F1 | Meglio di Hamilton, Raikkonen e Alonso: con tre vittorie di fila, Oscar Piastri è già leggenda

Non succedeva dai tempi di Mika Hakkinen: Oscar Piastri batte Hamilton, Raikkonen e Alonso, è già una leggenda della McLaren in F1

Oscar Piastri è già leggenda della McLaren in F1: con le sue tre vittorie consecutive, batte Lewis Hamilton, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e Jenson Button. Era dai tempi di Mika Hakkinen, che vinse i Gran Premi d’Europa, d’Australia e del Brasile, nel 1998, che un pilota di Woking non centrava un simile traguardo. Sorride la sua leadership nel mondiale, che si allunga a 16 punti su Lando Norris.

Freddo, metodico, spietato: l’Oscar Piastri che indossa il casco e abbassa la visiera è un pilota formidabile. È in Formula 1 da appena tre stagioni – esordio in Bahrain, nel 2023, su MCL60 – ma sembra già un veterano. Il primo podio arriva nella stagione d’esordio, con il secondo posto a Suzuka. La prima vittoria quasi un anno dopo, nel controverso Gran Premio d’Ungheria. Quest’anno, il dominio.

Vince a Shanghai, deve accordarsi al compagno di squadra e a Max Verstappen nel complicato Giappone, poi tre vittorie di fila: Bahrain, Arabia Saudita, Miami. È primo nel mondiale, allunga sul favoritissimo della viglia, Lando Norris, e non accenna a rallentare. Dopo Mika Hakkinen nel 1998, è il primo pilota della McLaren a vincere tre gare di fila. Neanche Lewis Hamilton ci era riuscito, tra 2007 e 2012.

Piastri: “Sapevo cosa dovevo fare per vincere”

Dopo la gara, è ancora con freddezza che l’australiano analizza la sua gara: “All’inizio è stata dura cercare di superare Max [Verstappen]. Ho cercato di superarlo con tutte le mie forze. Non è stato facile, ma ho scelto il momento giusto per farlo. Ho capito che oggi avevamo molto ritmo fin dall’inizio e che sarebbe stata soltanto una questione di quando sarei riuscito a passare, non di se“.

“Volevo farlo nel modo più efficiente possibile perché sapevo che, se Lando mi avesse raggiunto, mi avrebbe attacco. Volevo passare velocemente ma in modo pulito. Mi è sembrato di aver fatto un buon lavoro in questo senso, poi ho creato un gap. Forse non è stata la seconda metà di gara migliore della mia vita, ma credo che costruire quel distacco ed essere veloce nei momenti giusti fosse quello che mi serviva“.

“Sicuramente analizzeremo quanto fatto questo weekend e cercheremo di replicare queste prestazioni ad ogni gara, ma ci sono ancora cose su cui lavorare sia dal punto di vista personale che da quello della squadra“.

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Foto Copertina: McLaren F1

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