F1 GP Brasile, Norris ipoteca il mondiale, botto Leclerc: le pagelle

  • Postato il 10 novembre 2025
  • Formula 1
  • Di Virgilio.it
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La doppia sfida di Interlagos sarebbe potuta essere importante per la rincorsa al vertice di Max Verstappen e così è stata. La McLaren MCL39 si è subito presentata al top, nella giornata di venerdì, con un Norris in forma smagliante, a differenza di una RB21 in gravi difficoltà sulle mescole soft. Charles Leclerc e Lewis Hamilton hanno completato il programma previsto del venerdì, impiegando unicamente la mescola C2, la più dura portata in Brasile da Pirelli. Con una unica sessione di prove libere non è stato semplice trovare il giusto feeling per i piloti, anche a causa del complesso layout del tracciato.

Nella Sprint Qualifyng si sono confermati i problemi di Ferrari e di Red Bull Racing con una Mercedes più avanti del previsto anche con l’ottimo Kimi Antonelli, al debutto assoluto a Interlagos. Nella Sprint Race Lando Norris ha avuto vita facile, riuscendo a chiudere ogni spiraglio al via ai rivali. L’italiano ha tenuto a bada Piastri che, qualche tornata dopo, su asfalto viscido è andato a sbattere a causa di una pozzanghera sul cordolo all’uscita della prima chicane, finendo in testacoda contro le barriere. Anche Nico Hulkenberg e Franco Colapinto, fresco di rinnovo con Alpine, sono andati a sbattere nello stesso frangente, determinando l’esposizione della bandiera rossa.

Con il ritiro di Piastri, Norris ha dominato senza patemi la sfida del sabato, precedendo il 19enne italiano e il suo teammate George Russell su una Mercedes W16 in ottimo stato di forma. Giù dal podio Max Verstappen, 4° e mai capace di impensierire il terzetto di testa. Le Rosse sono finite nel traffico, bloccate dall’Aston Martin di Fernando Alonso. Il monegasco è riuscito a scavalcare il bicampione asturiano, chiudendo quinto, mentre Hamilton si è dovuto accontentare del settimo posto. Lando Norris si è confermato il pilota più veloce in pista in Brasile, conquistando la pole position.

Max Verstappen è stato eliminato in Q1, non riuscendo ad andare oltre il sedicesimo tempo. Se a Città del Messico era stato sbagliato il setup, a San Paolo la RB21 è sembrata lenta in ogni settore. I tecnici del drink team hanno deciso di cambiare assetto con una partenza dalla pit-lane. Hamilton ha chiuso le qualifiche con il tredicesimo crono. Al fianco dell’inglese della McLaren su mescole medie è scattato un aggressivo Kimi Antonelli su gomma rossa. Dalla seconda fila sono partiti Leclerc e Piastri sulle gialle. Lo stacco di frizione del leader della classifica mondiale è stato impeccabile e ha subito chiuso l’interno. Antonelli si è accodato alla McLaren del numero 4 in Curva-1, mentre alle sue spalle l’australiano è stato attaccato anche da Hadjar sulla Racing Bulls.

Start disastroso per Hamilton, su mescole rosse, che è stato colpito in Curva-1 da Sainz e poi ha rotto l’ala anteriore per un tamponamento con l’Alpine dell’argentino Colapinto. Ha cambiato muso e ha montato le gomme bianche, ripartendo dal fondo dello schieramento sfruttando l’ingresso della SR per il crash di Bortoleto contro Stroll. Alla ripartenza Antonelli si è fatto minaccioso negli scarichi di Norris, ma all’interno si è lanciato Oscar Piastri come un kamikaze, prendendo in pieno il bolognese e di conseguenza Charles Leclerc. L’australiano ha battezzato male il punto di staccata e ha fatto uno strike. La Ferrari di Leclerc è stato colpita di rimbalzo dalla Mercedes alla sospensione anteriore sinistra ed è stato costretto al ritiro. Il monegasco si è infuriato e i giudici hanno temporeggiato prima di prendere una decisione. Max Verstappen ha avuto una foratura e ha smarcato la mescola dura per ricominciare dal fondo, alle spalle di Hamilton in crisi, con una sosta anticipata.

