Estonia, l’esercito: “Creeremo una base permanente al confine russo”. A Narva, città divisa dalla Russia solo da un fiume

  • Postato il 23 aprile 2025
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Oltre duecento uomini tra coscritti e riservisti, oltre alle unità della Nato. L’Estonia progetta di impiantare una base permanente a Narva, estremo confine orientale con la Russia. “La gente si è chiesta perché le Estonian Defense Forces non siano già a Narva – ha detto il capo di stato maggiore Vahur Karus in un’intervista all’emittente Err –. Attraverso la Lega di Difesa, siamo presenti lì, ma il piano è di spostare definitivamente delle unità a Narva per inviare un segnale forte ai residenti che lo Stato estone è presente, per normalizzare la presenza quotidiana dei militari in città e per fornire una garanzia ai residenti di Narva e dire loro che sì, siamo qui, questa è l’Estonia, e Narva è chiaramente una città estone”.

Un mese fa, il comandante delle forze di difesa estoni Andrus Merilo e il ministro della Difesa Hanno Pevkur hanno presentato un piano che prevede una profonda riforma delle forze armate. Ora emerge che Narva, 50mila abitanti, terza città più grande dopo Tallin e Tartu, divisa dalla città russa di Ivangorod solo da un fiume che porta il suo stesso nome, nei piani dell’esercito potrebbe ospitare un’unica base in cui si alterneranno diverse unità: “Saranno in servizio di prontezza al combattimento per un periodo, poi torneranno a Jõhvi o Tapa per riprendere l’addestramento regolare”, ha spiegato Karus. “L’unità selezionata per la missione, a seconda di dove si trova nel ciclo di addestramento, può portare con sé tutti i suoi riservisti per svolgere compiti di prontezza al combattimento. Inizialmente, si parla di circa 200-250 unità alla volta”. “Quando l’EDF andrà lì, ovviamente porterà con sé tutti suoi armamenti”, ha aggiunto il militare. “Ma non è una novità: i nostri battaglioni Viru e Kalev, di base a Jõhvi, sono già operativi a Narva. Vi si recano regolarmente per esercitazioni di addestramento e persino per parate”.

Attualmente, l’Estonian Defense Investment Center (RKIK) sta valutando possibili siti immobiliari a Narva e nelle aree circostanti per la creazione della base, con l’obiettivo chiaro di collocarla il più vicino possibile al centro della città. “L’idea è che diventi parte integrante della vita quotidiana di Narva”, ha detto Karus, secondo cui la struttura avrebbe anche una funzione simbolica: “I soldati estoni saranno di stanza in una città che si trova proprio sul confine, una delle nostre aree urbane più grandi. È un modo per inviare un segnale di sicurezza“. Destinatario: Vladimir Putin.

“La minaccia proveniente dalla Russia è aumentata drasticamente, come testimonia l’attuale processo di una sorta di tregua mediata dagli Stati Uniti – ha argomentato Karus -. Non appena il cessate il fuoco sarà raggiunto, la Russia avrà l’opportunità di aumentare molto rapidamente le capacità di tutte le nuove unità dislocate ai nostri confini. Al momento il tutto è molto legato all’Ucraina, ma questo gli offre un’opportunità. Dobbiamo essere pronti per quando ciò accadrà per garantire che l’equilibrio tra le unità russe, le nostre e quelle dei nostri alleati della Nato non venga alterato. Questo è stato uno dei motivi per cui ci siamo rivolti molto chiaramente al governo e gli abbiamo detto che avevamo bisogno di risorse aggiuntive per completare questa preparazione iniziale, ma anche per costruire l’intera struttura di cui avevamo bisogno nel caso in cui la Russia intendesse iniziare a testare qualcosa che potrebbe minare la nostra indipendenza o la prontezza della Nato”.

Nella nuova base saranno di stanza anche unità alleate, non sarà quindi impossibile per i cittadini di Narva vedere soldati inglesi o francesi passeggiare sul lungomare. “I nostri alleati si muoveranno sicuramente dove ci muoviamo noi, ed è stata una decisione consapevole”, ha detto Karus. “È interessante notare che sono davvero ansiosi di operare in luoghi come Narva e Jõhvi: per loro sono luoghi dal fascino esotico. Ma per noi, il punto chiave è che le unità alleate sono integrate con le Forze di Difesa Estone, quindi ovunque andiamo, vanno anche loro.”

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