F1 | Antonelli raccoglie l’eredità di Hamilton e Schumacher “Lavorare con lui è un privilegio”

Andrea Kimi Antonelli elogia il suo ingegnere di pista Bono Bonnington, ex ingegnere di pista di Hamilton e Schumacher: “È un privilegio essere guidato da lui”

Il debutto di Kimi Antonelli in Formula 1 con il team Mercedes ha già dato segnali positivi, ma a fare la differenza, secondo il giovane pilota italiano, è anche il supporto fondamentale del suo ingegnere di pista: Pete “Bono” Bonnington, nome storico nel paddock, noto per essere stato la voce nelle cuffie di Lewis Hamilton per oltre un decennio e, prima ancora, per aver collaborato con Michael Schumacher durante il suo ritorno in F1.

Durante il weekend del Gran Premio della Cina, Antonelli ha condiviso quanto sia importante per lui avere al fianco un tecnico di tale esperienza: “Penso che avere qualcuno come Bono sia incredibile. È un grande privilegio, perché ha lavorato con due dei migliori piloti della storia della Formula 1: prima con Michael e poi con Lewis per tanti anni.”

Antonelli sulle orme di Schumacher e Hamilton

Il 18enne ha sottolineato come il supporto di Bonnington stia facendo la differenza nella sua stagione da rookie: “Ci sono così tanti scenari nuovi da affrontare, così tante cose da imparare, e avere accanto qualcuno con così tanta esperienza è di grande aiuto. Mi sento davvero fortunato.”

Antonelli ha iniziato la sua carriera in Formula 1 con il piede giusto. Dopo aver conquistato un eccellente quarto posto in Australia al debutto, ha aggiunto altri punti preziosi con un sesto posto in Cina, nonostante un danno al fondo della sua Mercedes W16 nei primi giri della gara.

Riflettendo sul suo primo weekend in Formula 1, Antonelli ha ammesso: “È stato un grande sollievo. Un weekend intenso, ma chiudere con una buona gara è stato un bel boost di fiducia. Non lo nego, ero piuttosto teso, ma ora mi sento più rilassato e in controllo.”

Consapevole che il percorso è appena iniziato, Antonelli ha già dimostrato determinazione e maturità, anche grazie al lavoro quotidiano con uno degli ingegneri di pista più esperti della griglia. “C’è ancora tanto da imparare, ma è stato un buon inizio e non vedo l’ora di affrontare le prossime gare,” ha concluso.

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