F1 | Norris fischiato in Messico: la provocazione di Lando in conferenza stampa

Norris ha dato una risposta provocatoria alle persone che lo hanno fischiato sul podio del GP del Messico, svelando perché, secondo lui, c’è stato quel gesto.

Lando Norris ha dominato in Messico con una McLaren partita in pole e arrivata prima al traguardo. Ora ha solo un punto in più rispetto al compagno di squadra, Oscar Piastri.

Il pubblico messicano, però, sembra non aver gradito la vittoria del britannico. Durante l’intervista post-gara, migliaia di tifosi all’Autodromo Hermanos Rodriguez lo hanno fischiato. La reazione di Norris è stata quella di ignorare.

Il gesto di scherno è stato poi menzionato in conferenza stampa, con il pilota #4 che ha risposto in modo provocatorio: “Le persone possono fare ciò che vogliono, onestamente. Hanno il diritto di farlo se vogliono farlo. Penso che a volte sia questo lo sport. Non so perché non riesco a smettere di ridere quando vengo fischiato. Credo che mi diverta di più. Ovviamente non vuoi questo. Preferisco che la gente mi applauda. È successo lo stesso a Monza e in qualche altro posto. Non so perché, non riesco proprio a smettere di ridere, quindi se vogliono continuare possono farlo.”

Un giornalista, Carlos Jalife di Fast Mag, ha ipotizzato una spiegazione sul perché sia stato fischiato. “Abbiamo fatto un sondaggio. Sembra che i messicano pensano che ti stiano già dando il titolo. Ecco il perché dei fischi. E abbiamo chiesto: ‘Cosa dovrebbe fare Lando?’ e ​​ci hanno risposto: ‘Restituire i tre punti.’ Questa è stata la domanda che ha ottenuto la percentuale più alta di risposte.”

I “tre punti” sono il riferimento a quanto avvenuto a Monza quest’anno. Un pit-stop lento aveva consentito a Oscar Piastri di sorpassarlo. Norris aveva riavuto la posizione dal compagno di squadra in seguito a un team order McLaren.

Confuso, Norris ha chiesto quali “tre punti” dovrebbe restituire, e poi ha ribadito la sua posizione: “Se vogliono pensarla così, allora hanno certamente il diritto di farlo. Possono pensare quello che vogliono. Noi, come squadra, cerchiamo di fare le cose in modo equo.”

Il britannico ha ricordato quando due anni fa a Budapest ha lasciato passare Oscar Piastri, permettendogli di vincere una gara che meritava. “È stata una decisione sbagliata quella che abbiamo preso come squadra quella di insabbiarlo per primo, e, o di farmi arrivare primo qui”, ha proseguito.

“Ad essere onesti, se volete quei tre punti, possono farlo. Ma hanno il diritto di pensare quello che vogliono. Come Oscar si è meritato la vittoria l’anno scorso a Budapest, io meritavo di essere davanti a Monza. Semplice.”

Crediti immagine di copertina: McLaren

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