Estate 2025 in montagna, ecco le mete segrete per evitare il caos
- Postato il 10 agosto 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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C’è chi le vacanze le immagina con il suono delle onde e il profumo di salsedine, ma, complice la ricerca di quiete e temperature più fresche, sempre più viaggiatori hanno scelto di rivolgere lo sguardo verso le cime. Negli ultimi anni le presenze in montagna sono cresciute in maniera costante, mentre le spiagge italiane registrano cali significativi, e l’estate 2025 non fa eccezione, come emerge anche da un recente studio condiviso dal quotidiano “Il Messaggero”.
Se il mare è spesso sinonimo di folla, la montagna può diventare la chiave per un’estate lenta, rigenerante e lontana dal caos. Non serve però fermarsi nelle località più blasonate: esistono valli e paesi poco battuti dal turismo di massa, dove la natura è ancora protagonista e le tradizioni si tramandano intatte.
Val d’Ega, l’anima autentica delle Dolomiti
Bussare alla porta delle Dolomiti non significa solo immergersi in sentieri panoramici e avventure in quota, ma anche incontrare storie, leggende e opere d’arte che raccontano secoli di vita. La Val d’Ega (Bolzano) è un invito a rallentare e scoprire, oltre all’eterna bellezza delle montagne, il volto più intimo dell’Alto Adige.
Il Museo di Collepietra è una tappa che sorprende: stube, camere e botteghe ricostruite con cura ospitano oggetti di vita rurale, antichi mestieri, testimonianze religiose e memorie di guerra. Un tuffo nel passato che si può vivere solo con visita guidata, dalla Domenica delle Palme a fine ottobre.
Tra i gioielli artistici, la chiesetta romanica di Sant’Elena custodisce splendidi affreschi gotici del Quattrocento, probabilmente commissionati da nobili famiglie locali, così come le chiese di Terlano e di Aica di Fiè.
A dominare la valle, il Castello di Cornedo veglia dall’alto della conca di Bolzano. Costruito nel XII secolo e passato di mano in mano tra famiglie nobili e feudatari, è oggi uno degli esempi meglio conservati di architettura medievale altoatesina.
Infine, il Santuario della Madonna di Pietralba porta con sé un’aura di spiritualità che risale all’apparizione mariana del 1553 all’eremita Leonhard Weißensteiner. Immerso in un paesaggio dolce e silenzioso, è una meta che unisce natura, fede e bellezza.
Prali, tra boschi di conifere e vette delle Alpi Cozie
A meno di due ore da Torino, Prali è la porta d’accesso a paesaggi alpini che sembrano dipinti. Circondato da boschi di conifere e abbracciato da una conca tra i 1.400 e i 1.700 metri di quota, il borgo dell’Alta Val Germanasca regala aria pura, silenzi e scorci che si imprimono nella memoria. Alle spalle, l’imponente catena montuosa che segna il confine con la Francia; davanti, sentieri estivi che attraversano boschi e laghi alpini, per escursioni di ogni livello.
Ma il fascino di Prali non si limita alla natura: si incontrano musei, chiese, templi valdesi e antiche miniere che raccontano la storia di un territorio duro e generoso. Gli amanti della vita all’aria aperta troveranno sistemazioni accoglienti, una cucina piemontese autentica e quella sensazione di essere ospiti, più che turisti.
Val Fiorentina, il cuore silenzioso delle Dolomiti

Nel cuore delle Dolomiti bellunesi, Patrimonio mondiale UNESCO, la Val Fiorentina custodisce una bellezza schiva, lontana dai circuiti affollati. Selva di Cadore e gli altri piccoli villaggi ladini si adagiano a 1.300 metri di quota, ai piedi di colossi come il Pelmo, il Civetta, il Cernera e la Marmolada.
Qui la natura detta ancora i ritmi: boschi fitti, pascoli verdissimi e panorami che si aprono su cime maestose. Nei borghi, l’atmosfera è autentica, con tradizioni radicate e un’accoglienza che sa di casa. I sentieri sono adatti a ogni passo, dalle tranquille camminate in famiglia alle escursioni più impegnative.
Cimolais, dove il tempo si ferma
Cimolais è il cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e il punto di partenza per scoprire uno degli scenari più selvaggi delle Alpi. Vegliato da cime frastagliate, tra cui spicca il celebre Campanile di Val Montanaia, il borgo conserva un’anima rurale intatta: le stradine lastricate e le case in pietra raccontano una vita semplice, legata alla montagna.
I sentieri si snodano per chilometri senza incontrare tracce d’uomo, tra fiori rari come l’arenaria di Huteri e la campanula morettiana, e animali che popolano silenziosi tali luoghi: cervi, camosci, marmotte, aquile e stambecchi. Tra le tappe, la Chiesa Parrocchiale con altari lignei seicenteschi e le piccole chiesette alpine disseminate nel territorio.
Valdidentro, tra laghi turchesi e fortificazioni
Tra Bormio e Livigno, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, Valdidentro è una meta che incanta per la varietà di paesaggi e attività. I sentieri della Val Viola, della Val Lia e della Valle di San Giacomo conducono a laghi, alpeggi e viste che non si dimenticano. In estate, la salita alle dighe di Cancano (raggiungibili anche in bici) regala uno spettacolo di acque turchesi incorniciate dalle montagne.
La storia si respira alle Torri di Fraele, antiche fortificazioni poste a guardia dell’ingresso al Bormiese, e nella Ferriera Corneliani di Premadio, testimonianza dell’antica attività siderurgica che, insieme a commercio e allevamento, ha forgiato l’identità della valle.
Valsavarenche, il regno del Gran Paradiso

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, Valsavarenche è una valle che conserva il lusso più raro: il silenzio. Lontana dal turismo di massa, con costi ancora accessibili, offre sentieri che si addentrano tra boschi e prati, con lo sguardo sempre rivolto al Gran Paradiso.
Qui è facile incontrare camosci, stambecchi e marmotte, lungo sentieri che un tempo furono percorsi dai reali di Casa Savoia durante le battute di caccia. Dal semplice tracciato naturale tra le frazioni di Fenille ed Eaux-Rousses alle mulattiere reali che portano ai casotti dei guardaparco, ogni cammino diventa un’immersione totale nella natura protetta.
Gran Sasso, dove la montagna incontra borghi senza tempo
In Abruzzo, il Gran Sasso accoglie chi cerca non solo paesaggi d’alta quota, ma anche borghi che sembrano sospesi nel tempo: è la meta ideale per chi vuole immergersi nella natura e assaporare tutte le sfumature di un territorio ancora poco battuto dal turismo di massa.
Il punto di partenza perfetto è Prati di Tivo, ai piedi delle vette, da cui si diramano sentieri per ogni livello: semplici passeggiate tra prati e boschi, percorsi di hiking impegnativi e arrampicate fino al Calderone, l’unico ghiacciaio degli Appennini.
A breve distanza, il borgo di Calascio vanta la celebre rocca, la più alta d’Italia a 1.460 metri, da cui lo sguardo si perde tra vallate e cime. Poco oltre, il lago di Campotosto aggiunge un tocco di blu intenso a un paesaggio già spettacolare, incorniciato dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.