Ferrari dà tutto, ma è solo seconda fila: qualifiche GP Arabia Saudita

  • Postato il 19 aprile 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

La quinta qualifica della stagione di F1 2025 ha visto una Ferrari che ha dato tutto. Charles Leclerc si prende la quarta piazza, mentre Lewis Hamilton si deve accontentare, ancora una volta, di una posizione di rincalzo: la settima. La pole è siglata dal super Verstappen, che anticipa sul traguardo la McLaren di Oscar Piastri. Al terzo posto un ottimo Russell. Brutta tegola per Norris che, in Q3, nel primo tentativo si pianta in curva 4, buttando alle ortiche la qualifica: partirà decimo.

Q1: doppia Soft nuova per passare il taglio

Ambedue le Ferrari calcano l’asfalto saudita con le gomme Soft. Un treno nuovo di pacca per ciascuno. Le temperature sono decisamente più basse rispetto alle prove libere 3 e questa non può che essere una buona notizia. La warm up strategy sarà cruciale per gestire le mescole. In questo primo run, l’outlap è piuttosto spedito. Si arriva così all’ultima curva, dove viene inserita la modalità push e si inizia a spingere.

Leclerc deve correggere in curva 1 per un sovrasterzo in uscita. Per il resto del giro è abbastanza pulito, sebbene si noti una certa tendenza sottosterzante che non rende facile avvicinarsi all’apice in determinate curve. Lewis non ha particolari correzioni, ma è più lento. Adami suggerisce di migliorare il rilascio del freno alla 22. Ambedue i ferraristi effettuano un passaggio in pitlane, con la numero 16 fermata alle bilance.

Si procede pertanto con un giro di cool down e poi si riparte. Ancora una volta, pare che l’attivazione sia parecchio difficile per le due SF-25. Nel secondo tentativo, Lewis è piuttosto prudente e si nota ancora che manca confidenza. Charles più aggressivo, ma sbaglia nuovamente alla 27, sia in ingresso che in uscita. A questo punto viene chiesto se proseguire con gomme usate o nuove.

Ambedue gli alfieri della Rossa preferiscono non rischiare e passare a un altro treno di Pirelli a banda rossa nuovo di trinca. Hamilton commette subito un errore in curva 1, dove arriva lungo e perde tanto tempo, costretto a chiudere il giro per passare il taglio. Al contrario, Charles può rallentare nel T2, perché il suo tempo era sufficiente. Si preannuncia una Q2 parecchio complicata.

Q2: Ferrari “aggiusta” l’attivazione ma fa sempre fatica

Per la seconda parte della sessione, entrambe le monoposto italiane scendono in pista con le Soft usate. Una mossa per prendere un po’ di confidenza con l’asfalto, per poi passare a un altro set necessariamente nuovo. Ai box è arrivato un cambio con il carico sviluppabile all’avantreno, per variare il centro di pressione della vettura. Outlap più cauto per Leclerc, mentre l’inglese preferisce spingere un po’ di più.

Con le mescole usate le temperature target sono più corrette, e questo consente di spingere di più. L’anteriore è maggiormente preciso, ma resta il fatto che l’extra aderenza della copertura nuova e il relativo vantaggio non ci sono. Le rosse tornano in pitlane e ritoccano il carico all’avantreno: plus 3 per Charles, plus 2 per Lewis. Una brevissima pausa e poi ancora pista con gli pneumatici Soft nuovi.

La carenza di rotazione resta nei tratti veloci e di certo non aiuta. Ci siamo, si torna a spingere. Solito warm up e si parte. Charles corregge subito in curva 2, per un sovrasterzo potente, ma poi bene nel secondo settore. Nel terzo cerca di dare il massimo ma soffre un piccolo snap sull’ultima curva. Hamilton è più lento, perché sebbene nel T1 sia più rapido, nei cambi di direzione del T2 non riesce a incidere come il monegasco. Si passa comunque il taglio verso la Q3.

Q3: Ferrari no va oltre la seconda fila

Il bilanciamento della Ferrari è buono, e non si nota la differenza sull’handling rispetto al Bahrain con McLaren. Tuttavia, con le temperature target non ottimali, l’aderenza è minore e, di riflesso, le velocità a centro curva. A questo va sommato un leggero sottosterzo. Per di più, le due MCL39 e la Red Bull di Verstappen hanno più carico “puro” prodotto dal corpo vettura con i Canali Venturi, che si fa sentire in questi frangenti.

Il momento della verità è arrivato. Gomme usate per entrambi i ferraristi. Pare che la warm up strategy sia leggermente diversa, con maggiore cautela almeno per mezzo outlap. Purtroppo il giro non viene concluso, in quanto Norris va a muro in curva 4. Il britannico ha spinto troppo e ha pagato cara la vicinanza con i muretti, che in questa pista non perdona. Le due Ferrari ai box, attendono che la pista venga liberata.

Una pausa snervante, nella quale va tenuta alta la concentrazione. Ci sarà pertanto un solo tentativo per tutti, tenendo presente che Piastri, invece, era riuscito a tagliare il traguardo marcando un tempo. Una decina di minuti e le vetture tornano a calcare l’asfalto saudita. È il momento di dare tutto. Leclerc non mette assieme un giro perfetto: si inizia con un sovrasterzo alla 3, per poi passare a uno snap importante alla 16.

Hamilton è ancora una volta più pulito, ma sempre più lento del compagno. Alla fine, un quarto posto per Leclerc, settimo per Lewis. I ferraristi hanno dato tutto, e in questo momento, con il valore della vettura e le gomme che non erano nella perfetta finestra di funzionamento, di più non si poteva chiedere. Testa a domani, su di una pista dove superare è molto facile con il passo giusto.

GP Arabia Saudita: Classifica finale qualifiche

  • Max Verstappen (Red Bull) 1:27.294s
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • George Russell (Mercedes)
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  • Carlos Sainz (Williams)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Yuki Tsunoda (Red Bull)
  • Pierre Gasly (Alpine)
  • Lando Norris (McLaren)
Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti