Femminicidio Sofia Stefani, la difesa di Gualandi: “Fu omicidio colposo. Tra loro non c’era solo sesso”
- Postato il 29 ottobre 2025
- Giustizia
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo la richiesta di ergastolo per l’imputato e la richiesta della parte civile di riconoscere la morte di Sofia Stefani come femminicidio, la difesa di Giampiero Gualandi, 63 anni, accusato dell’omicidio volontario aggravato (da futili motivi e legame affettivo) della collega Sofia Stefani, 33 anni, con cui aveva una relazione extraconiugale, chiede la derubricazione del reato. “Chiediamo in via principale, previa riqualificazione giuridica del fatto contestato nel delitto di omicidio colposo e con la concessione delle attenuanti generiche e la diminuente del rito abbreviato a seguito della notifica del decreto di giudizio immediato, di condannarlo alla pena ritenuta di giustizia” ha detto l’avvocato Claudio Benenati, che insieme al collega Lorenzo Valgimigli, assiste l’ex comandante della polizia di Anzola.
“In subordine chiediamo – ha aggiunto Benenati -, previa riqualificazione giuridica del fatto contestato, nel delitto di omicidio preterintenzionale o volontario, in entrambi i casi con esclusione delle aggravanti contestate e riconoscimento della diversa aggravante contemplata nell’art. 577 (fatto commesso in danno di persona legata al colpevole da relazione affettiva cessata) con la concessione delle attenuanti generiche e la diminuente del rito abbreviato, di condannarlo alla pena ritenuta di giustizia; In ulteriore subordine – ha concluso il legale -, previa concessione delle attenuanti generiche da ritenere prevalenti sulle aggravanti contestate di condannarlo alla pena ritenuta di giustizia”.
Per la difesa il movente non sarebbe stato il disperato tentativo di salvare il matrimonio dell’uomo: “Il movente? Il movente era salvare il suo matrimonio? Il movente non è una prova, ma deve essere individuato e dà una possibile lettura. La storia con Gualandi non era finita a febbraio e Sofia poteva rivelare dettagli alla moglie di Gualandi. Sarebbe questo il motivo? Ma non c’erano certezze che le rivelazioni della Stefani avrebbero indotto la moglie a interrompere la relazione con Gualandi. Il movente cozza con alcuni elementi della ricostruzione dell’accusa. Gualandi – sostiene la difesa -sapeva già da due ore che la Stefani il 16 maggio (giorno della sua morte, ndr) sarebbe arrivata in ufficio ad Anzola, ma allora perché non ha strutturato meglio l’omicidio avendo due ore? Poteva crearsi una giustificazione. Perché allora non ha armato l’arma e tolto il caricatore? Oppure perché non ha inscenato lui i segni di una colluttazione?”. E poi, ha sottolineato il legale, “c’è una incongruenza massima, che la cancellazione della chat con Sofia da parte di Gualandi sia un elemento dirimente. Ma perché avrebbe cancellato la chat lasciando però elementi inequivocabili come video e altro nella chiavetta usb nello zaino? Sarebbe un omicidio strampalato. Gualandi risolverebbe il problema del suo matrimonio con la perdita della libertà? Uccidendo qualcuno?”.
La difesa ha poi parlato della relazione tra imputato e la vittima, connotata come emerso da una sorta di contratto di sottomissione sessuale. “Se analizziamo solo i messaggi dal contenuto erotico non possiamo capire il rapporto tra queste due persone. Basta digitare alcune parole nella chat, come ‘amore’, sembrano adolescenti, esce fuori 56 volte. Stesso discorso per la parola ‘amo’. Si scrivono poesie inoltre, sono poesie di persone che provano sentimenti, non c’è solo una storia di sesso, ma anche un coinvolgimento emotivo, perché i messaggi sono reciproci. In questa istruttoria si è insistito molto sul sesso, ma quando si parla di adulti consenzienti quello che fanno a letto non ci deve interessare. Queste persone facevano Bdsm, una pratica diffusissima… È un fenomeno che può non piacere, ma alcune persone sono attratte da queste pratiche. Nella chat – ha aggiunto – ci sono messaggi di condivisione su queste fantasie. Non c’è un solo messaggio di rifiuto della Stefani. Era un rapporto paritetico su questo aspetto, non c’era prevaricazione da parte di uno sull’altra. E ancora, non c’è un messaggio dove la Stefani si lamenta, ad esempio, per la storia del dente rotto. A me il loro è sembrato un rapporto ordinario, dove c’era affetto e aspettative, un rapporto di coppia, anche extraconiugale, ma normale”.
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