F1 | Helmut Marko e l’accordo con la Ferrari: il clamoroso retroscena che nessuno conosce

Marko fa una rivelazione che riguarda il suo passato e che interessa la Ferrari: il retroscena che nessuno conosce dell’uomo che ha scritto la storia della Red Bull

Helmut Marko e Red Bull sono legati da una storia che ha cambiato il volto della Formula 1 moderna e che vede lo zampino anche della Ferrari.
Il consulente austriaco è considerato uno dei principali artefici dell’ascesa del team di Milton Keynes.
È stato lui a voler costruire una struttura vincente, scegliendo figure come Christian Horner e Adrian Newey, elementi chiave dei successi iridati.

Oggi però il suo futuro è nuovamente al centro delle discussioni del paddock. Dopo le tensioni interne degli ultimi mesi, è stato da poco ufficializzato l’addio di Marko alla Red Bull.

Proprio nell’ottica di un suo addio alla Red Bull, viene in mente una lunga conversazione con Tom Clarkson nel podcast Beyond the Grid, dove Marko ha raccontato un retroscena clamoroso della sua carriera. Prima dell’incidente del 1972 che gli costò la vista all’occhio sinistro, era a un passo dal diventare un pilota della Ferrari.

Marko in Ferrari: il racconto che non ti aspetti che avrebbe cambiato anche la Red Bull

“Quella volta avevo guidato una sportiva Ferrari. Ero in pole e finii secondo. Ricevetti un’offerta per la F1”, ricorda Marko. L’intercalare conferma che non si trattava di un semplice interesse. “Sì, era un’offerta della Ferrari. Era già firmata”, ha spiegato l’austriaco.

Non si trattava ancora di un contratto definitivo. Marko ha chiarito che era “una lettera di intenti”, documento che gli avrebbe permesso di andare a Maranello per incontrare di persona Enzo Ferrari.

In quegli anni, nulla veniva deciso senza il parere diretto del Drake. Marko avrebbe dovuto presentarsi a Maranello subito dopo il GP di Francia a Clermont Ferrand. Quell’incidente cambiò però il corso della sua carriera e della sua vita.

“Dopo Clermont sarei dovuto andare a Maranello”, racconta l’ex pilota. Non ci arrivò mai da pilota, ma solo anni dopo, accompagnando Niki Lauda in una fase delle sue trattative con la Ferrari. Fu in quel momento che Marko vide per la prima volta Enzo Ferrari di persona.

Se Marko fosse arrivato in Ferrari come pilota, il suo percorso sarebbe stato completamente diverso.
Forse non avrebbe dato vita alla struttura che ha reso Red Bull uno dei team più vincenti della storia moderna. Forse non avrebbe scoperto talenti come Sebastian Vettel e Max Verstappen. E forse la Formula 1 di oggi sarebbe irriconoscibile.

Il racconto di Marko sulla sua occasione mancata con Ferrari mostra quanto sia stato vicino a una strada totalmente diversa. Una strada che però non ha mai percorso, scegliendo poi un ruolo fuori dall’abitacolo che ha cambiato la storia della Formula 1.

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