F1 | Pirelli conferma il lavoro svolto dai team in vista del 2026: tutti i dati raccolti nei test di Abu Dhabi
- Postato il 9 dicembre 2025
- Formula 1
- Di F1ingenerale
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Mario Isola ha evidenziato tutte le informazioni raccolte dai team e dalla Pirelli al termine dei test di Abu Dhabi
Sul circuito di Yas Marina si è appena conclusa l’ultima giornata di attività in pista del 2025. Adesso la Formula 1 si dedicherà completamente alla prossima stagione dove vedremo i nuovi regolamenti. Durante i test ad Abu Dhabi i team hanno potuto provare le nuove gomme proposte dalla Pirelli e sono stati raccolti dei dati anche su delle specifiche che vedremo in azione il prossimo anno.

Squadre come Mercedes e Ferrari hanno provato il concetto di aerodinamica attiva con dei dispositivi posti sull’ala anteriore. Gli altri team che non hanno adottato questa specifica hanno corso con un limitatore di velocità fissato a 300 Km/h per raccogliere delle informazioni più veritiere sulle monoposto del 2026.
I piloti titolari delle varie scuderie sono scesi in pista con delle mule car che cercano di avvicinarsi al comportamento delle macchine che vedremo in pista a partire da fine gennaio a Barcellona. Discorso diverso, invece, per i rookie. I giovani talenti hanno effettuato le sessioni con le vetture del 2025. Ogni squadra ha dovuto presentare una line-up composta da un pilota esordiente e almeno un pilota titolare alla guida della mule car.
Il resoconto dei test
Le mule car avevano a disposizione un set di mescole C2 e tre set per ognuna mescola C3, C4 e C5. Ricordiamo che la C1 è stata scartata perché inutile su questa pista. La C6, invece, non verrà riproposta il prossimo anno. Ai team non è stato imposto nessuno programma di prova da seguire. Tutti hanno avuto l’opportunità di effettuare il proprio lavoro senza limitazioni.

Il più veloce, per quanto possa valere, è stato Kimi Antonelli che ha anche effettuato il maggior numero di giri, ovvero 157. Nel complesso le monoposto in totale hanno completato 2648 giri che equivalgono a 13.984 chilometri. Una mole di dati molto elevata per quanto riguarda il comportamento delle gomme che debutteranno nel 2026 con delle caratteristiche differenti rispetto a quelle attuali.
Il racconto di Mario Isola sul lavoro svolto
Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli, ha riassunto la finalità della giornata di test andata in scena ad Abu Dhabi: “La giornata di test è stata un’ottima opportunità per tutte le squadre di provare i pneumatici definitivi 2026, le cui mescole saranno formalmente confermate lunedì prossimo”.
Ovviamente diversi test sono stati effettuati anche durante tutto l’arco della stagione: “Nel corso dei test di sviluppo organizzati da Pirelli durante la stagione, i team hanno testato singolarmente diverse versioni di prototipi, in fasi differenti del loro sviluppo (dalla sola costruzione a varie opzioni della stessa mescola). È la prima volta in cui hanno a disposizione l’intera gamma in pista, avendo così l’opportunità di comprendere più a fondo le caratteristiche delle nuove gomme”, ha aggiunto.
L’azienda italiana ha raccolto diversi dati importanti sul nuovo prodotto pronto a debuttare l’anno prossimo: “Per i nostri ingegneri l’apporto di questa sessione è fondamentale per confermare la differenza di prestazione tra le mescole e il loro livello di degrado, su cui si è concentrato il lavoro nel corso dell’anno. Le analisi sui pneumatici, che hanno un’impronta minore sull’asfalto, ci hanno permesso anche di verificare la loro esposizione al graining e al surriscaldamento. Sono due effetti che rischiano di essere aumentati a causa dell’impronta a terra”.
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Crediti immagine di copertina: Scuderia Ferrari
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