negli ultimi anni in misure per la sicurezza, soprattutto in sistemi di videosorveglianza (64,3%) e di allarmi antifurto (53,4%).