Ferrari F76, l’hypercar che corre solo nel digitale e celebra il mito di Le Mans – FOTO
- Postato il 26 ottobre 2025
- Fatti A Motore
- Di Il Fatto Quotidiano
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Maranello segna un nuovo capitolo nella propria storia con la presentazione della Ferrari F76, la prima hypercar interamente digitale, realizzata come asset NFT e destinata ai membri del programma esclusivo Hyperclub. L’iniziativa nasce nell’anno del terzo trionfo consecutivo della 499P alla 24 Ore di Le Mans, e il nome F76 richiama il primo storico successo del Cavallino Rampante nella classica francese del 1949, firmato da Luigi Chinetti e Lord Selsdon sulla 166 MM Touring.
La F76 non è una vettura reale, ma un progetto virtuale pionieristico che unisce la tradizione sportiva Ferrari alla ricerca stilistica e tecnologica del futuro. È un esperimento di design digitale concepito per esplorare nuovi linguaggi formali e aerodinamici, destinato a ridefinire l’interazione tra estetica e ingegneria.
Ideata dal Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni, la F76 rappresenta un manifesto di innovazione. Il design si basa su un approccio parametrico e biomimetico che integra principi di architettura, ingegneria e informatica. Le forme della vettura, nate da algoritmi generativi, sono concepite come un unico organismo in cui ogni elemento contribuisce alle prestazioni aerodinamiche e alla coerenza formale complessiva.
Dal punto di vista estetico, la F76 si distingue per la doppia fusoliera, configurazione che separa le cellule di pilota e passeggero e crea un canale centrale capace di trasformare l’intero corpo vettura in un’ala. I flussi aerodinamici, divisi all’anteriore e ricongiunti al posteriore, vengono gestiti da un diffusore unico e da una seconda ala sospesa che incrementa l’efficienza complessiva.
Le superfici laterali presentano tagli verticali che richiamano il linguaggio tecnico della recente F80, mentre la livrea tridimensionale con branchie laterali accentua l’identità Ferrari. La struttura posteriore, con due profili verticali e una grande ala superiore, introduce un nuovo codice visivo destinato a influenzare i futuri modelli del marchio.
Gli interni digitali propongono due cockpit indipendenti, collegati da sistemi drive-by-wire che sincronizzano volante e pedali, consentendo a entrambi gli occupanti di condividere la stessa esperienza dinamica.
La F76 è anche un’esperienza di personalizzazione digitale: ogni esemplare NFT è stato configurato dai clienti attraverso drop esclusivi dell’Hyperclub, con varianti di stile e colore che rendono ogni creazione unica.
Con la F76, Ferrari sperimenta dunque una nuova modalità di progettazione e fruizione del design automobilistico, utilizzando il mondo digitale come laboratorio per esplorare forme, linguaggi e tecnologie. E chissà che tutto questo non influenzi le Rosse (reali) del futuro.
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