Trump verso Roma: “Vorrei incontrare tutti i leader” per dazi e Ucraina. Ipotesi faccia a faccia con von der Leyen
- Postato il 24 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Incontri a Roma per parlare di dazi e Ucraina (oggi nuovamente bombardata), Groenlandia e una merita assegnazione di un Nobel per la pace. Dallo Studio Ovale in attesa di volare verso Roma per i funerali di Papa Francesco, Donald Trump parla a tutto campo. Nel giorno in cui ha sostenuto che Russia e Ucraina vogliono “negoziare” il presidente Usa ha aggiunto che Vladimir Putin si è offerto di “fermare la guerra e la conquista dell’intera Ucraina”. Mosca avrebbe offerto una “concessione significativa” nei colloqui di pace con Kiev accettando di non occupare l’intero territorio ucraino. “Fermare la guerra. Non prendersi tutto il Paese, una concessione piuttosto grande’”.
La guerra – “Stiamo mettendo molta pressione sulla Russia, e la Russia lo sa”, ha affermato Trump dopo che gli attacchi a Kiev hanno gettato ulteriori dubbi sugli sforzi per ottenere un cessate il fuoco. Alla domanda su quali concessioni avesse offerto Mosca nei negoziati per la pace l’inquilino della Casa Bianca ha risposto: “Fermare la guerra, smettere di prendere l’intero Paese. Una concessione piuttosto consistente”. In risposta all’ultimo attacco a Kiev, il presidente ha detto: “Non mi è piaciuto quello di ieri sera. Non ne sono stato contento. Mentre eravamo nel bel mezzo di trattative di pace, sono stati lanciati dei missili”. Che hanno provocato almeno 12 morti e 9o feriti. Per Trump Russia, Ucraina ed Europa “accetteranno” l’accordo e “presto” la guerra finirà. Ulteriori sanzioni alla Russia? “Chiedetemelo di nuovo tra una settimana”. Intanto il tycoon ritiene di meritare “il Nobel per gli accordi di Abramo. Per l’Ucraina è ancora troppo presto per dirlo”.
Incontri a Roma – Trump ha poi ribadito che avrà incontri a Roma a margine dei funerali di Bergoglio previsti sabato mattina. “Ci saranno tanti leader, vorrei incontrarli tutti. Vorrei incontrarli tutti, sarebbe bello. E vorrei occuparmi di tutti loro. Molti di loro saranno là e vorranno incontrarmi per parlare di commercio“, ha aggiunto il presidente che non ha tuttavia precisato con quali leader si incontrerà. A cominciare da un atteso faccia a faccia con Ursula von der Leyen nel pieno della guerra dei dazi e delle divergenze sul sostegno all’Ucraina.
Non sembra escluso quindi un primo incontro con la presidente della Commissione Ue, dopo mesi di tensioni tra le due sponde dell’Atlantico. Per quanto riguarda Trump, resta comunque difficile ipotizzare colloqui a Roma che vadano oltre l’informalità con Von der Leyen. “Mi pare complicato organizzare un vertice internazionale in occasione dei funerali del Papa”, ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Anche un bilaterale con tanti temi all’ordine del giorno non può essere fatto in fretta e furia. Serve un incontro tra Ue e Usa più approfondito”, ha aggiunto il vicepremier. Tuttavia da Bruxelles si fa notare che, anche se “l’obiettivo principale” del viaggio della presidente della Commissione europea sono i funerali, si sta “valutando la possibilità di incontrare” Trump. “Al momento non c’è nulla di confermato” ma “se si presenteranno opportunità a margine del funerale allora saranno, ovviamente, d’aiuto”, ha sottolineato la portavoce Paula Pinho. Il presidente americano arriverà nella tarda serata di venerdì e lo slot per la ripartenza sembrerebbe aperto fino alla notte di sabato. Un dato che potrebbe avvalorare la possibilità di incontri nel pomeriggio dopo i funerali del Pontefice.
Zelensky e i volenterosi – A chiedere esplicitamente di poter incontrare Trump è stato intanto Volodymyr Zelensky, nonostante il capo della Casa Bianca alterni appelli alla pace a Vladimir Putin e accuse minacciose al leader ucraino, costretto ad abbreviare la sua visita in Sudafrica dalle ultime bombe russe piombate su Kiev. Non è chiaro se l’occasione renderà possibile anche un nuovo incontro con i “volenterosi”, guidati da Emmanuel Macron e Keir Starmer, che nella geometria protocollare del Vaticano siederanno lontani dalla delegazione russa, guidata da una figura minore come la ministra della Cultura, Olga Lyubimova, ex giornalista tv e nominata da meno di un anno.
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