F1, Sainz: prima soddisfazione post Ferrari, nuovo direttore sindacato piloti. La stoccata a Hamilton

  • Postato il 23 febbraio 2025
  • Di Virgilio.it
  • 2 Visualizzazioni

Non è una vittoria in pista e nemmeno un podio. Ma è comunque arrivato “primo”. Per di più votato, eletto dai suoi stessi colleghi. In attesa dell’inizio del Mondiale di F1, Carlos Sainz si prende così la prima soddisfazione della sua carriera dopo l’addio alla Ferrari. Lo spagnolo della Williams dai suoi colleghi piloti di Formula 1 nuovo direttore della Grand Prix Drivers Association (GPDA). Il pilota spagnolo prende il posto di Sebastian Vettel e condividerà l’incarico con George Russell.

Sainz succede a Vettel, le prime parole di Carlos

Dopo il ritiro di Sebastian Vettel, la GPDA ha tenuto una riunione con i membri per decidere chi sarebbe stato il nuovo direttore. I candidati per la posizione erano tutti piloti in attività nella categoria, ma alla fine è stato deciso che Sainz sarà il nuovo direttore del sindacato.

“Sono molto felice e orgoglioso di fare la mia parte assumendo il ruolo di direttore della GPDA – le prime parole dello spagnolo da quest’anno nuovo pilota della Williams – Sono un appassionato del mio sport e credo che noi piloti abbiamo la responsabilità di fare tutto il possibile per collaborare con le parti interessate e far progredire lo sport in molti modi”.

Cosa è la GPDA: a cosa serve il sindacato piloti

La funzione principale della GPDA è quella di rappresentare gli interessi dei piloti di F1. Inizialmente, la creazione di questa organizzazione era incentrata sulla salvaguardia della sicurezza dei membri della griglia. Tuttavia, qualche tempo dopo, il sindacato cominciò a interessarsi di altre questioni che riguardavano anche i piloti.

Fondata nel maggio del 1961, la GPDA è stata attiva nel corso degli anni ’60 e ’70; anche ai tempi l’obiettivo primario dell’unione era quello di migliorare e mantenere gli standard di sicurezza. Il primo presidente fu Stirling Moss. L’associazione si sciolse all’inizio degli anni ’80. Fu riformata nel weekend del Gran Premio di Monaco 1994, dopo che due settimane prima a Imola erano morti Ayrton Senna e Roland Ratzenberger.

Il primo direttore di questa “seconda vita” fu Michael Schumacher di cui nei giorni scorsi sono uscite le condanne sul processo per estorsione. Negli anni a guidare la GPDA piloti del calibro di Berger, Hill, Trulli, Alonso, Massa, Vettel e Russell.

Sainz dice la sua sulla questione “parolacce” e le sanzioni FIA

Tra le prime istanze per il neo direttore della GPDA, Carlos Sainz c’è sicuramente la questione controversa sulla nuova normativa FIA che prevede sanzioni per i piloti che pronunciano parolacce, via radio o in conferenza. Una situazione che non rende felici gli addetti ai lavori della F1. Sainz ha espresso la sua opinione su questo argomento: “In ambienti controllati, come le conferenze stampa, i piloti devono essere sufficientemente maturi da sapere quando è il momento di controllare le parole, non credo che dovremmo imprecare in quelle situazioni, e penso che siamo abbastanza grandi e sani di mente per sapere cosa dire e cosa non dire. Per me, è solo una questione di educazione e buone maniere “.

Diversa è la linea di Sainz sulla possibilità di punire le espressioni volgari pronunciate nei team radio: “Non mi sembra giusto. Penso che non si possa essere troppo duri perché non si può comprendere la pressione, l’adrenalina e le sensazioni che proviamo quando siamo dentro l’auto e apriamo la radio”.

Sainz, la voglia di riscatto in Williams: la frecciata a Hamilton

Il 2025 di Carlos Sainz è comunque iniziato bene. Per il pilota spagnolo è cominciato un nuovo capitolo della sua carriera. La storia è risaputa. Praticamente un anno fa, il ’55’ è stato costretto a cercare una nuova squadra a causa del colpo da parte della Ferrari che si è assicurata i servizi al volante del 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton. Dopo diversi mesi di trattative, dopo essersi proposto a Red Bull e Mercedes, Carlos ha dovuto accettare quella che sulla carta pareva la scelta più conservativa, rispetto ad esempio ad Alpine e soprattutto Sauber/Audi, cioè la Williams.

Anche se i rapporti con la Ferrari sono ottimi, non manca mai occasione che Sainz si tolga qualche sassolino dalla scarpa. Nei giorni scorsi parlando del suo addio a Maranello e delle chance della rossa di puntare al titolo aveva detto di “non conoscere Hamilton troppo a fondo”. Poi l’altra sera a margine della presentazione evento di Londra si è lasciato scappare una frecciatina ancora verso l’inglese come riportato da Formula1.it: “Sicuramente non sarà possibile andare a podio in Australia alla prima gara o catturare l’attenzione di tutti. Per questo c’è già uno in tuta rossa…“.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti