Fatevi un regalo, andate al Brancaccio per lo Schiaccianoci: due ore di pura poesia

  • Postato il 5 dicembre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Quando Pëtr Il’ič Čajkovskij compose Lo Schiaccianoci, probabilmente non immaginava che il suo balletto sarebbe diventato il sinonimo stesso della magia natalizia. Eppure, più di un secolo dopo, la sua partitura continua a far brillare gli occhi di generazioni intere. A Roma, quest’anno, quella magia torna a vibrare in una forma nuova: il 5 e 6 dicembre al Teatro Brancaccio, il capolavoro natalizio per eccellenza si reinventa in uno spettacolo potente, visionario e sorprendentemente contemporaneo.

La regista e coreografa Alessia Gatta, insieme a Manuel Parruccini, rilegge il balletto con coraggio e poesia: il celebre Schiaccianoci diventa un aviatore, simbolo di libertà e slancio, mentre Drosselmeyer assume il ruolo di custode della casa e degli affetti. E Clara – interpretata da Maria Pia Bruscia – si ritrova a vivere il suo viaggio in un luna park abbandonato che prende vita, trasformando la fiaba in un’avventura onirica dove nostalgia, meraviglia e desideri sopiti tornano a brillare.

Sul palco, oltre a un ensemble di ventitré danzatori e ai selezionati del W.O.M. International Dance Training, arrivano ospiti internazionali che rendono l’evento davvero imperdibile:
– 5 dicembre: i Primi Ballerini della Compañía Nacional de Danza de Madrid, Thomas Giugovaz e Ana Maria Calderon
– 6 dicembre: i Primi Solisti del Bayerisches Staatsballett, Matteo Dilaghi e Maria Chiara Bono Quattro talenti, tre italiani tra loro, che riscuotono successo all’estero e tornano “a casa” per una due giorni che annuncia un tutto esaurito.

Tra coreografie che dialogano tra tradizione e modernità, atmosfere fiabesche illuminate da nuove visioni e la colonna sonora intramontabile di Čajkovskij, questo Schiaccianoci non è solo uno spettacolo: è un invito a lasciarsi sorprendere, a rientrare nella meraviglia con passo leggero e cuore spalancato.

Visto che il Natale è alle porte, fatevi un regalo: due ore di pura poesia.
Uscirete dal Brancaccio convinti che la magia esiste ancora. E danza.

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Il Fatto Quotidiano

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