Ferrovia a monte tra Finale e Andora, Scajola: “Far partire i lavori al più presto, dal governo segnali di disponibilità”
- Postato il 19 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Provincia. Sul tema delle infrastrutture, c’è chi “tira il governo per la giacchetta”, e tra questi c’è anche Marco Scajola. L’assessore regionale ai Trasporti, che sta seguendo da vicino tutte le partite sulle opere ferroviarie, lancia un messaggio a Roma: “Speriamo, vogliamo, pretendiamo che i lavori comincino presto. Stiamo anche tirando per la giacchetta il governo affinché possa farci avere quei finanziamenti che noi chiediamo, anche perché i progetti ci sono”.
Uno dei progetti principali su cui la Regione Liguria punta forte è proprio quello del raddoppio della ferrovia tra Finale Ligure e Andora, un’opera strategica, attesa da anni, che dovrebbe eliminare “l’ultima grande strozzatura della linea ferroviaria tirrenica”. Come ricordato in precedenti approfondimenti sul nostro giornale, i lavori potrebbero prendere il via verso la fine 2026. Un’opera ciclopica da 1,8 miliardi di euro, che prevede oltre 30 chilometri di nuovi binari quasi tutti in galleria e la realizzazione di nuove stazioni a Borgio Verezzi, Pietra Ligure, Loano, Borghetto e Ceriale.
Non tutti, però, sono entusiasti: il progetto divide, soprattutto per il forte impatto ambientale e le preoccupazioni legate ai cantieri. Ma secondo i sindaci del territorio, i benefici supererebbero di gran lunga i disagi (anche se tra gli stessi primi cittadini non mancano i dubbi, ascolta “La Telefonata” con il sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa).
“Il raddoppio Finale-Andora è pronto, aspettiamo il finanziamento che speriamo possa arrivare nel più breve tempo possibile – ha fatto sapere Scajola ai microfoni di IVG, a margine del convegno sul tema della portualità ad Andora -. Dal governo stiamo ricevendo segnali di grande disponibilità. Speriamo, vogliano, pretendiamo che si cominci presto”.
Del resto, come aveva sottolineato anche il sindaco di Andora Mauro Demichelis, “si tratta dell’ultima strozzatura dell’intera Liguria”, e la Regione, dice ancora l’assessore, non vuole restare alla finestra: “Il tema delle infrastrutture è centrale, perché sono la base per i trasporti – ha concluso Scajola -. Bisogna legare tutto a un sistema più ampio: quando si parla di un progetto, che sia un porto o qualsiasi altra cosa, lo devi legare alle strutture e infrastrutture, alle attività commerciali che possono vivere per quell’iniziativa. Un progetto più ampio di comunità”.
Un disegno ambizioso, insomma, che passa da rotaie, tunnel e nuove stazioni. Ma ora, avverte Scajola, “tocca al governo fare la sua parte”.