Parco eolico di Pian dei Buoi, Tovo non è favorevole: “Produzione di energia rinnovabile deve avvenire in modo responsabile e sostenibile”
- Postato il 19 maggio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Tovo San Giacomo. L’amministrazione comunale di Tovo San Giacomo comunica di aver ricevuto lo scorso 22 aprile, dalla Regione Liguria, la notifica di procedibilità dell’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) relativa alla realizzazione di un parco eolico denominato Pian dei buoi composto da due aerogeneratori di 4 MW ciascuno, in gran parte sul territorio del comune di Tovo San Giacomo.
L’impianto eolico per la produzione di energia elettrica in progetto prevede la costruzione di due aerogeneratori con potenza unitaria di 4.200 kW, per una potenza massima di 8.400, di altezza di 111 metri, con tre pale ciascuno di diametro pari a oltre 138 metri, oltre alla costruzione di due nuove piazzole di 3.600 mq ciascuna, una cabina elettrica, una nuova rete di media tensione e una nuova viabilità in sostituzione o adeguamento a quella esistente per l’accesso ed il trasporto dei componenti degli aerogeneratori.
A seguito di suddetta comunicazione, l’ufficio tecnico comunale ha eseguito una prima istruttoria tecnica finalizzata a verificare la sussistenza delle condizioni di procedibilità dell’istanza. A seguito delle prime verifiche effettuate dall’UTC, lo scorso venerdì il Comune di Tovo San Giacomo ha quindi comunicato, tenuto conto del rilevante impatto infrastrutturale ed ambientale delle opere proposte, in attesa delle richieste integrazioni sia di natura tecnica che di merito ambientale e della necessità di disporre del tempo sufficiente per ulteriori approfondimenti sull’intervento, il parere non favorevole agli impianti.
L’amministrazione comunale di Tovo San Giacomo concorda sul fatto che “l’installazione di impianti eolici possa rappresentare un passo importante verso la produzione di energia rinnovabile e la lotta al cambiamento climatico, ma si ritiene ancor più fondamentale che questo avvenga in maniera responsabile e sostenibile, senza compromettere l’integrità del territorio e la sicurezza delle persone. Le fragili zone collinari, ripetutamente soggette a dissesto idrogeologico anche a seguito dei numerosi eventi alluvionali, non possono sopportare l’impatto di interventi invasivi come l’ampliamento delle strade e la creazione di altipiani artificiali sui crinali con preventivi movimenti terra, senza accurati studi di dettaglio specie nel merito della regimazione delle acque oltre che nel merito dei movimenti terra e, soprattutto, senza una preventiva, puntale ed attenta pianificazione sovracomunale di tutti i fattori in gioco”.