F1 | Red Bull – Verstappen vede Jeddah come un’opportunità: “Dovrebbe essere meglio per noi”

Max Verstappen guarda in modo positivo verso Jeddah, consapevole comunque dei limiti della sua Red Bull RB21.

Il quinto appuntamento del mondiale di F1 si terrà in terra medio orientale, tra le strade del tracciato semipermanente di Jeddah. Un circuito estremamente veloce, con una media oraria prossima ai 250 km/h. Tracciato che, per i piloti, rappresenta una sfida tecnica e di sensibilità, viaggiando ad alte velocità a pochi centimetri dai muri. Una sfida entusiasmante per Verstappen che crede nella tappa di Jeddah, dove vuole provare a spingere al limite la sua Red Bull.

12 mesi dopo il mondiale di F1 vede un altro protagonista a livello tecnico, da Red Bull a McLaren, con una MCL39 estremamente efficace su varie tipologie di tracciato. Una sfida tecnica quella del tracciato saudita, dove aerodinamica e assetto faranno gran parte del lavoro per permettere ai piloti di esprimersi al meglio.

Per gli oltre 6 km di pista che compongono il tracciato, le monoposto devono essere necessariamente sincere e prevedibili. Quest’ultima una caratteristica indispensabile per affrontare i numerosi cambi di direzione ad alta velocità. Elemento raggiungibile con un anteriore estremamente preciso, come piace a Verstappen, ma assecondato da un posteriore che segue senza sbandamenti eccessivi. Se la prima caratteristica sembra ancora essere presente sulla RB21, la seconda potrebbe essere ancora un tallone d’Achille per Red Bull.

Max chiude il deludente capitolo del Bahrain

Verstappen ha concluso il GP del Bahrain lontano dal podio e con un distacco considerevole rispetto a Piastri, vincitore della gara. Carenza di grip e una RB21 non sempre semplice da guidare, hanno reso complicata la vita di Verstappen nel portare a termine le 57 tornate in programma.

“Il Bahrain è stato un weekend piuttosto difficile per noi e non è andato per niente bene. Abbiamo avuto alcuni problemi che ci hanno fatto retrocedere e abbiamo ancora molto lavoro da fare sulla macchina per arrivare dove dobbiamo essere. Tuttavia, l’anno scorso Jeddah è stata una buona pista per noi ed è un circuito semi-stradale ad alta velocità, divertente da guidare. In genere, il degrado degli pneumatici è minore su questo circuito, quindi la gara dovrebbe essere migliore per noi. Abbiamo un ultimo appuntamentosu cui spingere, essendo questa la terza gara e l’ultimo fine settimana della triple header, quindi speriamo di riuscire a trovare un ritmo maggiore e di ottenere una prestazione simile a quella del Giappone”.

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