F1 | Retroscena Horner – Red Bull: una riunione non programmata ha fatto scattare il licenziamento

Giornata tremenda in Red Bull, tra il licenziamento in tronco di Horner e un retroscena preoccupante dietro l’allontanamento del TP.

La pausa tra Silverstone e Spa non poteva iniziare in modo più animato dopo l’annuncio dell’allontanamento di Christian Horner dalla Red Bull. Come un fulmine a ciel sereno, la notizia ha preso di sorpresa sia il team di Milton Keynes che quello di Faenza, dove Mekies lascerà il ruolo di Team Principal. A poche ore da quanto successo proprio a Milton Keynes, emerge un retroscena clamoroso sul licenziamento di Horner a capo del team F1 della Red Bull.

Dopo alcune ore dall’annuncio del licenziamento di Horner, il team non ha offerto grandi spiegazioni dietro il licenziamento del capo del team di Formula 1. Una notizia bomba lanciata prima di tutto dall’Olanda da colleghi giornalisti vicini a Max Verstappen e il suo entourage. Tuttavia, quello che potrebbe esserci dietro l’allontanamento di Horner va oltre la semplice mancanza di risultati. Ciò che però potrebbe essere sorprendente è quanto accaduto la settimana scorsa in quel di Milton Keynes.

Horner, Silverstone da separato in casa?

Secondo quanto appreso dalla redazione di F1inGenerale, l’allontanamento di Horner dal team Red Bull sarebbe stato deciso al termine di una riunione di emergenza non programmata. Infatti, stando a quanto riferitoci, settimana scorsa la logistica attorno a Milton Keynes era in grande fermento per la presenza di tutta la proprietà Red Bull. Nella sede del team di F1, infatti, erano presenti sia la quota austriaca che quella thailandese, dove quest’ultima era la prima sostenitrice dell’ex TP inglese. Partecipazione asiatica che lo scorso anno aveva comunque preso le difese di Horner dopo lo scandalo che coinvolse il team ad inizio stagione.

Quanto successo la scorsa settimana, potrebbe quindi lasciare spazio ad una clamorosa ipotesi. Infatti, seguendo le tempistiche sembrerebbe che Horner abbia presenziato a Silverstone da separato in casa. Ovviamente queste ipotesi sono da prendere con le pinze, ma non troppo irreali visto che l’ufficialità dell’annuncio è arrivata dopo una soffiata arrivata agli organi di stampa.

Un capitolo che si è chiuso nel peggiore dei modi per Horner, che in appena 2 anni ha visto smantellarsi una squadra letale. Da Newey a Marshall, passando per Wheatley e tutte le accuse che lo hanno visto coinvolto. Inoltre, la mancanza di risultati e l’incertezza sul 2026 sembrano aver dato la cosiddetta “mazzata” sulla carriera di Horner all’interno di Red Bull dopo 20 anni di guida.

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