F1 | Ferrari, confusione al box? I team radio durante la Safety Car e “l’errore” di Bozzi ad Imola

Molto si è detto sulla scelta di non montare le gomme morbide nel finale del GP di Imola di F1: i team radio svelano cos’è accaduto al muretto Ferrari

Safety Car, gomme morbide e pit stop mancati nel GP di Imola di F1: i team radio svelano cos’è accaduto al muretto Ferrari. Il ritiro di Andrea Kimi Antonelli riporta in pista la vettura di sicurezza nelle ultime fasi di gara. Una neutralizzazione particolarmente lunga, che lascerà liberi i piloti a soli dieci giri dal termine. Una distanza abbastanza breve da permettere, in teoria, l’impiego delle mescole soft.

L’esito del Gran Premio di Imola, dopo un sabato da dimenticare, può dare soddisfazione agli uomini di Maranello. La rimonta, impossibile secondo qualcuno, viste le poche occasioni di sorpasso, c’è stata. E c’è stato anche quel passo gara strepitoso, già intravisto al venerdì, che testimonia come la SF-25, in assetto da gara e con via via meno carburante, trovi quella finestra di funzionamento ideale.

I rimpianti, come al solito, si concentrano sulla qualifica. Eppure, come a più riprese sottolineato in telecronaca di Carlo Vanzini, la Safety Car finale poteva essere un’occasione d’oro: Charles Leclerc, all’inseguimento di Lewis Hamilton e Alexander Albon, avrebbe potuto fermarsi ai box e montare gomme morbide, le ultime a disposizione del monegasco. Una serie di eventi, però, lo hanno portato a desistere.

La richiesta di Leclerc: “Voglio rientrare ai box”

La sintesi di ciò che è accaduto è presto detta: Charles Leclerc, una volta convinto il suo ingegnere di pista Bryan Bozzi, era pronto a rientrare ai box. Al momento di svoltare verso l’ingresso della pit lane ha però desistito, avendo intravisto Lewis Hamilton fare lo stesso. A quel punto, meglio guadagnare la track position che perdere ulteriore tempo per un complesso doppio-pit.

C’è un motivo, però, se il monegasco non si aspettava il rientro del compagno di squadra, ed è evidente dall’analisi dei team radio condotta da PlanetF1. Al momento della Safety Car, il #16 comunica al muretto la sua intenzione di rientrare.

CL: Io rientro al box.
BB: Dobbiamo restare in pista. Non abbiamo una gomma che può arrivare alla fine.
CL: Le morbide saranno meglio di quelle che ho adesso.
BB: Mancano 17 giri, Charles.
CL: Quanti giri ho percorso sulle medie?
BB: Le medie hanno 11 giri. Le dure…
CL: Dimmi quali sono le migliori, queste sono fo**ute.

Hamilton e Adami pianificano la loro sosta

Intanto, una conversazione simile andava avanti tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere di pista Riccardo Adami.

LH: Le gomme sono buone, ma abbiamo ancora tanti giri da fare.
RA: Sono 17 giri. Rientra ai box.
LH: Quante posizioni perderei?
RA: Tre posizioni.
LH: Sei sicuro? Quanto sono nuove le gomme? Dovrò sorpassare tanta gente.
RA: Rientra ai box.

Bozzi: “Lewis non vuole rientrare”

Nel tentativo di persuadere il suo pilota, Bryan Bozzi comunica a Charles Leclerc l’intenzione del compagno di squadra di restare in pista.

CL: Abbiamo una morbida nuova?
BB: Hamilton non vuole rientrare ai box, solo per informarti.
CL: Non m’importa! Non m’importa. Stiamo parlando di noi.
BB: Quindi cosa vuoi, morbide nuove? Abbiamo delle morbide nuove. Vuoi delle nuove morbide? Dimmelo adesso.
CL: Queste gomme non ripartiranno, quindi sì.
BB: Rientra ai box, Charles.

Ma, vedendo Lewis Hamilton rientrare, il monegasco sceglie di restare in pista.

CL: Perché? Non sono rientrato, Lewis lo ha fatto. Non perderò tempo e posizioni aspettando dietro di lui.
BB: Okay, ora dobbiamo restare fuori.
CL: Oh, certo.

Difficile immaginare se, con una coordinazione migliore tra i due piloti, la strategia sarebbe potuta essere diversa. Alla fine della gara, il britannico ha chiuso in quarta posizione, mentre Charles Leclerc ha dovuto accontentarsi del sesto posto, dietro ad Alexander Albon.

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Foto Copertina: F1inGenerale

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