Festival delle Invasioni 2025: presentato il cartellone di eventi
- Postato il 12 luglio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Festival delle Invasioni 2025: presentato il cartellone di eventi
Festival delle Invasioni 2025: dal 21 al 28 luglio il centro storico di Cosenza diventerà un vortice di musica, teatro, poesia, arte, fotografia e tecnologia. Ecco il programma completo.
COSENZA – Dal 21 al 28 luglio il centro storico di Cosenza diventerà un vortice di musica, teatro, poesia, arte, fotografia e tecnologia con il Festival delle Invasioni 2025. Presentato ieri mattina (11 luglio) nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, il calendario degli eventi segna un’edizione che si annuncia come la più inclusiva e diffusa di sempre. Presentato ufficialmente ieri mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, il calendario degli eventi segna un’edizione che si annuncia come la più inclusiva e diffusa di sempre.
“Vortice urbano” non è solo un titolo, ma l’anima del festival: una forza viva che attraversa persone, memorie e spazi, portando la cultura direttamente tra la gente. Per sette giorni, Piazza XV Marzo, l’Arena Rendano, Villa Vecchia, i vicoli, le piazze e luoghi simbolo del centro storico si trasformeranno in palcoscenici dove arte e creatività si intrecciano come fili di un grande arazzo urbano. «Invasioni 2025 è un investimento culturale che rigenera la comunità e il territorio, non è solo un calendario di eventi ma un’iniziativa che muove un’intera città», ha dichiarato il sindaco di Cosenza Franz Caruso, evidenziando come il festival rappresenti un passo concreto nella rigenerazione urbana attraverso la cultura.
Festival delle Invasioni 2025
«Dall’occhio magico dello scorso anno siamo arrivati al vortice urbano – ha sottolineato il primo cittadino – proprio perché abbiamo registrato una partecipazione sentita della nostra comunità. Invasioni ha la caratteristica di guardare oltre e adeguarsi alle esigenze del presente. Una buona amministrazione si caratterizza anche per la capacità di portare avanti i progetti positivi del passato. Invasioni è un’invenzione intelligente e riuscita di chi in precedenza ha rappresentato il mondo della cultura nell’amministrazione comunale. A Franco Dionesalvi va il mio più sentito ringraziamento per aver creato un elemento identitario della nostra città».
Il progetto, curato insieme a Gianluigi Fabiano e realizzato con l’impegno del consigliere delegato alla Cultura Antonietta Cozza e del dirigente del settore Cultura Giuseppe Bruno, coinvolgerà anche l’Università della Calabria con Cosenza Open Incubator. Previsti cinque appuntamenti preserali alle 18.30 presso Palazzo Spadafora. Luogo storico che ospiterà laboratori e dialoghi in un rapporto di coesione tra istituzioni, università e comunità cittadina.
Il vortice sonoro sarà il cuore pulsante di questa edizione: dall’esibizione di Nina Zilli (21 luglio) a quella di Shade (22 luglio), fino a “Delirium” (23 luglio), produzione originale dell’Orchestra Sinfonica Brutia diretta dal maestro Francesco Perri con DJ Aladyn. Un’opera performativa dove musicisti e strumenti diventano attori e oggetti scenici in una “scultura sonora in movimento” per un’esperienza sensoriale collettiva che spinge la musica classica oltre i confini tradizionali.
«Invasioni non si limita a scegliere artisti, ma costruisce una produzione propria, con una filosofia poetica e politica che accompagna la città in un flusso di crescita e trasformazione condivisa», ha sottolineato Antonietta Cozza. «Il vortice è linguaggio plurale: ogni evento partecipa a una rotazione che tiene insieme le tante arti, con mostre fotografiche, laboratori di riciclo, poesia, esperienze sensoriali e attivismo», ha concluso.

Nuova linfa al centro storico
Il dirigente del settore Cultura, Giuseppe Bruno, ha sottolineato la solidità del progetto anche sul piano economico e la volontà di continuare a puntare su un marchio storico che ha fatto di Cosenza un riferimento nel panorama culturale del Sud. Un festival che mantiene la sua identità ma sa rinnovarsi, anche grazie al recupero dei finanziamenti del CIS per rigenerare luoghi simbolo del territorio. «Ridare linfa al nostro centro storico è necessario per lo sviluppo della città», ha aggiunto Caruso, ricordando il ritorno della lirica al Teatro Rendano e un cartellone di prosa di rilievo, insieme al successo nazionale dell’Orchestra Sinfonica Brutia.
Artisti locali nel cartellone 2025
Anche quest’anno tutti gli eventi di Invasioni 2025 saranno gratuiti, per garantire la più ampia partecipazione possibile. «Vogliamo che le strade e le piazze si riempiano di persone di tutte le età. Ci saranno anche artisti locali, perché abbiamo sempre avuto un occhio attento verso le professionalità del nostro territorio», ha spiegato Caruso. Non mancheranno le voci più intime della canzone d’autore: Paola Pizzino, Cimini ed Eman si alterneranno sul palco il 25 luglio con racconti di un presente fragile e poetico, creando un momento di ascolto profondo nel vortice urbano del festival.
Il 27 luglio spazio alle sonorità estreme con gli Sliding Doörs, band gothic metal che ha scelto la Calabria come paesaggio di suono, portando sul palco atmosfere cupe e potenti che spingono il festival verso un’esperienza sonora radicale. Gran finale il 28 luglio all’Arena Rendano, dove Clementino chiuderà il festival con un concerto che si preannuncia esplosivo, invitando tutta la città a riunirsi in un grande abbraccio collettivo tra musica, rap e rime infuocate.
La cultura come motore di crescita, partecipazione e rigenerazione urbana
Il Festival delle Invasioni 2025 si candida così a essere uno degli appuntamenti culturali più attesi dell’estate calabrese, capace di attrarre pubblico da tutto il Mezzogiorno e dal resto d’Italia, mantenendo fede alla sua vocazione originaria: fare della cultura un motore di crescita, partecipazione e rigenerazione urbana.
Sette giorni di concerti, performance e incontri gratuiti per vivere la città, riscoprire le sue piazze e riconnettersi con la sua anima. Un vortice che non lascia fuori nessuno, che accoglie giovani e famiglie, appassionati e curiosi, residenti e visitatori. Perché in fondo Invasioni è questo: la dimostrazione che la cultura non è intrattenimento passeggero, ma energia viva che attraversa i luoghi, coinvolge le persone, costruisce comunità. E quest’anno, più che mai, Cosenza è pronta a farsi invadere. Segnale di una città che vuole tornare ad essere, come ricorda il sindaco Caruso, «l’Atene della Calabria».
Il Quotidiano del Sud.
Festival delle Invasioni 2025: presentato il cartellone di eventi