Lando Norris è scappato via, tenendo a debita distanza il teammate. Russell si è messo all’inseguimento di Kimi Antonelli che non ha subito dei danni dal contatto con la McLaren. Dopo una lunga analisi Piastri (voto 5,5) è stato penalizzato con 10 secondi. Bearman su Haas, Hulkenberg su Sauber e Lawson su Racing Bulls hanno fatto tre prestazioni top. Lando si è fermato al giro 31 per montare le mescole rosse, uscendo alle spalle di Russell e Verstappen. Quest’ultimo ha spinto al massimo per tenere viva la contesa mondiale e alla fine ha strappato una terza posizione insperata.

I top 3

Lando Norris: 10 – Nel caos generale del Brasile l’inglese è l’unico che si è tenuto fuori dai guai dall’alto della sua posizione apicale. L’inglese è entrato in forma nella fase decisiva della stagione e qualcosa vorrà pur significare. Il numero 4 ha strappato due pole e due trionfi senza appelli a Interlagos. Il suo compagno di squadra ne ha combinate di tutti i colori, ma il leader non ha sbagliato nulla, riuscendo ad allungare in classifica. Bastano altri due weekend così per chiudere i giochi.

Kimi Antonelli: 9 – Sfortunato per il tocco di Piastri nelle prime battute del GP del Brasile, l’italiano ha corso con il coltello tra i denti. In Brasile, nel segno del suo idolo di Ayrton Senna, ha trovato un boost inaspettato. Il bolognese ha chiuso secondo, non facendosi intimorire dalla rimonta del quattro volte iridato.

Max Verstappen: 8,5 – Gara fenomenale dell’olandese che è partito per ben due volte dal fondo dello schieramento. Dopo la scelta dello start dalla pit lane il quattro volte iridato è stato costretto a rientrare anticipatamente per una foratura. Sulle medie con una RB21 più scarica ha inanellato un ritmo forsennato per inserirsi entro metà gara nelle top 3. Una rimonta alla Senna, ma non ha potuto nulla nel confronto con il leader britannico e il rookie italiano.

I flop 3

Lewis Hamilton: 5 – L’anglocaraibico sarà stato anche colpito al via dall’ex pilota della Ferrari, Carlos Sainz, ma se non si va oltre il tredicesimo posto in qualifica le conseguenze possono essere queste in F1. Basta poco per incappare in un problema nel gruppone e poi il tragicomico tamponamento a Colapinto ha rovinato del tutto il fondo con la rottura dell’ala anteriore che si è incastrata sotto la monoposto. Il resto è stata agonia pura con pit-stop a ripetizione e lamentele via radio sul bilanciamento della SF-25 sino al ritiro al giro 39. Il compagno di squadra Leclerc (s.v.) si è ritirato incolpevolmente, continuando ad avere una maledizione a Interlagos.

Esteban Ocon: 4 – Crollato nella seconda parte di stagione il francese è stato surclassato dalle performance di Bearman. Quest’ultimo ha messo una marcia in più e lo ha superato anche in graduatoria. Prestazione pessima per l’ex Alpine che dovrà provare a trovare un sussulto nelle ultime tre tappe.

Carlos Sainz: 3 – Altro weekend da dimenticare per lo spagnolo. Ha visto rosso in Curva-1 e ha colpito il retrotreno della Ferrari del numero 44, dando una mazzata alle sue ambizioni e a quelle dell’anglocaraibico. Ha avuto un primo pit stop lunghissimo, finendo per battagliare per le posizioni basse della classifica, nonostante un GP pazzo e ricco di ritiri.

Autore
Virgilio.it

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